Sul tetto della Danimarca

Himmelbjerget è un nome difficile da pronunciare nel modo giusto, si fa prima a dire che tradotto significa Montagna del Cielo.

Veduta dalla sommità della Montagna del Cielo

In realtà, Himmelbjerget è solo una collina nello Jutland Centrale. Eppure, arrivare sulla sua cima vuol dire salire sul tetto della Danimarca, perché è uno dei due punti più alti di tutto il paese. È anche un posto molto caro ai danesi, perché proprio qui, quasi due secoli fa, sono state gettate le basi della futura democrazia, al termine di una storia da romanzo.

Quando dici Danimarca molti pensano solo a Copenaghen, come se non ci fosse molto altro da vedere. Invece, nella regione più estesa della penisola danese, lo Jutland, ci sono villaggi e cittadine ancora avvolti da una natura suggestiva, non solo capace di conquistare l’anima di ogni viaggiatore, ma anche in grado di trasmettere l’essenza di quella filosofia di vita danese diventata famosa in tutto il mondo con il nome di hygge.

Tanto difficile da spiegare, quanto semplice da mettere in pratica, poiché basta un’atmosfera accogliente e sapersi godere la semplicità della vita, anche sorseggiando da soli una tazza di tè.

Senza ombra di dubbio, uno di questi posti è Himmelbjerget. Significa Montagna del Cielo, infatti, nonostante sia solo una collina alta appena centocinquanta metri, salire sulla sua cima vuole dire arrivare sul tetto della Danimarca, poiché è uno dei due punti più alti di tutto il paese.

Ai suoi piedi, il lago Julsø è circondato dalle meravigliose atmosfere di un bosco di faggi, querce e abeti, che si estende per chilometri verso nord.

Una storia da romanzo quella di Himmelbjerget, i cui protagonisti sono un gruppo di studenti, un pastore protestante e poeta, un cattivo proprietario terriero e due re buoni. Era il 1838 quando un gruppo di studenti arrivò sulla cima della collina durante un’escursione. Affascinati da tanta bellezza, scrissero al pastore e poeta Blicher, invitandolo a organizzare uno dei suoi incontri pubblici nei quali parlava di democrazia, su quella che per la prima volta definirono la Montagna del Cielo.

Il primo agosto di tre anni dopo, Blicher parlò a migliaia di persone e continuò a farlo, fino al giorno in cui il proprietario del terreno, un certo P. Nielsen, a cui non era stato chiesto il permesso, decise di mettere fine agli incontri. Le voci della discordia fra i due arrivarono a corte e il re intervenne di persona. Comprò il terreno, ma invece di costruirci un castello o una residenza estiva, lasciò tutta la collina a disposizione del popolo.

Qualche anno dopo, un altro re diede al popolo la prima costituzione. In suo onore, nel 1875, fu eretta sulla cima di Himmelbjerget una torre di mattoni rossi, nel tempo divenuta il vero simbolo della collina. Ry è il paesino più vicino a Himmelbjerget, appena tre chilometri di strada, fiancheggiata da campi pieni di piccoli abeti, che ogni natale finiscono nelle case dei danesi e di mezza Scandinavia. Dalla piccola stazione di Ry, un percorso di trekking chiamato Himmelbjergruten, arriva in cima alla collina e prosegue fino alla cittadina più vicina sull’altro lato, Silkeborg.

Un tipico cottage danese

Chi non ama camminare, può esplorare la zona in bicicletta, a cavallo, pagaiando in canoa, oppure, godendosi il panorama a bordo di uno dei tanti traghetti o di un antico battello a vapore. In estate si può fare il bagno nei laghi, anche se l’acqua non è mai davvero calda. Dalla cima della collina, in poco meno di un’ora, si arriva al lago Slåensø, la cui acqua sgorga direttamente da una falda acquifera sotterranea. C’è chi sostiene sia il lago più pulito di tutto il distretto, tanto che l’acqua si può bere.

Lungo l’ultimo tratto di strada che da Ry porta sul tetto della Danimarca, oltre a qualche cottage, c’è Himmelbjerggården, un centro di inspirazione per lo sviluppo sostenibile. Poiché i danesi non usano recintare i giardini delle proprie abitazioni e alcuni sentieri del bosco finiscono all’interno di questa proprietà, quasi una ventina di ettari, si possono vedere da vicino antiche e grandi case in vero stile nordico.

La Casa del Fuoco

C’è anche una grande Casa del Fuoco, sistemazione ideale per i backpackers di passaggio, perché è possibile passare la notte dormendo nel proprio sacco al riparo dalle intemperie e davanti ad un bel fuoco, senza spendere un soldo. Le case del fuoco sono molti comuni nelle zone rurali.

Cinquecento metri dopo, la strada termina dove ci sono un grande parcheggio, un hotel, ampi spazi verdi, un ufficio turistico, una paninoteca, un piccolo parco giochi e alcuni stand di souvenir. Ogni anno sono due gli eventi che animano Himmelbjerget: il Giorno della Costituzione, 5 giugno, e il Festival dei bambini, tutti i lunedì di luglio. Ricco di storia e natura, Himmelbjerget è davvero il tetto della Danimarca.

La torre di mattoni rossi sulla sommità della collina

Come mai quel gruppo di studenti abbia scelto il nome di Montagna del Cielo è facile da intuire, basta alzare lo sguardo quando si è ai piedi della torre di mattoni rossi, per capire che la vera montagna è proprio quel cielo capriccioso, modellato dal vento del nord e sempre pieno di nuvole, anche nelle giornate più calde della breve estate danese.

Testo e foto di Lorenzo Belvederesi|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

Informazioni: Informazioni sulla Danimarca su Visit Denmark – www.greenways.dk la stessa società gestisce anche l’ufficio turistico sulla cima di Himmelbjerget

Dove dormire: Himmelbjerggården -Himmlbjergvej 11, 8680 Ry, senza dimenticare il sacco a pelo se si vuole dormire nella Casa del Fuoco.

Dove mangiare: Hotel Julsø, si trova proprio in riva al lago. Cucina danese, ma da anni proprietà di un italiano

Come arrivare: gli aeroporti più vicini a Ry sono Billund a 1 ora di bus, Aarhus a 1 ora e mezzo di bus e poi treno, Copenaghen a 3 ore di treno.

Quando andare: fra giugno e agosto, tenendo presente che gli stessi danesi dicono che non si sa mai quanto durerà il sole

Fusi orari: stessa ora italiana

Documenti: carta d’identità

Lingua: danese, inglese

Valuta: corona danese

Telefono: prefisso 0045

Abbigliamento: In inverno vestiti pesanti, ma anche in estate non dimenticare mai qualcosa di caldo e una giacca a vento.Per gli amanti dello sport all’aria aperta, abiti per trekking, bicicletta e canoa

 

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