Sulle strade della California

L’America è ancora chiusa al turismo ma questo non durerà per sempre. In questo tempo sospeso possiamo però continuare a sognare gli Stati Uniti e nessun viaggio incarna il sogno di libertà meglio di un on the road in California.

Testo e foto di Marco Santini 

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L’inizio del viaggio sulle strade della California © Shutterstock

Il fascino della California risiede nella molteplicità di attrazioni naturali che caratterizzano il suo territorio. Vari sono anche i paesaggi che caratterizzano il Golden State. L’elemento più conosciuto sono ovviamente le spiagge, lunghe e meravigliose, che si trovano nella parte meridionale dello stato.

Ma come dimenticare le foreste di sequoie della costa settentrionale, le aree desertiche, i parchi nazionali e le spettacolari cime di granito della Sierra Nevada?

Ciascuna delle 58 contee di cui è composta ha caratteristiche proprie. Per questo spostarsi da una parte all’altra dello Stato può regalare l’impressione di viaggiare in un altro paese.

In nessun altro luogo al mondo e’ possibile sciare al mattino e fare shopping, visitare un parco a tema, giocare a golf o fare surf al pomeriggio. Natura e attrazioni incredibili permettono al turista di vivere esperienze molteplici nel corso dello stesso viaggio.

L’inizio dell’avventura

Per cominciare subito con un sapore on the road, si lascia l’aeroporto internazionale di Los Angeles, lungo la leggendaria Highway 1, in direzione nord, verso Palm Springs, buen retiro invernale di personaggi famosi.

La città sta vivendo una vera e propria rinascita tanto che si sta riaffermando come luogo d’incontro fra professionisti e appassionati di design e di architettura moderna e luogo dove si svolgono eventi come l’International Film  Festival, la Modernism Week e il Coacella Music Festival.

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Palm Springs, veduta dalla terrazza panoramica dell’Aerial Tramway ©Marco Santini

Per farsi un’idea del paesaggio suggestivo che circonda questa oasi nel deserto bisogna salire fino alla Mountain Station della Palm Springs Aerial Tramway, la più grande funivia girevole al mondo. Da qui partono un’ottantina di km di sentieri che conducono alla scoperta di una regione selvaggia e immacolata.

Chi non vuole faticare per ammirare il paesaggio può fermarsi sulle terrazze panoramiche che circondano su vari livelli la Mountain Station: in questo modo lo sguardo può vagare libero tanto sul deserto che sulle montagne.

I più coraggiosi potranno scegliere un altro modo, sicuramente più spettacolare, di vedere Palm Springs e i suoi dintorni: il volo panoramico con un biplano. Il viaggio è effettuato con il biplano giallo, ovviamente rammodernato, che nei film sull’attacco a Pearl Harbour è il primo ad avvistare i velivoli giapponesi ormai sulle coste delle Hawaii.

Una volta atterrati, merita una visita il vicino Museo dell’Aviazione dove fanno bella mostra di sé oltre 40 aerei ed elicotteri militari dalla Seconda Guerra Mondiale al Vietnam.

Ma non è solo dall’alto che si può ammirare la natura. In jeep si attraversano canyon e si può raggiungere il punto dove affiora la famosa faglia di Sant’Andrea che, proprio ai margini di Palm Springs, si manifesta in modo evidente.

Addentrarsi nel deserto

Una visita in California non può dirsi completa se non ci si inoltra nel deserto, ovviamente con tutte le dovute precauzioni. Per farlo, da Palm Springs, bisogna attraversare il selvaggio Joshua Tree National Park.  

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Joshua Tree National Park ©Marco Santini

Poco meno di 100 km ammantati da una atmosfera del selvaggio west fra cactus, benzinai isolati e cespugli spinosi che rotolano spinti dal vento secco e rovente.

Parco Nazionale dal 1994, il Joshua Tree si trova a cavallo fra il Mojave desert e il Colorado desert e copre una superficie protetta di 800 mila acri. Quest’area, che deve il suo nome allo Joshua tree (ovvero la Yucca brevifolia), è caratterizzato, in particolare nel settore occidentale, da formazioni rocciose vecchie oltre 100 milioni di anni

Gli accessi al parco sono 3: quello occidentale nei pressi dello Joshua Tree Visitor Center, quello settentrionale poco lontano dall’Oasis Visitor Center e quello meridionale presso il Cottonwood Visitor Center, il percorso più interessante e spettacolare.

Particolarmente affascinante il percorso che raggiunge la Hidden Valley dove ci si ritrova in un ambiente dal sapore preistorico. Proprio nel cuore del parco è situata la famosa Skull Rock, impressionante scultura creata dall’azione del vento divenuta una sorta di monito che ricorda quanto sia selvaggio questo ambiente.

Superato il “teschio” si entra nel settore di Joshua Tree che fa parte del Colorado Desert. Progressivamente il paesaggio muta: le formazioni rocciose si diradano, compaiono cespugli di Ocotillo (Fouquieria splendens) e gli spazi si fanno sempre più ampi.

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California, Joshua Tree National Park, i fiori di Ocotillo ©Marco Santini

A questo punto si esce dal parco e si ritorna sulla Interstate 10. Viaggiando in direzione sud si costeggia quel che resta del Salton Lake, una volta riserva d’acqua cristallina dove nidificavano migliaia e migliaia di uccelli e oggi un pantano poco attraente.

Raggiunto l’incrocio con la H78, si segue verso Ovest in direzione di Borrego Springs, la vera porta di ingresso per l’Anza Borrego Desert State Park. Questo villaggio sperduto e dal sapore di frontiera è circondato da tre lati dalle montagne che identificano il parco. È l’unico centro abitato nel raggio di miglia. Qui si può andare a caccia delle famose sculture di ferro che spuntano a gruppi o isolate tutt’intorno a Borrego Springs.

Si tratta di 130 sculture in metallo, tutte di grandi dimensioni e sparpagliate nel territorio, frutto della visione di Dennis Avery, facoltoso latifondista locale, e del lavoro dell’artista Ricardo Breceda. Queste opere inusuali offrono lo spunto per un safari inconsueto alla ricerca di animali preistorici e odierni e coloni che attraversano il deserto.

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California, Anza Borrego State Park, le sculture di Ricardo Breceda ©Marco Santini

Non solo meraviglie della terra ma anche l’incanto del cielo. Questo territorio è privo d’inquinamento luminoso: per questo risulta un luogo perfetto dove fermarsi e ammirare la volta celeste in tutta il suo splendore. Basta uscire dalla cittadina e fermarsi sul ciglio della strada per rimanere incantati dallo spettacolo delle stelle che illuminano la notte.

La grande natura

Anza Borrego Desert Park, con i suoi 2420 km quadrati di superficie, è il maggior parco statale della California e il secondo degli Stati Uniti continentali. Al suo interno 800 km di strada sterrate e 180 di sentieri escursionistici.

Flora e fauna sono uniche grazie alla sorprendente biodiversità. Qui si possono avvistare oltre 300 specie di uccelli fra le quali l’aquila dorata e il roadrunner, roditori, iguane e serpenti e  mammiferi tra cui il bighorn (la pecora selvatica) e il puma. 

Zone più remote come il Sandstone Canyon o Split mountain possono essere raggiunte con un 4×4. Altrimenti si possono effettuare escursioni come Mountain Palm Springs, Hellhole Canyon o seguire i sentieri che risalgono la Blair Valley.

In ogni caso è fondamentale chiedere consiglio ai ranger del Visitor Center informandoli sui luoghi che si intendono raggiungere. Non va dimenticato che in questo territorio le condizioni climatiche sono estreme.

Di nuovo in viaggio si attraversa il parco percorrendo la S3 asfaltata che regala splendidi paesaggi e, ancora, la Highway 78 fino a Julian. Questo paesino è famoso per la apple pie, la torta di mele.

In marcia verso San Diego

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Le luci di San Diego dal Coronado Ferry Landing © Shutterstock

San Diego è la città più vivace e spensierata della West Coast tanto che negli ultimi tempi sta incarnando il nuovo mito californiano. Non è un caso che l’effervescente vita notturna e la vivace scena culturale rendono San Diego una località che poco ha da invidiare a Los Angeles e San Francisco. Il clima, la vivibilità e la posizione incantevole rendono davvero speciale questa città.

Per farsi un’idea della bellezza di San Diego bisogna attraversare il ponte del Coronado e raggiungere la spiaggia Coronado Central Beach, votata spesso fra le top 10 d’America dal National Geographic. Lunga e lambita da onde non troppo furiose questo litorale è l’ideale per nuotare e fare lunghe passeggiate.

Per il pranzo ci si può fermare all’Hotel del Coronado. Inaugurata nel 1888, è la seconda struttura in legno degli Stati Uniti: già negli anni Venti era uno luoghi preferiti dalle star di Hollywood. L’hotel compare in una decina di film fra cui “A qualcuno piace caldo”.

Per ammirare un indimenticabile e romantico tramonto si può raggiungere il Coronado Ferry Landings: da qui si gode una delle migliori vedute di San Diego con i grattacieli illuminati dagli ultimi raggi del sole calante. Il Gaslamp è il quartiere centrale ed oggi rappresenta il fulcro del divertimento, dello shopping e della vita notturna.

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California, San Diego, Coasterra Restaurant ©Marco Santini

Oltre alle attrazioni classiche, come lo zoo, il Balboa Park e Seaworld, la San Diego odierna è diventata destinazione anche per i gourmand californiani. Non solo ristoranti ma anche mercati dove acquistare e consumare alimenti che stuzzicano il palato.

Sulla penisola che culmina a Point Loma, a metà strada fra Shelter Island e Harbor Island, sorge Liberty Station Public Market, vasto spazio dove trovare prodotti di ogni genere, molti dei quali a chilometro zero.

Chi cerca quel sapore un po’ hippies o un po’ surfer deve raggiungere Mission beach oppure Ocean Beach: si tratta di lunghe spiagge punteggiate dalle torrette dei bagnini offrono quel classico sapore da California Red Hot Chili Peppers con le passeggiate lungomare, i localini un po’ trasandati e schiere di villette dove abitano per lo più gli studenti.

Qui si assapora l’atmosfera più autentica della “beach town”, un appellativo che sta un po’ stretto alla San Diego moderna ma che tutti conoscono e molti continuano a cercare.

Esperienze da non perdere

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Torrey Pines State Reserve and Beach lungo la costa a La Jolla, San Diego © Shutterstock

Los Angeles non è lontana: ci vorrebbero giusto un paio di ore lungo la H5. Ma lungo la strada è quasi obbligatorio effettuare due soste. La prima riguarda Torrey Pine State Beach, una delle spiagge più belle della California situata a poche miglia a nord di La Jolla.

Caratterizzata da alte scogliere e lambita da un tratto di Pacifico meno inquieto che altrove, è un litorale a tratti selvaggio dove perdersi nei riflessi di cielo che si specchiano nel bagnasciuga.

La seconda fermata la si deve compiere per vivere  una esperienza gastronomica. A Solana Beach, infatti, si trova Samurai: da 20 anni questo locale è considerato uno dei migliori ristoranti giapponesi della West Coast.

Infoutili:

Come arrivare:

Si può raggiungere Los Angeles con Air France. La compagnia aerea francese collega i principali aeroporti italiani con Parigi, e da qui proseguimento in coincidenza verso la città californiana.

Quando andare – clima:

Giornate belle praticamente tutto l’anno lungo la costa. In estate, però, sono più frequenti le nebbie. Molto caldo e asciutto all’interno. Rare le piogge estive ma, soprattutto nella zona di Yoshua e Anza Borrego, occorre fare attenzione al fenomeno delle flash flood, piene improvvise dovute a piogge anche lontane che possono interessare i canyon e le valli più strette.

Dove dormire:

Palm Springs, Riviera Palm Springs, 1600 North Indian Canyon Drive. La struttura è centrale ma circondato dal verde e dalle piscine. Aree comuni raffinate e spa ben organizzata.

Anza Borrego, Borrego Springs Resort, 1112 Tilting T Drive Borrego Springs. Situato appena fuori dal minuscolo centro abitato, il resort è circondato da una oasi verde e dal campo da golf. Le stanza hanno ampi terrazzi. .

San Diego, The Keating Hotel by Pininfarina- 432 F Street corner of 5th Avenue, Downtown San Diego. Design italiano e notturno per questo boutique hotel nel cuore del Gaslamp.

Dove mangiare:

A Palm Springs, El Mirasol– 140 East Palm Canyon Drive. Eccellente ristorante messicano: da provare guacamole, le fajitas e i margarita.

A San Diego, Coasterra– 880 Harbor Island Dr, San Diego. Ristorante “modern mexican” fra i più conosciuti in città. Ottima la guaca mole.

Samurai– 979 Lomas Santa Fe Drive, Solana Beach. Da 20 anni consistentemente fra i migliori della West Coast.

Fuso orario:

La California è 9 ore indietro rispetto all’Italia

Documenti:

Al momento non è permesso entrare negli Stati Uniti se non muniti del NIE (National Interest Exception) un documento che attesta l’interesse nazionale dell’ingresso negli USA. Informazioni sul sito dell’Ambasciata USA. Informazioni aggiuntive sul sito dell’Associazione Visit USA Italy.

Vaccinazioni:

Nessuna vaccinazione richiesta.

Lingua:

Inglese. In California lo spagnolo è parlato da un numero molto elevato di persone

Valuta:

Il Dollaro Usa. Super diffuse le maggiori carte di credito.

Elettricità:

110V, procurarsi un adattatore fra spine europee e prese americane.

Telefoni:

Per chiamare gli USA dall’Italia si compone lo 001 seguito dal prefisso locale e dal numero dell’abbonato. Per chiamare l’Italia si compone lo 0039 seguito dal prefisso e dal numero telefonico.

Abbigliamento:

Il classico abbigliamento da viaggio, a strati. Per la città casual e smart casual.

Link utili:

Per maggiori informazioni sulla California e sugli Usa si può consultare il sito.

Testo e foto di Marco Santini |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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