New Big 5 Project: uno scatto per la conservazione

Il New Big 5 Project è un’iniziativa internazionale che mira a creare un nuovo gruppo di animali celebrati in base a un differente approccio: i Big 5 della fotografia, non della caccia, in modo da onorare gli animali quando sono vivi, piuttosto che morti. il progetto è supportato da oltre 100 tra i più influenti fotografi mondiali e organizzazioni per la conservazione della natura.

Testo Sergio Pitamitz Foto  di Marco Gaiotti, Daisy Gilardini, Graeme Green, Jen Guyton, Usha Harish, Craig Jones, Piper Mackay, Thomas D.Mangelsen, Richard Peters, Sergio Pitamitz, Alejandro Prieto, Thomas Vijayan, Shannon Wild, Art Wolfe, Xi Zhinong.

Un sifaka di Verreaux nella Riserva naturale di Berenty, Madagascar @Shannon Wild

Cosa c’entrano il musicista Moby, il fotografo naturalista Joel Sartore, la primatologa Jane Goodall e un fotografo documentarista come Steve McCurry? Per saperlo, è opportuno come prima cosa riflettere attentamente su quanto segue.

La distruzione della fauna mondiale

Si stima che ogni giorno 55 elefanti africani vengano uccisi dai bracconieri: uno ogni 26 minuti. Negli ultimi cinquant’anni i leoni sono diminuiti da 200.000 a 20.000, mentre i ghepardi superstiti sono poco più di 7.000. Negli Stati Uniti sono rimaste solo alcune dozzine di lupi rossi che potrebbero estinguersi del tutto nei prossimi cinque o sei anni. Trasferiamoci in Russia: sono solo 80 i leopardi che vivono in libertà nella zona orientale dell’Amur.

A causa poi dell’esplosione demografica globale e del conseguente aumento dei conflitti fra uomini e animali, i grandi felini di tutto il mondo – dalle tigri dell’India ai giaguari in Colombia e in Brasile – vengono uccisi in attacchi preventivi successivi di rappresaglia da parte degli allevatori, a protezione del bestiame d’allevamento.

Una vittima inoffensiva

Prendiamo ad esempio un altro animale, del tutto inoffensivo: il pangolino, purtroppo il mammifero più perseguitato e commercializzato del mondo. Sono circa 200.000 quelli che ogni anno vengono uccisi e circa un milione, nell’ultimo decennio, le bestiole vendute e acquistate per essere mangiate o smerciate – in Cina e altre parti dell’Asia – utilizzando parti dell’animale sotto forma di “medicina” tradizionale; senza dimenticare che recenti rapporti indicano il pangolino quale portatore della malattia zoonotica che avrebbe condotto all’attuale pandemia del Coronavirus.

Il traffico illegale di animali selvatici si stima valga oltre 23 miliardi di dollari. La lista delle specie in via di estinzione e dei danni causati dall’uomo al nostro pianeta, potrebbe continuare all’infinito. Più di un milione di specie sono attualmente a rischio di estinzione, dalle icone (i grandi animali a tutti noti) alle specie meno celebrate: piccoli felini, rane, uccelli, lucertole e altre specie poco conosciute; ognuna di esse troppo preziosa per rischiare di essere persa per sempre.

I rischi per il pianeta

Violentare la natura e la sua biodiversità, comporta sicuri rischi per l’equilibrio del Pianeta Terra e – come stiamo verificando sulla nostra pelle con la pandemia di Coronavirus che tuttora affligge l’intera popolazione mondiale – anche a serie conseguenze per la salute di tutti. L’epidemia in corso non è altro che lo specchio di una società globalizzata e scioccamente omologata, nella quale il rapporto dell’uomo con l’ambiente si è spezzato; l’uomo è in continuo conflitto con gli animali ai quali distrugge l’habitat, quando non arriva ad eliminarli direttamente.

I nuovi Big 5 della fotografia

Una tigre del Bengala nella foresta del Parco nazionale di Bandhavgarh, India @Thomas Vijayan

Questa è la ragione che accomuna queste quattro persone e dozzine di altri fotografi, naturalisti, fondazioni, ONG di conservazione, oltre a personaggi dello spettacolo e della televisione provenienti da tutto il mondo, tutti insieme per dare risposta alla richiesta di supporto di Graeme Green, giornalista e fotografo naturalista inglese, che ha dato vita al progetto “New Big 5”, una iniziativa internazionale per creare i nuovi Big Five della fotografia naturalistica – certamente non quella della caccia – adottando una nuovo nome, una nuova sigla originale.

“Il progetto non è una campagna contro la caccia ai trofei, anche se non siamo fan della caccia ai trofei e non capiamo per quale motivo le persone vogliano uccidere gli animali per divertirsi.

È un riconoscimento del fatto che la fotografia naturalistica è oggi molto più rilevante, per il mondo, rispetto alla caccia ai trofei e un modo migliore per onorare gli animali quando sono vivi, piuttosto che morti”, dice il fondatore di New Big 5 Project Graeme Green.

Cacciare” con la macchina fotografica, non con un fucile. Il vecchio termine Big Five, coniato durante l’epoca dei safari di caccia, indica i cinque animali africani più difficili e pericolosi da abbattere: leone, leopardo, elefante africano, rinoceronte, bufalo nero. Il New Big 5 della fotografia naturalistica includerà animali da tutto il mondo, quindi potrebbe includere anche orsi polari, oranghi, orsi grizzly, gorilla, lupi, linci, pangolini e tante altre specie.

Un’azione a livello globale

Uniti vogliamo che il progetto New Big 5 focalizzi l’attenzione sull’incredibile fauna del nostro pianeta e sull’urgente necessità di agire a livello globale per salvare questi animali, il nostro pianeta e noi stessi.

Uno scimpanzè nella Foresta di Kibale, Uganda @Richard Peters

Supportato da oltre cento fotografi, ambientalisti e amanti della natura, tra cui Jane Goodall, Ami Vitale, Steve Winter, Nelis Wolmarans, Thomas D Mangelsen, Federico Veronesi, Nick Brandt, Sergio Pitamitz, Joel Sartore, Art Wolfe, Chris Packham, Moby, Marina Cano, Marco Gaiotti, Tim Laman, Usha Harish, Daisy Gilardini, Steve McCurry, Brent Stirton, Charlie Hamilton James e molti altri.

“Che grande progetto è New Big 5! Mi chiedo: quali saranno le scelte finali? Ci sono così tanti incredibili animali nel nostro mondo, tutti affascinanti in modi diversi. Qualsiasi progetto che attiri l’attenzione sugli animali, molti dei quali sono minacciati o a rischio di estinzione, è veramente importante.”, afferma la primatologa Jane Goodall.

Il sito web New Big 5 include podcast, interviste, articoli e fotografie e un Fun Pack educativo gratuito per i più giovani.

Il progetto durerà sei mesi e i risultati saranno annunciati alla fine del 2020.

VOTA su www.newbig5.com per i cinque animali che desideri includere nella lista dei New Big 5 della fotografia naturalistica.

Testo Sergio Pitamitz Foto New Big Five Project| Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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