Cartoline dal Chiantishire

I filari e i borghi dell’entroterra toscano: panorami degni delle migliori cartoline dal Chiantishire. Calma, silenzio, serenità e ottimo vino.

Testo di Stefano Ghetti Foto di Vittorio Sciosia

L’entroterra della Toscana è piuttosto omogeneo. Forse chi ama la varietà di luoghi e di atmosfere non sarà capace di apprezzare del tutto questi spazi; eppure sono proprio questa calma, questa amenità, questa serenità così perfetta che da secoli rendono tanto gradevoli le basse colline della Toscana e le valli che le separano.

Tra le zone così quiete e tranquille spicca una delle più famose, sia in Italia sia all’estero: le colline del Chianti. Si tratta di rilievi celebri per i vigneti dai quali sono coperti e da cui si ricava il Chianti, un vino rosso armonico, sapido, esportato in tutto il mondo; un prodotto dotato di marchio DOCG.

Chianti © Vittorio Sciosia

Il Chianti è un vino così famoso da essere citato in film e libri; impossibile dimenticarsi l’incredibile scena de Il silenzio degli innocenti, in cui Antony Hopkins citò il Chianti come vino di accompagnamento di uno dei suoi pasti terrorizzanti; anche sir Arthur Conan Doyle lo cita in uno dei romanzi del suo Sherlock Holmes.

Chianti © Vittorio Sciosia

Non solo il vino: queste colline di cipressi, di campi coltivati e di vigneti attirano turisti da tutto il mondo; in particolare quelli inglesi, che hanno iniziato a chiamare questa regione in modo affettuoso, scherzoso e personale: Chiantishire.

Gaiole in Chianti e le sue campagne

Villa Vistarenni presso Gaiole in Chianti © Vittorio Sciosia

Tutto il Chiantishire è compreso tra le province toscane di Arezzo, Siena e Firenze; Gaiole in Chianti sorge proprio nel centro della zona, in provincia di Siena, incastonata tra le colline del Chianti. Attorno ad essa orbitano comuni e frazioni di altrettanta piacevolezza.

Questo borgo storico, molto ben conservato, presenta monumenti caratteristici come la chiesa di San Sigismondo e le casette si affacciano ordinatamente sulle stradine; alcune di queste ospitano trattorie e bed and breakfast.

Come spesso accade in queste zone, è il contesto paesaggistico ciò che più colpisce: la cornice di vigneti, colline, filari di cipressi e campi di grano, insieme alle rocche e alle ville che sorgono immerse nella campagna, costituiscono gli elementi fondamentali per rendere il Chianti una regione così apprezzabile.

Castello di Ama e Villa Vistarenni

Tra questi il Castello di Ama, a 15 minuti di auto da Gaiole: un complesso architettonico formato da più edifici aggregati che nel corso della storia si sono mescolati con i filari e i lievi pendii collinari, rendendolo un luogo da cartolina.

All’interno del comune di Gaiole, a 10 minuti di auto dal centro, sorge Villa Vistarenni, una grande dimora signorile tra il verde di questo territorio così spiccatamente chiantigiano. Colpisce già da lontano la bianca facciata percorsa da due scaloni esterni molto scenografici.

Murlo: un comune sparso sulle colline

Murlo © Vittorio Sciosia

Possiamo parlare di Murlo come di un comune sparso perché il solo borgo di Murlo, senza le sue frazioni, ospita una piccola minoranza degli abitanti di tutto il comune, che invece abitano soprattutto nei vicini centri di Vescovado (dove tra l’altro si trova la vera e propria sede comunale) e Casciano.

Murlo però è sicuramente più apprezzato a livello paesaggistico: si tratta di un minuscolo ma suggestivo borgo che si innalza esattamente in cima a una piccola collina. Di nuovo una visione da cartolina, con le sue casette in pietra viva che le conferiscono un aspetto omogeneo e piacevole alla vista.

Attorno al centro i pendii sono in maggioranza boschivi, con qualche spazio riservato all’agricoltura. Anche in questo caso la cornice verdeggiante attorno al centro rivela piccoli tesori; ad esempio l’Eremo di Montespecchio, a circa 20 minuti di auto da Murlo, è un rudere antico che sorge all’interno di un bosco in un’atmosfera fiabesca.

Monteriggioni e Monte Oliveto Maggiore

Monteriggioni © Vittorio Sciosia

Similmente a Murlo, anche Monteriggioni si trova sulla cima di un basso promontorio; ciò che salta agli occhi giungendo in prossimità di questo comune è la cinta muraria, l’elemento architettonico più importante del borgo; perfettamente conservata, ininterrotta, e circonda il piccolo complesso di case come un’enorme corona, le cui punte sono le 11 torri che tuttora si ergono stabilmente sopra al verde della campagna. Dalla cinta muraria si può ammirare un panorama di filari, campi e vitigni, classico del Chiantishire.

Chiesa e vino

Abbazia di Monteoliveto Maggiore © Vittorio Sciosia

Monte Oliveto conserva questi stessi colori di pietra viva e di verde campagna attorno, ma non vi sono alte mura militari a protezione; si tratta infatti di un’abbazia, l’Abbazia Territoriale di Monte Oliveto Maggiore. Già dall’esterno questo complesso monastico racconta una lunga storia attraverso le architetture religiose che sono state costruite nel corso degli anni, dal XIV secolo in poi. Ancora oggi i monaci abitano e mantengono viva questa abbazia, circondata da orti, cipressi e filari.

Anche in chiesa il vino è un elemento importante: anche i monaci dell’abbazia, similmente a molti altri agricoltori di questa regione, fin dalla fondazione del monastero producono e imbottigliano un vino da messa chiamato Sanctus, acquistabile anche tramite spedizione.

Il castello di Brolio

Castello di Brolio © Vittorio Sciosia

Torniamo nel territorio di Gaiole in Chianti: nei pressi della frazione di San Regolo ecco il Castello di Brolio, che probabilmente costituisce uno dei luoghi più caratteristici del Chianti. Come le altre architetture della zona, la pietra viva spicca tra il verde; all’interno delle mura grigie si innalza il vero e proprio castello, di un colore rossastro che ricorda quello dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.

Di nuovo possiamo ammirare architetture di diverse epoche e passeggiare sui camminamenti delle mura e ammirare il grazioso giardino che le separa dal contesto della campagna. Ancora una volta è proprio ciò che sta all’esterno a incoronare l’architettura e a renderla così speciale; centinaia di filari che seguono la pendenza del colle, convergendo idealmente proprio verso il castello, ossia il punto più alto; tra un campo e l’altro crescono cipressi e alberi da frutto, tra i cui rami il sole crea una luce e un’atmosfera che non ha eguali, specialmente nelle ultime ore del giorno. È la più bella cartolina dal Chianti.

Brolio © Vittorio Sciosia

Infoutili

Come arrivare in auto

Gaiole si raggiunge in meno di 40 minuti di auto da Siena sulla SP408 di Montevarchi; da Firenze conviene prendere l’Autostrada del sole fino a Montevarchi e da lì imboccare la SP408 in direzione di Siena; anche da Arezzo è comodo imboccare l’A1, questa volta verso nord, e uscire a Montevarchi.

Murlo è raggiungibile da Siena tramite la Cassia, imboccando poi la provinciale 34 di Murlo.

Per Monteriggioni da Siena si prosegue verso nord sul raccordo Firenze-Siena. L’abbazia di Monte Oliveto Maggiore non è lontana dalla Cassia: all’altezza di Buonconvento si deve imboccare la SP 451.

Il castello di Brolio si trova in prossimità della SP 484, che si raggiunge da Siena imboccando prima la SP 408 e poi la Strada Comunale 24.

Ulteriori info

Info su Gaiole in Chianti e sul castello di Brolio

Info su Monteriggioni

Info su Abbazia Monte Oliveto Maggiore

Sito del Comune di Murlo

Testo di Stefano Ghetti Foto di Vittorio Sciosia|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

Sfoglia il magazine LATITUDES

 

Caro lettore,

Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.

Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.