Gli Usa riaprono le frontiere ai vaccinati europei

Da novembre si potrà entrare negli Usa se completamente vaccinati e con test negativo. Il ruolo delle compagnie aeree.

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La pandemia non è ancora completamente alle spalle ma negli Usa continua il lento ritorno alla normalità. Almeno per il settore viaggi. Dopo quasi 18 mesi di divieto di ingresso nel Paese a quasi tutti i visitatori stranieri, le restrizioni sugli spostamenti saranno annullate.

Il prossimo lunedì il presidente Joe Biden, spiega il Financial Times – primo a diffondere la notizia – dovrebbe annunciare novità sugli ingressi nel Paese. Da novembre (ma la data certa non è ancora stata comunicata) le persone completamente vaccinate provenienti dagli Stati della Unione Europea e dal Regno Unito potranno varcare i confini ed entrare nuovamente negli Usa. Condizione necessaria sarà anche di aver effettuato un test che risulti negativo, entro le 72 ore precedenti l’arrivo sul suolo degli Stati Uniti.

Negli Stati Uniti potranno entrare pure coloro che in Gran Bretagna sono attualmente coinvolti nelle sperimentazioni cliniche per vaccini non ancora approvati. Decisione che riguarda circa 40 mila persone. 

Niente quarantena

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I vaccinati non dovranno effettuare la quarantena mentre le compagnie aeree dovranno raccogliere le informazioni dei passeggeri per facilitare il tracciamento.

Da mesi diversi Paesi europei permettevano di nuovo l’ingresso di turisti americani. Invece viaggiare negli Stati Uniti con un Esta o un visto rimaneva possibile solo in situazioni eccezionali. 

“All’inizio di novembre, metteremo in atto protocolli rigorosi per prevenire la diffusione di Covid-19 dai passeggeri che volano a livello internazionale negli Stati Uniti richiedendo che i cittadini stranieri adulti che viaggiano negli Stati Uniti siano completamente vaccinati”, ha affermato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki durante un briefing tenutosi lunedì.

Soddisfazione dal settore viaggi

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La decisione di riaprire i confini degli Stati Uniti ai visitatori stranieri è stata accolta con soddisfazione in tutto il settore dei viaggi in quanto considerata come un passaggio fondamentale nel percorso verso il ripristino delle operazioni pre-pandemia.

“Questo è un importante punto di svolta nella gestione del virus e accelererà il recupero dei milioni di posti di lavoro legati ai viaggi che sono stati persi a causa delle restrizioni ai viaggi internazionali”, ha dichiarato Roger Dow, presidente e CEO della Us Travel Association.

Le compagnie aeree statunitensi, uno dei settori più colpiti dalle restrizioni ai viaggi internazionali, hanno come obiettivo quello di “riunire in sicurezza le innumerevoli famiglie, amici e colleghi che non si vedono da quasi due anni, se non di più”, ha spiegato in una nota Nicholas E. Calio, presidente del gruppo di lobbying Airlines for America.

Quest’ultimo ha evidenziato che l’annuncio “segna un passo positivo nella ripresa della nostra Nazione e non vediamo l’ora di lavorare con l’amministrazione nelle prossime settimane per implementare questo nuovo sistema globale”.

Jeffrey Zients, consigliere della Casa Bianca che si occupa di coordinare la risposta alla pandemia, ha dichiarato a NBC News che il requisito del vaccino si applicherà a tutti i cittadini stranieri che entrano negli Stati Uniti.

Gli stessi dovranno anche essere sottoposti a test tre giorni prima di partire per gli Stati Uniti e mostrare un risultato negativo del test all’arrivo. Gli americani non vaccinati dovranno, invece, fare il test un giorno prima della partenza ed essere testati di nuovo all’arrivo.

Attualmente non ci sarebbero piani per  istituire l’obbligo vaccinale per i viaggi aerei nazionali ma, secondo la NBC, Zients ha affermato che nulla è fuori discussione. Una possibilità non esclusa neanche dall’immunologo Anthony Fauci. “È sul tavolo“, ha detto l’esperto in un’intervista al podcast. “Non abbiamo ancora deciso”.

Telefonata Blinken-Di Maio

​La novità riguarda, ovviamente, anche i nostri connazionali. Sulla questione c’è stata una telefonata tra il segretario di Stato Usa Antony Blinken ed il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio.

Blinken, secondo quanto si apprende, ha anticipato al titolare della Farnesina che gli Usa avrebbe riaperto, già da novembre, ai viaggiatori italiani che hanno completato il ciclo vaccinale. Di Maio e Blinken hanno anche convenuto sull’importanza di rilanciare gli sforzi a livello mondiale sulla campagna di vaccinazione.

Testo di Gabriele Laganà|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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