Scoprire l’Europa attraverso la buona cucina

Cucina e sapori per un viaggio “allettante” nel nostro Continente.

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Viaggiare ora non si può ma in questo periodo difficile segnato dall’emergenza coronavirus esiste un modo diverso, e decisamente allettante, per scoprire qualche località vicina e lontana. Basta andare nella propria cucina e preparare specialità gastronomiche di una destinazione che si vorrebbe visitare. Un’esperienza che gratifica papille gustative, anima e riempie i sensi con gli odori ed i sapori che si troverebbero nei mercati alimentari, nei bar e nelle taverne.

Uno stratagemma, questo, che consente di portare nella propria casa un po’ di magia culinaria proveniente da tutto il continente grazie a ricette fai-da-te facili e veloci. Il team di volagratis.com fornisce utili consigli di cucina regionale per un assaggio veramente autentico di ogni città. Sei destinazioni gastronomiche da scoprire per ora solo a tavola e da visitare una volta passata l’emergenza sanitaria.

San Sebastián, Spagna

San Sebastián è la nuova roccaforte dei buongustai nel Paese. Non è un caso che la città abbia la seconda più alta densità di ristoranti stellati Michelin, con tre locali che vantano di tre stelle ciascuno: Arzak, Akelarre e il ristorante Martín Berasategui. Oltre alla cucina di alta classe, da provare i piatti saporitissimi della tradizione basca nei numerosi bar di tapas. Imperdibili i famosi Pintxos de Donostia con frutti di mare dell’Atlantico acquistati freschi dai vivaci mercati di San Martin e La Brexta, il bacalao al pil pil (baccalà piccante con maionese fatta in casa), la brocheta de gambas (teneri gamberi allo spiedo) e il pastel vasco (torta ripiena di crema alla vaniglia).

Lione, Francia

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La città francese offre tutto ciò che un buongustaio possa desiderare: dai tipici bouchon caratteristici di una cucina tradizionale e semplice, ai famosi ristoranti di chef rinomati senza dimenticare i nuovi locali alla moda di gastronomi emergenti. Gente del posto e chef acquistano specialità regionali ai mercati di Saint-Antoine e Les Halles de Lyon: tra queste vi sono il pollo di Bresse, carpa dei Dombes, i funghi di Saint-Bonnet-Le-Froid, brioche al saucisson o il profumato formaggio di Saint-Marcellin. Deliziosi anche i dolci francesi: da non perdere la tarte aux pralines, una squisita crostata di mandorle. A Lione sorge La Cité de la Gastronomie, un museo della gastronomia inaugurato alla fine del 2019 che offre agli amanti del cibo un motivo in più per visitare la località.

Bologna

Foto di RitaE da Pixabay

La città emiliana, soprannominata “la Grassa”, è una delle destinazioni culinarie d’Italia. Non è un caso che qui sorga FICO Eataly World, un parco a tema gastronomico. Per un vero assaggio della cucina regionale bisogna esplorare il centro della città per scoprire trattorie nascoste e piccole pizzerie tra facciate storiche dai toni mediterranei.

Vengono inoltre organizzati tour organizzati che conducono gli amanti dei buoni sapori nei migliori gelatieri e caseifici. Nella vicina Modena, ad esempio, si produce il famoso Parmigiano reggiano. Verso le 18 scatta l’ora del tradizionale aperitivo dove si possono assaporare prelibatezze regionali come il formaggio, il prosciutto di Parma, la mortadella e le olive, servite con il drink.

Copenaghen, Danimarca

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La capitale della Danimarca di recente è diventata una delle destinazioni culinarie più interessanti d’Europa. Lo chef René Redzepi è considerato un simbolo della nuova cucina nordica. Le sue creazioni gastronomiche sono rigorosamente stagionali: da febbraio a giugno prepara prelibati piatti con frutti di mare, poi verdure in estate e con l’arrivo dell’autunno, selvaggina, funghi, noci e frutti di bosco. A Copenaghen ci sono colorati  i mercatini del cibo di strada: uno dei più celebri è quello di Reffen a Refshaleøen. Innumerevoli stand offrono piatti provenienti da ogni angolo del mondo: dagli hot dog gourmet con cipolle croccanti, o smørrebrød con pere caramellate e crescione, ai gnocchi di verdure nepalesi e allo “shave ice” hawaiano nei colori dell’arcobaleno.

Cracovia, Polonia

Foto di Andreas Lischka da Pixabay

Nel centro storico medievale di Cracovia ci si può fermare a mangiare nelle pittoresche taverne che propongono piatti con specialità polacche come i pierogi, ravioli cucinati nei modi più disparati: dalla classica variante con formaggio, patate, funghi e crauti alle nuove varianti con selvaggina o salmone. In città si svolge una sagra annuale dedicata a questi deliziosi ravioli. Per gli amanti della buona tavola, è d’obbligo visitare a Qrudo Food & Wine in Wąska, dove vengono reinterpretati i classici piatti polacchi: formaggio di capra e pierogi di patate al burro al tartufo, petto di faraona con miglio e involtini di cavolo. Per completare l’opera si possono degustare anche il bigos, stufato a base di crauti, funghi, carne e salsiccia.

Santorini, Grecia

Foto di Andreas Lischka da Pixabay

Nell’incantevole isola greca, affascinante meta per le vacanze estive, ci si nutre con olio d’oliva spremuto a freddo e di produzione locale, feta e pesce fresco che si abbinano perfettamente ai vini dell’Egeo. Santorini, nell’Egeo meridionale, oltre ai paesaggi mozzafiato, al mare cristallino e alle  iconiche case bianche con i tetti a cupola blu cobalto e le magnifiche bouganville rosa offre una varietà gastronomica importante. Le taverne fiancheggiano le stradine delle piccole città, da Oia a nord a Fira a sud. Si delizia il palato con calamari grigliati in olio all’aglio, agnello marinato alla menta, sardine fritte o formaggio pecorino salato avvolto negli spinaci.

Ecco come si possono preparare alcuni dei piatti citati nelle propria cucina.

Tortilla (6-8 persone): 

Sbucciare e affettare 400g di patate e 1 cipolla grande. Scaldare 3 cucchiai di olio d’oliva e 25 g di burro in una padella antiaderente a fuoco lento. Cuocere la cipolla e le patate per circa 20-30 minuti, fino a quando non si ammorbidiscono. A questo punto schiacciare un paio di spicchi d’aglio ed aggiungerli alla padella. Mettere nella tortilla qualsiasi altra verdura, carne, pesce o formaggio si desideri. Scolare l’olio in eccesso. Sbattere 6 uova grandi in una ciotola a parte, condire con sale e pepe e, se lo avete, prezzemolo a foglia piatta tritato. Versare l’uovo nella padella e coprire con un coperchio.

Lasciar cuocere, controllando dopo 20 minuti per vedere se l’uovo sopra è pronto ed il fondo dorato. Agitare la padella o usare una paletta da pesce per allentare la tortilla dai bordi. Quando è pronto, mettere un piatto sopra la padella, assicurandosi che sia completamente coperto. Poi, usando guanti da forno o uno strofinaccio, capovolgere la padella e girare la tortilla sul piatto. Riportare la tortilla nella padella, capovolta, per cuocere l’altro lato per qualche minuto. Svoltare sul piatto e tagliarla a fette. La tortilla può essere servita sia calda che fredda.

Ragù alla Bolognese (per 4 persone)

Tagliare 100 g di carne di maiale (molto grassa) e tritare finemente le verdure: 1 cipolla, 2 carote e 2 gambi di sedano. Mettete una casseruola a fuoco medio e cuocete prima la carne di maiale usando un po’ d’olio d’oliva se necessario. Aggiungere la cipolla alla pentola, mescolando finché non inizia ad ammorbidirsi. Aggiungere poi le carote ed il sedano.

Aggiungere 400 g di carne di manzo o di vitello tritata e alzare la fiamma, mescolando fino a quando la carne non sarà rosolata. Versare 125 ml di vino (bianco o rosso), cuocendo fino a quando non sarà evaporato. Aggiungere 150 ml di brodo di manzo e 30 g di passata di pomodoro e condire con sale e pepe. Abbassare il fuoco in modo che il sugo cuocia lentamente. Lasciar riposare per almeno 1 ora. Assaggiare e condire secondo necessità.  Far bollire l’acqua salata per cuocere la pasta. Condire con il sugo prima di servire.

Remoulade

Tritare finemente 1 cucchiaio di capperi, 2 cucchiai di cetriolini sottaceto, 1 cipolla piccola, una manciata di erba cipollina, 3 rametti di dragoncello fresco. Mescolare tutto insieme in una ciotola con 120 ml di maionese, 2 cucchiai di senape di Digione (una senape tradizionale francese) e una spremuta di succo di limone. Montare leggermente 50 g di panna (oppure, se preferite, lo yogurt greco) ed unirlo agli altri ingredienti.

Testo di Gabriele Laganà|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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