Tropenhaus, un giardino tropicale nel cantone di Berna

La Svizzera ci ha abituati a perle e gioielli ben nascosti, ad un turismo improntato non solo sul suo territorio idilliaco, ma anche all’inventiva e all’imprenditorialità di successo.

Le piante tropicali di una delle serre del Tropehaus

Si chiama Tropenhaus una delle attrazioni più frequentate di Frutigen, un comune dell’Oberland Bernese, a 800 mt di altitudine, popolato da nemmeno 7.000 persone.

Eppure qui, per una curiosa storia, è nato un giardino tropicale a causa di una galleria ferroviaria. Era il 2002 e si stava realizzando il tunnel di base del Lötschberg. L’acqua di montagna che scaturiva copiosa dagli scavi era troppo calda (20°) per essere immessa nel fiume Kander, poiché avrebbe causato problemi all’ecosistema.

La giungla alimentata dalle energie rinnovabili

Si pensò quindi di creare una serra tropicale con un allevamento insolito, quello degli storioni, a completare una giungla fittissima con un ristorante di eccellente livello; il tutto operativo dal 2009 per un investimento di 28 milioni di franchi svizzeri.

Le serre nel giardino tropicale, liberamente accessibili, sono un concentrato di piante inserite in un ambiente che sfrutta il calore di quell’acqua e delle energie rinnovabili per auto sostenersi; si riesce così a dare vita a coltivazioni di piante da frutto, caffè, ma soprattutto ad allevare gli storioni, dalle cui uova si ottiene il prezioso e celebrato caviale.

La serra tropicale di Frutigen è uno degli impianti più all’avanguardia all’interno dell’arco alpino per l’utilizzo e l’adozione di energie rinnovabili e propone un universo straordinario combinando un allevamento ittico, la prima produzione di caviale svizzero, un’esposizione interattiva con un giardino tropicale e la stupefacente atmosfera del ristorante Tropengarten, che vanta 14 punti Gault-Millau.

Gli storioni del Tropenhaus

Nelle vasche del Tropenhaus vivono circa 60 mila storioni

L’allevamento di storioni, uno dei pochi in Europa continentale, è il cuore del Tropenhaus. Lo storione è un pesce fluviale, non molto bello da vedere, ma che può raggiungere dimensioni notevoli (6 metri e 400 kg di peso da adulto); vive sia in acqua dolce che salata ed ha una prerogativa: oltre alle prelibate uova, ha una carne senza spine e dal buon sapore.

Così le quaranta vasche all’aperto, che riproducono la stagione estiva siberiana, ospitano circa 60 mila storioni che vengono curati e allevati per dare vita alla produzione di quelle piccole e pregiate uova scure.

I maschi vengono utilizzati per il ristorante e per la fecondazione, mentre le femmine vengono portate all’età in cui sono pronte a deporre le uova per poi seguire la sorte dei maschi. L’impianto produce 20 tonnellate di carne di storione e due di caviale l’anno.

Frutta esotica nel cuore delle Alpi

Il giardino tropicale e le serre, invece, producono frutta esotica: banana, papaia, mango e guava, oltre al caffè, che trasformano il Tropenhaus in una destinazione turistica, con un centro visitatori, un percorso di visita attraverso l’installazione, un ristorante da leccarsi i baffi; da non perdere anche la sala espositiva che mostra l’uso delle energie rinnovabili e la sostenibilità del progetto a beneficio dell’educazione civica dei giovani visitatori che la affollano.

Due parole sul caviale svizzero

Il Tropenhaus Frutigen ha aperto un nuovo capitolo nella storia del caviale di storione siberiano. Oona (che significa puro, unico in celtico) è il marchio dei prodotti a base di caviale e storione. Il metodo di estrazione e lavorazione sono aspetti determinanti per la qualità del caviale che si otterrà, per questo il processo avviene rigorosamente a mano.

Il caviale fresco può essere conservato nell’originale imballo e refrigerato a + 2 ° C per un massimo di tre mesi. La temperatura non deve mai scendere sotto i -4 ° C, altrimenti cambierà il gusto e la consistenza delle micro uova e, una volta aperto, il caviale va consumato immediatamente.

Per servire adeguatamente questa prelibatezza, si consiglia di maneggiarlo con cucchiai di corno o madreperla, perché questi materiali non incidono sull’aroma unico del caviale. Mai usare invece cucchiai d’argento o di metallo, poiché ne comprometterebbero il gusto. Le perle dovrebbero essere servite fresche, magari su un letto di gelato, in modo che le sottigliezze del gusto possano assaporarsi del tutto.

Info utili

Per info sulla serra di Tropenhaus visitare il sito ufficiale.

Per informazioni sul turismo in Svizzera si consiglia di visitare il sito myswitzerland.

Testo e foto di Massimo Terracina |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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