Questo anno, ma soprattutto questo inverno, è sembrato molto più lungo rispetto agli altri. Ecco perché l’estate 2021 è perfetta per una fuga in un piccolo paesino, Bèe, alla riscoperta della calma, della natura e della genuinità.

La situazione pandemica mondiale lascia ancora molte incertezze sui viaggi all’estero e qualche preoccupazione anche per quelli in Italia. All’esigenza di fuggire dal trambusto delle grandi città si unisce il desiderio di scoprire paradisi nascosti e borghi unici: ecco allora che Bèe è il luogo perfetto.
Bèe: il panorama privilegiato nel relax

Dopo un anno così difficile nessuno vuole rinunciare al meritato riposo; anzi, a maggior ragione, si ha bisogno di ristabilire l’equilibrio psicofisico, magari immersi nella natura: è qui che viene in soccorso una località come Bèe. Scegliere un paesino di sole 750 anime permette di ritrovare la pace nella semplicità.
Ma Bèe ha molto di più da offrire che “solo” la sua autenticità: ad esempio una vista invidiabile sul Lago Maggiore. Inoltre da Bèe sono facilmente raggiungibili tutte le meraviglie della costa piemontese, a cui abbiamo dedicato un intero reportage. Per dirne una, a solo 15 minuti di auto, si trovano i giardini di Villa Taranto.

É facile innamorarsi di Bèe perché basta una semplice passeggiata nei vicoli per sentirsi trasportati nel passato. Girovagando fra le pietre delle casette e gli edifici storici sbucano scorci di lago meravigliosi, resi ancora più sbalorditivi dalla sorpresa di incontrarli inaspettatamente.
Le coppelle: misteri preistorici

La posizione del paesino è davvero unica: appollaiato nel verde dei monti, si gode la pace del panorama sul golfo Borromeo. I più avventurosi possono inoltrarsi nelle fresche pinete del monte Cimolo e di San Salvatore, in particolare, nel consigliatissimo “sentiero delle coppelle”.
Partendo dalla piazza Barozzi, si attraversa il centro storico medievale della frazione di Roncaccio e, prima di addentrarsi nel bosco, si scorge la Cappella dello Sciuvlino con un affresco del XVI secolo. L’attrazione del sentiero sono le enigmatiche coppelle del Coss, pietre con incisioni preistoriche.

Il loro significato rimane tutt’oggi un mistero, ma ci sono varie ipotesi di interpretazione. C’è chi sostiene fossero degli altari per sacrifici, chi delle lucerne per la notte, altri ancora come utili al culto dei morti. Qualcuno teorizza possano rappresentare costellazioni, altri simboli magici, altri ancora il sesso femminile: non vi resta che cimentarvi archeologi e dire la vostra.
Mangiare e dormire

Scegliere Bèe ha il doppio vantaggio di sperimentare vita e sapori genuini in una location mozzafiato. Due bonus aggiuntivi che rendono l’esperienza ancora più piacevole sono i prezzi decisamente contenuti per il tipo di offerta e la maggior attenzione al cliente.
Per un pranzo tradizionale e confortevole si può optare per il Circolo Serenella, mentre per una cena un po’ più elegante si consiglia il Chi Ghinn, uno dei ristorante più rinomati dell’Alto Verbano. Mangiare sulla loro terrazza è un’esperienza da non perdere. Se poi si è fatto tardi, ci si può anche fermare a dormire in una camera o in un appartamento.

Una menzione d’onore a Bèe va per il suo importante centro di meditazione buddhista. Non ci sorprende che abbia scelto il silenzio e la pace di questi luoghi per meditare. La sua missione però è particolare perché non solo accoglie discepoli del Buddha, ma anche appassionati o semplici curiosi. Chi è mosso dal desiderio di imparare e mettersi alla prova deve passare un giorno e una notte qui.
Testo di Samudra |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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