Il Burgenland sta ai viennesi come il Luberon sta ai parigini. E’ campagna, è collina e in più è lago (che in tedesco si dice see come il mare). Il tutto a mezz’ora dalla capitale. Ricco di storia e di cultura, è diventata una destinazione super trendy per i weekend fuori porta.
Testo e foto di Marco Santini

Un terzo del territorio incluso in aree naturali protette, paesaggi semplicemente incantevoli e oltre 300 giorni di sole all’anno. Senza dimenticare il vasto panorama eno-gastronomico e un costo della vita fra i più bassi d’Austria.
Sono queste alcune delle caratteristiche che fanno del Burgenland una destinazione ideale dove trascorrere una vacanza all’insegna dell’avventura o del semplice relax.
Una meta intrigante anche per il turista italiano in cerca di nuove frontiere senza allontanarsi troppo da casa.
La magia del lago Neusiedler

Anche se qui Alpi e Carpazi quasi si incrociano non è la montagna ad essere protagonista del paesaggio. A dominare la scena, infatti, è il lago Neusiedler, conosciuto anche come il mare dei viennesi visto che la capitale austriaca è situata a pochi km di distanza.
Questo bacino lacustre è in gran parte protetto dal Parco Nazionale Neusiedler See-Seewinkel. Creato nel 1993 e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2001, il lago copre una superficie di 300 km quadrati con una profondità media di soli 2 metri (un caso simile a quello del lago Trasimeno in Umbria).
Circondato da terreni paludosi e canneti, quest’area è l’habitat di una fauna ricchissima ed eterogenea. Durante la primavera, la tarda estate e l’autunno il bacino lacustre diviene una sorta di paradiso per i bird-watchers che qui possono avvistare fino a 300 specie di uccelli.
Ideali per gli avvistamenti sono oggi le vecchie torri di guardia della cortina di ferro che separava questo tratto di Austria dall’Ungheria: queste strutture, restaurate e spostate nei punti più panoramici, sono aperte al pubblico e offrono ottimi scorci sul territorio.
Le piste ciclabili
Il lago è circondato anche da 500 km di piste ciclabili, perfette per intraprendere piccole e lunghe passeggiate tanto che rappresentano il posto ideale per ogni tipo di esperienza: dalla gita per famiglie all’allenamento per gli sportivi.
Nessun pericolo di perdersi nella natura. Lungo le attrezzatissime piste ciclabili spuntano oltre 400 cartelli indicatori la strada. Il sentiero più importante è il B10, uno dei percorsi più noti in Austria, lungo circa 121,5 km. Non da fare tutto in una volta. Durante il cammino, infatti, ci si può fermare in qualsiasi punto così da ammirare i panorami e godersi la dolcezza della natura nel silenzio più assoluto.
Grazie al sistema automatizzato di affitto delle biciclette “Nextbike”, in ciascuna delle 37 stazioni si possono prelevare e restituire le biciclette in tutta comodità. In realtà, grazie ai suoi 2500 km di piste ciclabili e ai 400 km di percorsi per mountain bike tutto il Burgenland rappresenta la destinazione perfetta per gli amanti della 2 ruote.
A zonzo per il Burgenland

Un suggestivo itinerario per andare alla scoperta della Regione può avere inizio dal nord, a pochi chilometri dal confine con l’Ungheria. Prima tappa Neusiedl am See, località dall’atmosfera quasi marinaresca grazie al suo molo affollato di barche e qualche locale con terrazza all’aperto e musica lounge.
Da non perdere il villaggio di Winden Am See dove si può visitare, solo su appuntamento, l’atellier di Wander Bertoni, artista di origine italiana, che ha creato ai piedi dei monti Leithagebirge un museo a cielo aperto con sculture di grandi dimensioni.
Gli appassionati di enologia non dovrebbero perdere una breve deviazione per il villaggio di Illmitz, per visitare la cantina Kracker, un luogo quasi leggendario dove si possono assaporare alcuni fra i vini ‘muffati’ più famosi del mondo.
Proseguendo lungo la statale 52 in direzione sud si arriva nel villaggio Schützen am Gebirge dove si trova la più importante realtà gastronomiche del Burgenland: il ristorante Taubenkobel. Il rinomato locale è uno dei migliori d’Austria: Walter e Eveline Eselbock propongono una cucina raffinatissima e innovativa che non si separa mai dalla tradizione.

Percorrendo pochi km ecco Rust, dove nasce il celebre Ruster Ausbruch, vino noto fin dal XVI secolo. Il centro storico di questa cittadina è caratterizzato da un insieme pittoresco di palazzi dai colori tenui, costruiti tra il XVI e il XVIII secolo. Sui comignoli degli edifici più belli, la chiesa dei pescatori in stile gotico, il municipio e la torre della polvere ci sono i nidi delle cicogne.
Rust è la città del buon bere. Due sono, infatti, le cantine da non perdere: quelle di Feiler Artinger e Ernst Triebaumer oggi affiancato dal figlio Herbert. il suo Ried Mariental è da considerarsi la massima espressione del Blaufränkisch.
Il viaggio continua fino a raggiungere l’elegante cittadina di Eisenstadt, il capoluogo meno popoloso d’Austria con meno di 15 mila abitanti. Il centro storico, ricco di edifici barocchi, è dominato dalla mole del Castello Esterházy, considerato uno dei castelli barocchi più belli dell’Austria.

Ancora oggi centro nevralgico della vita culturale della Regione, Eisenstadt è sede di mostre ed esposizioni: nelle vecchie cantine ospita un interessante museo del vino. Il grande compositore Joseph Haydn, esponente fra i più rappresentativi dei classici viennesi, lavorò 40 anni alla corte degli Esterházy: a lui si deve l’affascinante sala dei concerti nel castello. Le dimensioni contenute della città ne permettono la visita a piedi.
Da non perdere la casa dove il compositore Franz Joseph Haydn abitò dal 1766 al 1778, la chiesa del Monte Calvario che custodisce il mausoleo di Haydn e il cimitero ebraico.
Il Burgenland centrale

Lasciata Eisenstadt, lungo la statale 31 in direzione sud, si entra nel Burgenland centrale. Qui il territorio è più selvaggio e ricco di foreste. Il paesaggio è dominato dalla fortezza di Forchtenstein, di proprietà della famiglia Esterhàzy.
Costruito all’inizio del XIV secolo sui monti Rosaliengebirge, il castello custodisce una delle più grandi collezioni private d’Europa: i pezzi più pregiati, come opere d’arte, orologi e argenterie, sono esposti nella camera del tesoro, nella galleria dei dipinti e soprattutto nell’armeria.
Percorrendo la strada 62 verso est, si torna a ridosso del confine ungherese. Ci si può fermare a Deutschkreutz. Nel podere del castello omonimo è nata una cantina dall’architettura inconsueta, Schaflerhof Weingut di Hans Igler.
Profeta del Blaufränkisch, il vitigno autoctono più diffuso nel Burgenland, Igler produce vini dal carattere forte. Altro tesoro per chi alla ricerca dei sapori e del buon bere.
Il Burgenland meridionale

Percorrendo un sistema di crinali di notevole bellezza paesaggistica, che digradano verso la steppa pannonica, subito di là del confine, si entra nel Burgenland meridionale. È la regione di Eisenberg, la più piccola area vinicola con i suoi 507 ettari.
In questo territorio la vigna domina il panorama e ha lasciato una impronta nella storia e nella cultura. Non è un caso che sono molte le “Kellerstöckl”, vecchi capanni fra i ripidi filari una volta impiegati per la pigiatura e la fermentazione del mosto, che oggi dopo un atento lavoro di ristrutturazione sono diventati ristoranti, trattorie, o piccoli appartamenti di vacanza.
Chi vuole deliziare il palato può recarsi al ristorante Wachter-Wieslers Ratschen. L’ambiente luminoso e moderno, l’impiego di una vasta gamma di prodotti naturali regionali e lo stile dello chef che evoca i sapori della Pannonia con un tocco moderno, fanno di questo locale uno degli indirizzi imperdibili della scena gastronomica del Burgenland.
La nuova Wohnothek am Ratschen è situata nei vigneti di Deutsch-Schützen e rappresenta il perfetto complemento del ristorante per chi cerca una vacanza a contatto con la natura grazie ai 10 esclusivi mini-appartamenti di 24 m² ciascuno. L’architettura di queste strutture si armonizza perfettamente con il paesaggio circostante. Il perfetto uso combinato del legno e del vetro trasmettono la sensazione di vivere a stretto contatto con l’ambiente circostante. E spesso è quello che i viaggiatori cercano.
Infoutili
Informazioni: sul sito di informazioni turistiche del Burgenland e il sito dell’Ente austriaco.
Quando andare-Clima: a causa della varietà topografica del Paese ci sono tre importanti zone climatiche. Ad est il clima è continentale con estati calde e scarse precipitazioni, inverni moderatamente freddi. Nelle Regioni alpine le estati sono brevi e gli inverni lunghi. In quest’area si registrano abbondanti precipitazioni, ad esclusione di alcune valli come la parte superiore della Valle dell’Inn.
Come arrivare:
In aereo: il Burgenland dista circa 50 km da Vienna. Sia la compagnia di bandiera Austrian Airlines che alcune linee aeree low-cost offrono voli diretti da numerose città italiane. Si può quindi scegliere di atterrare a Vienna e poi prendere un’auto a noleggio.
In auto: dal nostro Paese molti raggiungono l’Austria in auto, ed è forse l’opzione migliore: dal nord Italia la regione del Burgenland dista circa 800 km. Prima di immettersi su un’autostrada è necessario comprare e apporre la Vignette, il bollino per circolare senza rischiare multe. Sono diversi i valichi di frontiera che uniscono l’Italia all’Austria: Passo del Brennero, raggiungibile mediante l’autostrada A22 (o la statale 12), che unisce Bolzano a Innsbruck; Passo del Tarvisio, che con l’autostrada A23, e oltre la frontiera con la A2, collega Udine a Villach; Passo Resia, che da Merano porta al confine tra Austria e Svizzera con la statale 38 e 40; Passo di San Candido che mediante la strada statale 49 conduce da Dobbiaco a Lienz; Passo di Monte Croce Carnico, che da Tolmezzo con la statale 52bis e la 110 austriaca porta fino a Mauthen; Passo di Pramollo, tra il Passo di Monte Croce Carnico e quello di Tarvisio si colloca il, raggiungibile con la provinciale 90, uscendo dalla A23 presso Pontebba.
In treno: anche questa è una soluzione comoda. ÖBB, le Ferrovie austriache, garantisce ottimi collegamenti, è possibile viaggiare quotidianamente dall’Italia verso l’Austria. Anche in questo caso poi avrete necessità di noleggiare una macchina.
Dove dormire:
Avita Resort. La struttura, situata a Bad Tatzmannsdorf, comprende l’hotel e le terme pubbliche.
Gastehaus Nyikospark: Poche stanze di grande atmosfera e design. Eccellente base per visitare il Burgenland del nord e per cenare al ristorante Landgasthaus Nyikospark senza dover spostare l’auto. Ottimo rapporto qualità/prezzo.
Dove mangiare:
Landgasthaus Nyikospark: Ambiente raffinato, cucina di alto livello, servizio impeccabile. Da non perdere le variazioni di foie gras.
Taubenkobel: 3 vecchie case di fine ‘800 restaurate e trasformate in uno dei migliori ristoranti d’Austria. Walter e Eveline Eselbock hanno saputo creare un vero tempio del gusto dove il pranzo o la cena sono esperienze indimenticabili con piatti creati dallo chef in funzione della stagione.
Le terme: Per gli amanti della wellness l’indirizzo giusto è l’ Avita Resort. La struttura, situata a Bad Tatzmannsdorf e recentemente ristrutturata, comprende l’hotel e le terme pubbliche. In esclusiva per gli ospiti c’è l’offerta speciale “Spannonia“, un paradiso di acqua, 5 saune e una grande varietà di servizi benessere. Sono incluse 16 saune sensoriali.
Shopping: Fra le perle di questa regione austriaca, una delle ultime Indigo Hand-Blaudruckerei in Europa, da secoli di proprietà della famiglia Koó nel villaggio di Steinberg. Si tratta di una antica tintoria dove vengono realizzati con un antico torchio tipografico stampe su stoffa double-face, che mostrano due stampe differenti sui due lati. I modelli sono incisi su legno di pero e tiglio, alcuni vecchi più di 200 anni. Questa manifattura è stata inclusa nella lista UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale. L’enoteca Weinwerk, offre una completa selezione di vini e prodotti tipici del territorio. E’ l’indirizzo giusto per trovare le etichette più interessanti, le conserve più curiose, i sottaceti naturali.
Vini di Rust
Unici, famosi già nel ‘600 come vini degli imperatori, sono ottenuti da uve attaccate dalla botrytis cinerea, quella muffa nobile che aggredisce gli acini d’uva maturi, si nutre degli zuccheri e contribuisce alla nascita di vini dolci di eccellente complessità. Ecco dove trovare i migliori: Feiler-Artinger e Weingut Ernst Triebaumer
Testo e foto di Marco Santini |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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