Tra tutte le decisioni e le leggi europee e non, fare chiarezza è necessario: quest’inverno si potrà andare a sciare?
È ormai quasi definitiva la scelta del governo di chiudere gli impianti sciistici per evitare una terza ondata. Questa scelta non è tuttavia unica del nostro governo: molti paesi dell’Unione Europea stanno tenendo conto di questa problematica. In generale l’Europa sta cercando un accordo comune per scegliere il da farsi e la maggioranza dei paesi è d’accordo, per evitare di ricadere nelle scelte sbagliate di questa estate.
C’è chi dice no
A questa decisione si è opposta la Svizzera, una delle mete sciistiche più ambite, la quale non è tenuta a rispettare le scelte dell’Unione Europea, non facendone parte. Ha dichiarato infatti che i suoi impianti apriranno questo Natale in totale sicurezza e che che non saranno imposti controlli nemmeno a chi proviene dagli altri paesi, compresi gli italiani che provengono dalle regioni rosse.
Cosa significa quindi questo per gli italiani?
Cosa dice la legge
Secondo il DPCM corrente, valido fino al 4 dicembre, nelle zone rosse ed arancioni non ci si può spostare dal proprio comune né al di fuori della propria regione, oltre al divieto di spostamento dopo le 22. La normativa implica quindi che non si può logicamente neanche uscire dai confini statali, anche se molti potrebbero comunque tentare di raggiungere la Svizzera per le vacanze.
La Svizzera stessa sembra cercare di favorire questa situazione, proponendo la mancanza di controlli anti-covid sulle frontiere, lasciando quindi i turisti entrare senza troppi problemi. Situazione in teoria impossibile, soprattutto in quanto le regioni confinanti con la Svizzera (Valla d’Aosta, Bolzano, Piemonte, Lombardia) sono in fascia rossa o arancione.
La situazione in Europa
Nella situazione attuale, in Svizzera si scia già. Altre nazioni papabili per le vacanze invernali, ovvero l’Austria e la Slovenia, sono incognite. In particolare l’Austria è ancora in lockdown, che terminerà il 6 dicembre; probabilmente deciderà il da farsi dopo questa data.
La Slovenia, che non ha dato ancora conferme, sta comunque preparando la stagione sciistica come al solito, procedendo con l’innevamento artificiale. La Francia invece dovrebbe decidere entro la fine della settimana. È comunque chiaro che si tratta di paesi confinanti con l’Italia e quindi verso i quali molti italiani potrebbero decidere di andare.
È allo stesso tempo chiaro che i presidenti delle regioni italiane interessate dalla chiusura dei comprensori sciistici lamentano l’ingiustizia che un comprensorio a pochi km in linea d’aria, oltre confine, sia aperto, mentre gli impianti italiani restano chiusi.
Una soluzione definitiva che metta d’accordo tutta l’Unione e anche la Svizzera non sembra essere vicina. Nel frattempo molti turisti, italiani e non, attraversano il confine e approfittano dell’incertezza.
Testo di Stefano Ghetti|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com