
È stata inaugurata lo scorso 18 settembre e sarà visitabile fino a gennaio 2022 la mostra dal titolo Pino Daniele Alive, il nuovo progetto espositivo che racconta l’anima dell’uomo e dell’artista partenopeo, allestito nella suggestiva cornice di Napoli, nel chiostro della Chiesa di Santa Caterina a Formiello .
Un percorso che alterna fotografie, video, strumenti e oggetti appartenuti al grande cantautore napoletano organizzato da Made in Cloister, fondazione nata nel 2012 con lo scopo di restaurare il chiostro cinquecentesco della chiesa e destinarlo a centro di arte espositivo e performativo.
Pino Daniele

Napoli dedica, dunque, una grande mostra ad uno dei suoi figli più illustri, mostrando un lato nuovo del grande artista, con fotografie private, immagini d’archivio, testimonianze e copertine degli album che ripercorrono la vita dell’uomo e del cantautore.
In oltre quarant’anni di carriera, Pino Daniele è riuscito a coniugare i ritmi blues con la tradizione melodica napoletana, in una sintesi fra elementi musicali e linguistici assai differenti, interpretati con vena del tutto personale e creativa: questo mix ha dato origine a un nuovo stile da lui stesso denominato tarumbò, a indicare la mescolanza di tarantella e blues, assunti come emblema di una cultura di appartenenza universale, quella della musica.
La mostra
La mostra ripercorre quindi il percorso umano e artistico di Pino Daniele in sequenza cronologica: dagli esordi con la band “Napoli Centrale” insieme, fra gli altri, a Tullio De Piscopo e James Senese al grande successo dell’album “Terra Mia” del 1977; dai concerti live entrati nella storia come quello del 1981 a Piazza del Plebiscito a Napoli (200.000 persone!) alle colonne sonore prestate ai film del grande amico Massimo Troisi (su tutti, “Ricomincio da tre” e “Pensavo fosse amore… invece era un calesse”).
Filo conduttore è un’arte musicale intensa, unica nel suo genere, che porta il cantautore napoletano a collaborare con i più grandi musicisti del suo tempo, da Eric Clapton a Robert Randolph e Joe Bonamassa.
Tante le foto in mostra che, però, raccontano anche il Pino Daniele più intimo e privato, che prende appunti nel suo studio o che ride di gusto con Massimo Ranieri prima di registrare un duo.
La location

Il percorso è allestito nella splendida cornice del chiostro cinquecentesco della Chiesa di Santa Caterina a Formiello – raro esempio di Rinascimento napoletano e archeologia industriale – che versava in uno stato di totale abbandono prima dell’intervento di Made in Cloister.
La fondazione si è impegnata a recuperare questo spazio destinandolo al rilancio delle tradizioni artigianali, rinnovandole attraverso la realizzazione di progetti con artisti italiani e internazionali.
Non poteva essere scelta location migliore per ospitare una mostra su Pino Daniele, l’uomo in blues che meglio di chiunque altro ha saputo coniugare innovazione e tradizione, nella musica come nella vita, restando sempre e comunque “nero a metà”.
Infoutili
Quando: dal 18 settembre 2021 al 30 gennaio 2022
Dove: Fondazione Made in Cloister, Piazza Enrico De Nicola 48, Napoli
Orari: Martedì – Sabato dalle 11.00 alle 18.00
Biglietti: Intero € 5
Testo di Angelo Laudiero foto di Ilaria Chiaini |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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