Ginevra: vivibile e internazionale

Fresca, piacevole, internazionale: Ginevra non è solo una città da visitare: è una città dove vivere. E qui si vive meglio.

testo di Stefano Ghetti foto di Marco Carulli

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©Marco Carulli

Se tra le prime dieci città più vivibili del mondo, tre si trovano in Svizzera, non è un caso. Un Paese che nella storia ha saputo trovare l’equilibrio tra la natura e l’uomo, tra le montagne e i monumenti, tra i grandi laghi e le piccole città. In Svizzera si respira aria buona, l’atmosfera è sempre tranquilla, e …si mangia ottimo cioccolato.

Gli alti monti svizzeri sono meta di alpinisti da tutto il Paese e anche da fuori, e i numerosi laghi rendono la Confederazione una delle più importanti riserve idriche d’Europa.

Dai villaggi più piccoli alle grandi città, gli svizzeri godono di una stabilità economica e di una qualità della vita tra le più alte al mondo. Tra queste città ne visitiamo una: Ginevra; nemmeno a dirlo, è tra le dieci città più vivibili del pianeta.

Le acque della città

Il primo elemento che salta all’occhio per chi arriva a Ginevra è senza dubbio l’acqua: in particolare quella del Lago di Lemano e del fiume Rodano, sul cui punto d’incontro sorge la città.

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Il Jet d’Eau è il più alto getto d’acqua d’Europa ©Marco Carulli

Le acque di Ginevra le donano un’altra qualità, non così comune in Svizzera: un clima più mite, che lascia spazio al fresco d’estate, e che rallenta un poco il gelo pungente dell’inverno.

Ma senza dubbio le acque più famose di Ginevra si possono osservare in alto nel cielo, in quello che probabilmente è uno dei più famosi simboli della città, e uno dei getti d’acqua più famosi (e potenti) al mondo: il Jet d’Eau, la fontana che svetta come una torre sottile fino a 140 metri d’altezza, protesa su di un molo del lago di Lemano: è il più alto getto d’acqua d’Europa.

L’acqua del getto viene sparata a 200 km/h, con una portata di 500 litri al secondo: numeri pazzeschi, che rendono questo monumento unico nel suo genere.

Non tutti sanno che l’idea del Getto d’acqua viene da un motivo molto pratico: la centrale idraulica che serviva Ginevra, costruita a fine ‘800, necessitava di una valvola di sicurezza per gli eccessi d’alta pressione: ecco che venne costruito il primo jet d’eau, che poi venne spostato più volte, fino a dov’è ora, e modificato in modo da essere (ad oggi) un simbolo cittadino.

Il centro città

Là dove le rive del Rodano si allontanano lasciando l’acqua distendersi nel Lago si aprono le vie del centro: la tipica architettura delle città europee del diciottesimo secolo, i negozi, i ristoranti, i musei; non serve leggerlo su una guida turistica: a Ginevra si vive bene, lo si capisce subito passeggiando per il centro.

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©Marco Carulli

Tra i monumenti che meritano una visita, la Cattedrale di San Pietro, proprio in cima alla città vecchia: è la maggiore chiesa protestante di Ginevra, e qui soggiornò Giovanni Calvino, uno dei più famosi esponenti della riforma protestante.

E proprio a proposito di Riforma, a pochi passi da San Pietro (c’è un corridoio che li collega) si trova il Museo della Riforma, che racconta la storia dell’inizio del protestantesimo, e dei suoi maggiori esponenti: Calvino primo fra tutti.

I musei

Attraversando il centro, in pochi minuti si raggiunge la zona che raccoglie, in pochi isolati, tre musei che meritano una visita: uno è la Fondation Bodmer, un museo che raccoglie un’importantissima collezione di libri (160’000 volumi).

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Ginevra, Museo d’arte moderna e contemporanea ©Marco Carulli

Poi il MAMCO, Museo d’arte moderna e contemporanea, costruito in quello che un tempo fu un fabbricato industriale. Infine il Museo Patek Philippe, forse il più caratteristico: uno dei più importanti musei di orologeria del Paese, gestito dall’azienda omonima, una tra le più antiche e prestigiose produttrici di orologi di lusso.

Recandosi verso il Rodano si può far tappa alla Victoria Hall, una delle più celebri sale da concerto della città, dotata di un’acustica meravigliosa, e che tuttora ospita famosi musicisti da tutto il mondo.

Il lato internazionale della città

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©Marco Carulli

A nord del Rodano Ginevra non finisce, e anzi si respira il suo lato più internazionale. Del resto da una città che, pur trovandosi in Svizzera, si incunea in terra di Francia (qui infatti si parla francese), non ci si aspettava altro. E infatti a Ginevra sorge la sede europea delle Nazioni Unite, nell’imponente Palais des Nations.

Dopo la sede di New York, questo è il più importante centro operativo delle Nazioni Unite. Gli edifici di questa zona della città hanno un respiro più internazionale e futuristico: è il caso della Maison de la Paix, sede tra l’altro dell’Institut de hautes études internationales.

Infoutili

Informazioni

Per informazioni sul turismo in Svizzera si consiglia di visitare il sito myswitzerland e sul sito del turismo della città di Ginevra

Geneva PASS

Il Geneva Pass è 24/48/72h e propone oltre 30 offerte gratuite o scontate e diversi regali. Il Geneva Pass è un tipo di «pass turistico» che permette di scoprire le diverse facce della città. Contempla musei, escursioni, gite in battello, shopping e sport.

Dove mangiare e dove dormire

A Ginevra si vive bene. E si mangia altrettanto bene! Il suo carattere internazionale si rispecchia nei ristoranti: cucina italiana, vietnamita, portoghese, etiope, e molte altre. Alcuni di questi, che propongono anche piatti di cucina locale, sono raffinatissimi: è il caso de L’Aparté, che, in salette a mo di appartamento, con muri decorati non da stampe e arredo kitsch, ma da originali opere d’arte contemporanea, propone una cucina minimalista ma veramente pregiata. Non a caso questo ristorante si è guadagnato una stella Michelin.

Per rimanere in tema di raffinatezza e pregio anche dopo cena, l’hotel di lusso Domaine de Châteauvieux, poco fuori dal centro, su un’ansa del Rodano, è l’ideale: un relais in edifici di campagna a pietra viva, immerso nel verde della campagna svizzera.

Come muoversi

Sebbene le strade della Svizzera siano molto ben curate, e gli aeroporti non manchino (almeno nelle città più grandi), il mezzo migliore per muoversi tra le città della Confederazione è probabilmente il treno. La proverbiale puntualità svizzera si rispecchia, tra le altre cose, anche su questo tipo di trasporto pubblico su cui la Svizzera da sempre ha deciso di investire: ecologico, veloce, panoramico.

Testo di Stefano Ghetti fotografie di Marco Carulli Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com

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