Narrami, o Musa….il viaggio di Ulisse da Troia alla modernità. Un enciclopedico racconto del mito dell’eroe greco dall’antichità ai giorni nostri.
La monumentale mostra in corso ai Musei San Domenico di Forlì è geniale, quasi quanto il suo protagonista. L’idea è singolare e potente: raccontare il mito dell’eroe omerico dall’antichità perduta, giù attraverso i secoli, passando dal mondo romano a Dante e poi l’Umanesimo, il Barocco, per approdare al Neoclassicismo, all’inquietudine simbolista ed infine emergere tra i flutti tormentosi del Novecento. Ogni momento storico ha visto Ulisse in modo diverso, ogni periodo ha mutato, accresciuto e ritrovato l’eterno mito omerico.
Il vascello di Ulisse
Ecco quindi che il percorso espositivo si avanza tra dipinti, rarissimi reperti – come la nave greca affondata a Gela, un 17 metri riemerso dai fondali della Magna Grecia, del tutto simile alle navi degli Achei – statue incantevoli e busti di divinità feroci. Affascinante e immortale, l’astuto Ulisse attira antichi e moderni e con lui le creature meravigliose, ostili, brutali o bellissime, incontrate dall’eroe nel periglioso ritorno in patria.
Dipinti, statue e vasi
Ricchissime le opere provenienti da ogni parte del mondo, duecento tra dipinti, statue, vasi, ceramiche, urne in alabastro, codici miniati, esposti in una penombra blu che avvolge come un mare. Ci si aggira tra pannelli esplicativi così ben fatti e per nulla noiosi da potersi definire una rarità. Insomma, s’affoga nell’arte, nel mito, nel sogno. Si impara, si beve la conoscenza come solo accade quando a narrare sono i maestri capaci.
Info utili
La mostra Ulisse. L’arte e il mito è visitabile a Forlì, presso i Musei di San Domenico, fino al 31 ottobre 2020; per maggiori info consultare il sito ufficiale della mostra.
Testo di Lucia Giglio Foto di Eugenio Bersani|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com