I paesi che hanno aperto le frontiere ai turisti vaccinati

Le vaccinazioni anti-Covid procedono in tutto il mondo e rendono il ritorno alla normalità meno utopico. Soprattutto nel settore del turismo, il vaccino sta diventando il simbolo della ripresa. Sette paesi hanno deciso di aprire le loro frontiere ai turisti vaccinati.

Turisti ma solo con il vaccino

Foto di Jeyaratnam Caniceus da Pixabay

La maggior parte dei paesi sta vaccinando i suoi cittadini contro il Coronavirus e la possibilità di tornare alla normalità diventa sempre più reale. Nel mondo del viaggio l’essere vaccinati ricoprirà un prerequisito fondamentale: si diffondono sempre di più ipotesi di certificati vaccinali da esibire alla frontiera degli stati.

In alcuni stati è già in vigore, in altri lo sarà a breve, la misura che permetterà ai turisti a cui è stato somministrato il vaccino di oltrepassare i confini nazionali senza doversi sottoporre alla quarantena obbligata. Ecco sette paesi che hanno deciso di aprire i loro confini.

Cipro

Già a dicembre Cipro aveva annunciato la volontà di aprire le frontiere ai viaggiatori che avevano ricevuto il vaccino anti-Covid. Il piano doveva entrare in vigore dal 1° marzo, ma ancora non c’è stata conferma da parte dei funzionari governativi. Attualmente chi visita l’isola deve fornite l’esito negativo del tampone effettuato entro 72 ore prima del viaggio.

Kyrenia, foto di Walkerssk da Pixabay

La possibilità di soggiornare a Cipro senza dover sottoporsi a una quarantena di due settimane sarebbe valido solamente per i turisti vaccinati provenienti da uno degli stati considerati sicuri. È stata infatti stilata una lista in cui compaiono gli stati in cui il virus è contenuto.

Estonia

Attualmente l’Estonia dispone di una quarantena obbligatoria di dieci giorni per i turisti che provengono da altri stati, a meno che non siano paesi ritenuti a basso rischio. Richiede anche i risultati negativi del tampone.

Il governo vuole però consentire il libero accesso ai visitatori a cui è stato somministrato il vaccino. Quest’ultimo non dovrà necessariamente essere stato fornito dalle tre aziende farmaceutiche riconosciute dall’Unione Europea, ma sarà accettato anche quello prodotto da altri fornitori

Talinn, foto di Makalu da Pixabay

Islanda

L’Islanda è tra i primi paesi che ha deciso di concedere ai suoi cittadini un certificato vaccinale digitale, in modo da favorire la circolazione interna del paese e, quindi, il turismo che tanto è stato danneggiato dalla pandemia.

D’altro canto, lo stato islandese è pronto ad accogliere i visitatoti vaccinati. L’attestazione cartacea deve essere in lingua islandese, danese, norvegese, svedese o inglese.

Foto di Ludovic Charlet da Pixabay

Polonia

Anche la Polonia ha scelto questa direzione. Già dal 28 dicembre il paese ha revocato le restrizioni per quanto riguarda l’arrivo di turisti vaccinati provenienti dall’Unione europea. Quindi non è più necessari la quarantena di dieci giorni alla quale ci si doveva sottoporre precedentemente.

Anche coloro che forniscono il risultato negativo del tampone sono esenti dalla quarantena di dieci giorni, purché non siano trascorse più di 48 ore tra il momento in cui hanno ricevuto il test e l’attraversamento del confine polacco.

Cracovia, foto di Konrad Krajewski da Pixabay

Georgia e Romania

Sia la Georgia sia la Romania hanno stabilito di consentire l’ingresso ai vaccinati senza l’obbligo di isolamento. La differenza tra i due stati è che mentre in Romania è consentito il libero accesso ai turisti vaccinati provenienti solamente dall’Unione europea, in Georgia l’ingresso è consentito ai viaggiatori provenienti da tutti i paesi del mondo.

Castello di Peleș, Romania, foto di gavia26210 da Pixabay

Inoltre, in entrambi gli stati i viaggiatori non vaccinati devono presentare l’esito negativo del tampone, ma in Georgia viene richiesto un altro test il terzo giorno del soggiorno.

Le Seychelles

Tra i paesi che hanno deciso di aprire le frontiere ai turisti vaccinati compaiono anche le Seychelles. Tuttavia, coloro a cui è stato somministrato un ciclo completo del vaccino, sono comunque tenuti a presentare un certificato che attesti la loro negatività al Coronavirus.

Le restrizioni saranno ulteriormente allentate se sarà raggiunto l’obbiettivo del presidente Wavel Ramkalawan di vaccinare entro marzo il 70% della popolazione.

Foto di Thomas Schroeder da Pixabay

Testo di Giulia Riedo | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

Caro lettore,

Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.

Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.