La mamma parte da sola

Quasi due anni senza viaggiare o solo con qualche piccolo intermezzo. Necessità per molti, il viaggio necessario, un piacere per altri. Per tutti significa trovare nuove strade e aprirsi a nuovi orizzonti, conoscere altre culture, apprezzare le differenze e interiorizzarle. Ma se a partire è la mamma?

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Foto di my best in collections – see and press 👍🔖 da Pixabay

Ecco allora le cose si complicano, entrano dinamiche complesse, alle esigenze del viaggio si intersecano quella della famiglia e il tortuoso percorso dei sensi di colpa.

Ragazzi la mamma parte! Viaggiare da sola con la famiglia a casa”, Giraldi Editore, a firma di Paola Scaccabarozzi è un libro illuminante e  “facilitatore”, nel senso che ci spoglia di dubbi e colpevolizzazioni e dei molti luoghi comuni che vedono nel viaggio di una donna sola un ripiego o un’anomalia.

Il mondo con la pandemia si è ristretto, per molti mesi le mura della nostra stanza, del nostro studio sono state il panorama più esteso e il monitor del computer la finestra attraverso cui abbiamo continuato a vivere.

Ora timidamente possiamo riprendere a muoverci, preparare di nuovo le valigie (che fatica, manca sempre qualcosa, l’allenamento di un tempo è venuto a mancare).

I documenti di viaggio poi sono un vero percorso ad ostacoli, ma non importa si va avanti per raggiungere la meta. Ed ecco finalmente si parte.

Il libro è un invito a muoversi

Il libro della Scaccabarozzi è un invito al muoversi, all’andare per il corpo e l’anima. E un viaggio in solitaria è la risposta alla necessità di riappropriarsi del .

Ma per una donna è un desiderio forte e quanto mai difficile da applicare. Le mille incombenze domestiche a cui ci sottoponiamo senza mai sfilarci, non lasciano molto spazio alla libertà personale: diventiamo necessarie nostro malgrado.

Un mondo di piccole quanto incessanti richieste di aiuto e di risolvere problemi pratici ci fanno pensare di essere indispensabili.

Senza considerare poi l’educazione volta a farci sentire il fulcro domestico che ci impedisce spesso di agire in autonomia senza essere sommersi da sensi di colpa.

Ma non è necessario andare lontano per riappropriarsi della propria identità, a volte basta una passeggiata dietro casa, un aperitivo o una cena anche se si è sole.

Imparare a riprendersi degli spazi e dei sentimenti, riaprire lo sguardo e lasciarlo andare lontano è quello che questo piacevole libro ci regala, attraverso racconti, aneddoti, suggerimenti.

C’era un gatto una sera di fronte al Santo Sepolcro. Eravamo io, lui e un turista rumeno. Da poco la chiesa era stata chiusa. La piazza deserta e il gatto se ne stava lì davanti al sagrato….”

Attraverso la scelta di un viaggio solitario si sperimenteranno la gioia, ma anche paura, la rabbia, momenti di sconforto, ma anche di incontenibile entusiasmo.  La difficoltà di poter condividere è ripagata dal vivere interamente ogni momento e sensazione. Saranno poi i racconti ricchi di particolari a creare la condivisione.

Il viaggio in solitaria gioie e paure

“Percepita come una sorta di strega contemporanea e come una mina vagante, la donna che viaggia sola, soprattutto se con una famiglia a casa, innesca una miriade di interrogativi: che cosa ne pensano tuo marito e i tuoi figli? Non hai paura? Come ti organizzi concretamente?”

“E… soprattutto, perché lo fai? “  afferma l’autrice, e  il libro vuole essere, dunque, una storia narrata di emozioni, immagini, luoghi, incontri, sentimenti, consigli pratici e magari lo stimolo per altre viaggiatrici.

Vuole essere il potere evocativo dei viaggi che faremo e che per ora, magari, stiamo solo immaginando. Vuole essere l’andare verso la “realizzazione di un sogno.”

Paola Scaccabarozzi, giornalista professionista, scrive di scienza, salute e viaggi per testate nazionali e siti web tra cui D Repubblica, Airone e agendaviaggi.com.

Ha pubblicato saggi scientifici con Franco Angeli Editore. Quando può, esplora mondi lontani o vicini alla Brianza, sua terra d’origine e a cui è profondamente legata perché tutto parte dalle radici.

Le sue affondano anche nella storia dell’arte e nella letteratura. Le piace incrociare volti, sguardi e storie che non ti aspetteresti mai.

Ragazzi la mamma parte! Viaggiare da sola con la famiglia a casa”, Giraldi Editore

Testo di Teresa Scacchi|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com

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