I miei ricordi del Giglio risalivano ad una vacanza fatta in campeggio alla soglia dei dodici anni, insieme ai miei genitori.

Ricordo rocce, sali e scendi, sole, mare meraviglioso e nuovi amici. Insomma, quelle memorie indelebili e spensierate delle estati adolescenziali.
Per decenni non avevo più messo piede sull’Isola e, quando ci sono capitata di nuovo un anno fa e poi altre volte nel corso di questi mesi, è stato come ritrovare qualcosa che era rimasto li, immobile.

Per riscoprire questa immutabile bellezza, è necessaria qualche accortezza da viaggiatore saggio: poter uscire dagli schemi ed avere voglia di esplorare. Ritagliarsi due giorni durante la settimana lavorativa, quando magari le scuole sono già iniziate, oppure scegliere un weekend a cavallo tra settembre ed ottobre.
Il Giglio in autunno
Il Giglio nei mesi autunnali, ma soprattutto in quelli invernali, cade in un letargo fuori dal tempo. I ragazzi abbandonano l’Isola per frequentare il liceo sulla terraferma, i ristoranti chiudono, i turisti diventano rari ed a bordo del Giglio rimangono solo gli isolani più affezionati.

I tempi si dilatano e si diffonde il silenzio ritmato del mare. In questo momento di paradisiaca tranquillità, l’Isola si mostra agli occhi come poteva rivelarsi centinaia di anni fa, quando pirati indesiderati e sanguinari vi approdavano. Boschi inaspettati, scogliere a picco nel blu, tramonti eccezionali e cieli stellati.
Tra le varie meraviglie, quest’isola vanta uno dei cieli più bui d’Italia, con zone a bassissimo inquinamento luminoso, come il Poggio della Pagana. Se amate il trekking e le stelle, non perdetevi un’escursione con tanto di tramonto ad oltre 400 mt sul livello del mare, cena al sacco e costellazioni a perdita d’occhio.
Ansonaco: il vino del Giglio

Se poi siete intenditori di stelle e di vino semplice ma sincero, comprate subito un biglietto per il prossimo traghetto Santo Stefano-Giglio Porto e lasciatevi lo stivale alle spalle. Regalatevi un altro tramonto meraviglioso, intrattenuti dalle parole appassionate di Irene Carfagna direttamente nella vigna di famiglia, che produce il vino locale per eccellenza: l’Ansonaco dell’azienda Altura.
Qui troverete probabilmente la vera essenza dell’Isola, sapori decisi, paesaggi straordinari, profumo di erbe selvatiche. Provate a stappare un rametto l’onnipresente finocchiett e a masticarlo: meglio di una caramella rinfrescante
In bici o in moto alla scoperta dell’isola

Per arrivare alla zona delle Vigne, ci siamo lasciati alle spalle l’antico Borgo di Giglio Castello ed abbiamo proseguito in macchina per un sentiero per lo più asfaltato, a volte sterrato, fino ad arrivare ad una strada panoramica vertiginosa. Percorrerla in bicicletta è il non plus ultra, questo territorio tutto è una gioia per i bikers. Per i collezionisti di calorie e comode abitudini, scooter o macchina renderanno comunque l’idea. Proseguendo, la strada panoramica finisce, ed inizia un sentiero che porta alla Punta del Capel Rosso, l’estremo sud dell’Isola.
Se siete arrivati fin li, inoltratevi nella macchia mediterranea per raggiungere il Faro di Capel Rosso e poi scendete i gradini fino alla spiaggia. A questo punto vi sarete meritati un bel tuffo nel blu. Noi l’ultima volta non siamo arrivati fino alla nuotata liberatoria, ma ci siamo fermati qualche chilometro prima, in vigna a bere e mangiare.
Fuori stagione

Il Giglio non è isola dalle lunghe spiagge, quindi viaggiando in alta stagione, si rischia di dover lottare per un posto in prima fila, vista mare. In uno dei nostri vagabondaggi primaverili, siamo capitati sulla Spiaggia de l’Arenella dopo un temporale; il blu cristallino del mare sgomitava per avere la meglio sull’azzurro del cielo ed intorno a noi non c’era praticamente anima viva.
Come per molti aspetti della vita, il mare va vissuto facendo una scelta precisa: o il caldo ed il sole assicurati, ma anche altissimo tasso di popolazione, oppure l’aria frizzantina, qualche nuvoletta e rassicurante solitudine Noi tendenzialmente ci dirigiamo laddove i villeggianti fanno le valigie per tornare a casa, senza offesa per nessuno e con tanto amore nei confronti di tutto e tutti.
Info utili
Per info sull’Isola del Giglio visitare il sito del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Per info sull’Ansonaco dell’azienda Altura visitare la pagina Facebook ufficiale.
Per info sul borgo del Castello Giglio visitare il sito ufficiale dell’isola.
Per info sul percorso di Punta di Capel Rosso visitare il sito del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Testo e foto di Viviana Biffani|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
I nostri blogger in viaggio
Viviana Biffani
Sognatrice per vocazione, viaggiatrice per coincidenza. Racconta con sana ironia di spiagge , compromessi matrimoniali e onde oceaniche. Leggi i suoi racconti di viaggio.
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