Tutte le strade portano a Santiago de Compostela, o meglio, il vero pellegrino si dice che parta dall’uscio di casa propria e raggiunga a piedi la sua meta, in tal senso ogni strada è percorribile. Una delle vie più conosciute è la portoghese: si snoda convenzionalmente per più di 600 km tra Lisbona e Santiago, attraversando il Portogallo da sud a nord.

Tradizioni a passo lento
Santiago De Compostela è meta di pellegrinaggio almeno dal IX secolo, quando venne scoperta la tomba di San Giacomo, le cui reliquie ancora oggi sono conservate nella cattedrale ove termina il Cammino.
La tradizione vorrebbe che il pellegrino iniziasse il suo percorso direttamente dalla propria dimora, simbolicamente e fisicamente spinto a raggiungere Santiago con il cuore in preghiera, affrontando perigli e lunghe distanze catartiche.
Oggi la via più conosciuta per Santiago è il Cammino Francese, che parte da Saint-Jean Pied de Port e valica i Pirenei nei suoi primi chilometri.

Esistono altre vie, meno trafficate e nate successivamente, che toccano diversi luoghi dalle caratteristiche altrettanto affascinanti: tra queste il “Caminho Português” sta crescendo di fama di anno in anno.
Da Lisbona
622 km separano Lisbona da Santiago, divisi in circa 25 tappe che da sud a nord costituiscono una spina dorsale per il Portogallo, mostrando per ogni vertebra campagne, boschi, oceano e città, luoghi brulicanti di vita e storia. Le frecce gialle guidano il pellegrino nel suo viaggio.

Lisbona non ha bisogno di presentazioni: con i suoi colori sgargianti e le piccole dimensioni (per essere una capitale) è un punto di partenza che mantiene ancora segreto tutto ciò che il Cammino avrà da offrire.
Nessuno si aspetterebbe la bellezza dei successivi seicento chilometri incamminandosi tra vicoli stretti e periferie cittadine, eppure, come nei grandi classici, c’è solo bisogno di un po’ di pazienza per superare le righe più dense e tuffarsi in una trama avvincente.
Dopo Lisbona si incontrano realtà molto varie: la bianchissima Azambuja, l’arroccata Santarém che come una sentinella si erge sulla pianura circostante, Tomar ricca di storia (sede dell’Ordine dei Templari).
La Variante per Fatima
Esiste la possibilità di scegliere tra diverse varianti che esulano dal percorso principale e che lo allungano di qualche tappa, deviazioni di grande interesse culturale o naturale.

A circa cento chilometri da Lisbona sorge Santarém sulla cima di una collina: aggiungendo una tappa al percorso è possibile da qui dirigersi verso Fatima, santuario mariano la cui fama è nota in tutto il mondo.
Questa variante è un’opportunità per il pellegrino di allontanarsi dalle strade bianche e sterrate di campagna, dall’asfalto cittadino dei dintorni della capitale e proseguire il viaggio su sentieri più isolati: seguendo la segnaletica bianca e blu si giunge a Fatima in totale isolamento.
Nel tempo però intorno al santuario sono sorti edifici per l’accoglienza dei turisti – più che dei pellegrini – e una sgradevole miriade di negozi, bancarelle, mercati: se si ricerca raccoglimento e silenzio è meglio visitare il luogo in periodi dell’anno poco gettonati.
Verso Porto
Paesini di campagna con poche case e un solo “albergue de peregrinos” – tipico luogo di accoglienza per chi con la sua credenziale cerca alloggio per la notte – affacciato su campi di pomodori o vasti uliveti, realtà più eminenti come Coimbra, celebre per la sua università (la più antica del Portogallo e una delle più antiche d’Europa) si susseguono in un piacevole gioco di ritmi irregolari: natura e silenzio, campagna e brusio – quello delle cicale in estate, dei trattori in lontananza –, civiltà e confusione.

Porto sarà l’ultimo grande polo turistico prima di Santiago (se non contiamo Tui, al confine con la Spagna, magica nella sua architettura ma di ridottissime dimensioni): dopo aver sopportato tanto asfalto sarà possibile godere della vista di rocche medievali, boschi di eucalipto e colline verdeggianti.
La Senda Litoral e la Variante Espiritual

Dopo Porto il “Cammino Centrale” prosegue verso nord, oltre Tui. Si può scegliere però di procedere costeggiando l’oceano, concedendosi giorni di sole e vento camminando sulla battigia: la Senda Litoral non è altro che una lunga passerella in legno alternativa alla via più interna.
Scegliendo la costa si supera la frontiera a Caminha e ci si ricongiunge al Cammino Centrale presso Redondela, tra le ultime tappe prima dell’arrivo a Santiago.
Lo stesso discorso vale per la cosiddetta Variante Espiritual: da Pontevedra non segue più il sentiero convenzionale ma sfiora l’oceano e ne segue la linea a ovest – e comprende anche qualche chilometro in gommone, per chi volesse provare l’esperienza.
Oltre Santiago
Tui si trova esattamente tra Portogallo e Spagna: un ponte separa le due Nazioni e oltre quello si realizza improvvisamente quanto poco manchi alla meta.

Attraversando la Galizia, regione famosa per le sue frequenti piogge, si salutano boschi e natura in favore di paesaggi sempre più urbanizzati: Santiago è sempre più vicina.
Ultimo step? Orientarsi nel dedalo di vicoli e stradine della città, prima di giungere davanti alla cattedrale.
Qui riposano le spoglie dell’apostolo di Gesù, laddove termina il pellegrinaggio … e inizia la vita.
Poiché Santiago non è la fine, ma solo l’inizio e“ultreya y suseya” (“più avanti, più in alto”) sono le uniche direzioni che il pellegrino conosce.
Ecco perché oltre Santiago è possibile proseguire (verso Finisterre – in galego Fisterra –, verso Muxìa): per ricordare che la vita è un lungo cammino e non esiste una fine, solo continua crescita tra una tappa di ristoro e l’altra.
Perché scegliere il Portogallo
Il Cammino di Santiago ha la sua magia, da qualsiasi luogo si scelga di partire: perché dunque scegliere la via portoghese?

Ha delle peculiarità rispetto ad altri cammini – soprattutto per quanto riguarda il fattore economico, un lato estremamente positivo per il pellegrino che riesce a pranzare, cenare e trovare un pernotto con quindici euro al giorno, laddove la birra costa meno dell’acqua – e una tra queste è la storia dei centri visitati, unita al calore del popolo portoghese: colori, sfumature, tradizioni si percepiscono dietro ogni angolo.
Bisogna sopportare molto asfalto, soprattutto lungo i primi tratti, ma la ricompensa c’è, e non è solo nella cattedrale di Santiago.
Forse la magia sta proprio in una freccia che punta al nord, forse nella campagna assolata e nei suoi abitanti dalle mani grezze e il cuore d’oro: in ogni caso, un luogo e un’esperienza che lasciano il segno.
Testo di Giulia Colangeli |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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