Costiera Amalfitana: sublime come una poesia

Il Sentiero degli Dei è un percorso che stupisce per i suoi paesaggi e gli affacci a sbalzo sulla Costiera Amalfitana, dove la dorsale dei monti Lattari scivola nell’azzurro del mare verso l’isola di Capri.

Testo di Saveria Fiore foto di Vito Fusco.

Il Sentiero degli Dei, a sbalzo sul mare della Costiera Amalfitana ©Vito Fusco

Orazio sapeva che con la sua poesia aveva creato qualcosa di immortale tanto da esclamare Exegi monumentum aere perennius: con i suoi poemi aveva eretto qualcosa di più duraturo del bronzo. Quando un luogo, come questo percorso, scolpito nella roccia e dipinto di cielo e mare, ha una bellezza che di per se stessa ha qualcosa di sublime, allora è esattamente come una poesia.

Un puro soffio di incanto spira sempre sull’ineguagliabile seduzione della Costiera Amalfitana, nonostante i mari tempestosi di oggi. Se andiamo più da vicino e saliamo verso l’alto, troviamo rete di sentieri che strisciano lungo i monti; per l’occasione ci facciamo accompagnare da Saveria Fiore, Ladybug, una giovane guida escursionistica locale innamorata della natura, dei suoi luoghi e di quello che hanno da dire nel loro silenzio.

L’ambrosia degli dei

Una veduta panoramica dal Sentiero degli Dei ©Vito Fusco

In una culla edonica, dondolata tra la sua bellezza innata e il suo passato affascinante, mare e montagna sono due porte accessibili dello stesso luogo. Da anni ormai il celebre Sentiero degli dei attira qui migliaia di turisti, decretando un incremento dell’escursionismo in questa perla che sembra stata dipinta in cartolina per essere un solenne invito all’ozio.

Ma cosa accadrà ai tempi del Covid-19? In una società strappata alle sue consuetudini non c’è nulla di più rigenerante di una boccata d’aria pura. In questo silenzio fuori dall’ordinario la natura parla più forte.

Un intreccio di storia e leggenda

Il sentiero parte da Nocella, frazione di Positano oggi più comunemente conosciuta come Nocelle; si srotola con arditi su e giù fino alla montana Agerola, in provincia di Napoli, attraversando i comuni di Praiano e Furore.

Amato già per le sue vedute incomparabili, prima ancora che per la magia, che gli dei hanno sbriciolato qui in pane di leggenda e di fantastiche odissee. È un percorso ben segnato, di media difficoltà, intrapreso da avventurieri di ogni età.

La visita guidata sul sentiero, invece, affianca alla mera attività sportiva qualcosa di impagabile: rivivere le origini. Sapere cosa c’è dietro cose apparentemente senz’anima, ma che da tempo immemore sono parte integrante del vivere sociale.

Quando è il momento migliore

Escursionisti in cammino sul Sentiero degli Dei ©Vito Fusco

Spalmato lungo tutto l’arco dell’anno, l’escursionismo non ha limiti stagionali, se non le piogge battenti o condizioni meteo particolarmente avverse. Meglio prediligere le mezze stagioni di certo rende il tutto più gradevole. Anche se non suonerà bene ai non mattinieri, l’alba, o comunque i primi lucori del mattino sono la formula magica per un tour purificante.

Quel ramo del sentiero…

Oltre che nelle due varianti di andata e ritorno tra i due paesi estremità del sentiero, esistono diverse alternative per strutturare il tour. La sola Praiano, che taglia più o meno la metà del percorso, detiene ben due diramazioni: la zona cosiddetta Colle serra e quella passante per il famoso Convento di San Domenico, altra veduta non da poco.

Alternativa valida è il sentiero ad anello, che subisce una deviazione a circa cento metri più su della via regolare, esplodendo in panorami di vasta eco, per poi ricongiungersi, a ritroso, al percorso originale. Perfetto per chi affitta macchina o scooter, e per chi ha esigenza di ritornare al punto di partenza.

Musica maestro!

Siamo a metà del sentiero e la sagoma di un vecchio rudere si materializza romantica.

Antonio, il giovane pastore agerolese che produce formaggi di capra ©Vito Fusco

Basta deviare di poco per raggiungerlo ed incontrare Antonio, il giovane pastore agerolese, con la canotta maculata, che parla di terra e di lavoro. Entrate dentro il rudere, dove ogni cosa profuma dell’infanzia dai nonni, di piennoli appesi (una varietà di pomodoro coltivata solo sulle pendici del Vesuvio Ndr), di pareti rocciose che conoscono racconti antichi.

Anche il buonissimo formaggio di capra casereccio, che puoi qui degustare, sembra avere quella sapienza culinaria dei vecchi saggi. Sotto un arco troverete appese le campane di capre e bovini; Antonio sa come farne uscire un concertino coi fiocchi se lo aiutate a suonarle.

Gli angoli sibilanti di vita

Siamo a Nocella. Date uno sguardo all’angolo prima dell’imbocco del sentiero. È probabile che il buon vecchio Aniello sia lì, sotto un ombrellino, coi suoi novant’anni passati e il suo irrefrenabile entusiasmo di parlare con la gente.

Una bibita al Lemon Point. Antonino vi accoglierà col suo sorriso ©Vito Fusco

Giù per la stessa scala, che conduce alla piazzetta principale, potete rinfrescarvi con un’originale bibita al Lemon Point. Antonino vi accoglierà col suo sorriso, la sua genuinità, e l’aria di chi sembra vivere in un’epoca lontana.

Anche sulle panchine affacciate al golfo di uno splendore sconfinato non soffrirete certo di solitudine: una mandria di gatti pigramente appollaiati elemosina attenzioni.

Il ritorno dei veterani

©Vito Fusco

Per i più infaticabili la giornata non è finita qui. Le possibilità per riscendere a Positano si svincolano in ben quattro scelte: pulmino locale mobility amalfi coast che in venti minuti vi riporta in centro; opzione comoda del taxi, chiamato con un certo anticipo

La scalinata Nocella- Arienzo che si dipana giù con poco meno di duemila gradini, sempre affacciata sulla maiolicata cupola di Positano, fino al quartiere di Arienzo, a circa 1,5 km dal centro

La scalinata Montepertuso-Positano che traguarda dall’alto il quieto quartiere di Liparlati attraversandolo; coi suoi circa novecento gradini, conducendoti di scala in scala fino in centro, dove dare ampio sfogo alla voglia di shopping nella patria della moda.

Dove placare la fame

Sentiero degli Dei, uno spuntino lungo il percorso ©Vito Fusco

Prima di congedarvi dalla rupestre Nocella, godetevi un pranzo casereccio nello storico ristorante Santa Croce, da Ciccio per i locali, oppure al più giovane e audace Rifugio dei Mele. Se invece avete percorso il sentiero all’inverso e vi trovate ad Agerola, fate tappa al Caffè degli dei, dove poter mangiare come foste ospitati a casa di un abitante locale, avvolti dall’altrettanto rurale pace agerolese. Non dimenticate che in piazza Capasso c’è un forno davvero piccolino, ma dal profumo ammaliante, dove prendere il souvenir del giorno: il pane biscottato agerolese, quello vero.

Un meritato riposo

Villa la Quercia ©Vito Fusco

Per il vostro meritato riposo, optate per uno di quei B&B a Nocelle, come Casa Cuccaro o Villa la Quercia, con le vedute che si perdono nel mare e scavano con lo sguardo lungo la costa fino a smarrirsi, con la stanchezza soddisfatta e l’aria trasognante. Per chi vuole vivere una vacanza da sogno c’è Villa degli Dei, una vera gemma incastonata nel borgo di Nocelle.

Vicino ad Agerola, invece, proprio sul Sentiero degli Dei, non lontano dalla popolare fontana di Colle Serra, la peculiare Villa Maria; un luogo vestito di fiaba, affrancato dalle convenzioni e molto più vicino all’idillio che alla vita reale. Il buon Francesco vi attenderà, facendovi partecipi del suo amore per questo paradiso terrestre, per i giardini zeppi d’ortaggi e d’alberi da frutta a cui, ogni giorno, lui silenziosamente sussurra.

Info utili

Come arrivare: per arrivare in Costiera ci sono diverse opportunità

in treno: si può arrivare a Salerno e poi optare per il trasporto pubblico oppure con i traghetti che collegano Salerno in Costiera

in aereo: l’aeroporto di arrivo è quello di Napoli

in auto: il punto di riferimento se si vuole arrivare in auto è l’uscita autostradale sulla A3 di Sant’Egidio del Monte Albino e si prosegue per Positano

Quando andare – Clima: i sentiero può essere affrontato in tutte le stagioni, il consoiglio è quello di privilegiare i momenti meno caldi come la fine dell’estate e l’autunno

Dove dormire: tra le molte strutture presenti in zona abbiamo scelto di segnalarvi questi indirizzi: Villa degli Dei – B&B Villa La quercia – B&B Casa Cuccaro

Dove mangiare: Ristorante Santa Croce (o ‘da Ciccio’ come è conosciuto dai locali), Via Nocelle, 19, 84017 Nocelle, Positano Tel. 089 811260. Rifugio Dei Mele, Via Cercole, 1, 84017 Nocelle, Positano Tel. 089 811429

Abbigliamento: adatto alle escursioni, quindi scarpe comode e sicure, zaino e un capo antivento

Testo di Saveria Fiore foto di Vito Fusco |Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com

STYLE CSS VIDEO