Salisburgo, la seduzione dell’arte

Città natale di Mozart, Salisburgo è un vero e proprio scrigno che conserva tesori storici, architettonici e culturali di immenso valore. Qui passato e presente si fondono alla perfezione in un unico elemento che rende magica e speciale la località austriaca.

Testo di Gabriele Laganà foto di Marco Carulli

©Marco Carulli

Elegante e regale, vibrante ed ospitale. Salisburgo è unica, in tutti i sensi. La magia che ammanta la città che diede i natali al grande compositore e musicista Wolfgang Amadeus Mozart è il risultato del connubio perfetto fra arte ed architettura, cultura e storia, tradizione e modernità.

Gli stretti vicoli e le ampie piazze che caratterizzano il centro storico fanno parte dei siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e rendono Salisburgo una suggestiva ed immensa opera d’arte. Un capolavoro arricchito da un mix perfettamente integrato di edifici barocchi e altri contemporanei, che merita una visita in ogni periodo dell’anno. Se la città regala grandi emozioni, i dintorni non sono da meno. Il Salisburghese è un concentrato di tesori ed opportunità. Un luogo dove la natura si esalta ed i ritmi di vita diventano sempre più tranquilli.

Stretta tra il fiume Salzach che l’attraversa, l’irta falesia del Monchsberg e i pendii del Festungsberg e del Kapuzineberg, Salisburgo è il luogo dove antico e moderno si incrociano e si fondono in un unico corpo. Grazie alla vasta offerta di attività e di attrazioni, la città rappresenta una meta ideale per tutti. Non è un caso che Salisburgo sia riuscita a conquistare anche la celebre guida Lonely Planet che ha deciso di inserire la località austriaca nella lista delle Best in Travel, le mete imperdibili per il 2020.

L’imponenza della Fortezza Hohensalzburg

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L’imponenza della Fortezza di Hohensalzburg ©Marco Carulli

Non si può parlare di Salisburgo senza menzionare la fortezza di Hohensalzburg. Del resto questa imponente costruzione troneggia sul monte Festungsberg dominando dall’alto la città. Fondata nel 1077 rappresenta la più grande fortezza completamente conservata dell’Europa centrale ed è raggiungibile a piedi o con la funicolare più antica d’Austria, costruita nel 1892.

Lo scopo originario della roccaforte  era quello di difendere il principato e gli arcivescovi dagli attacchi dei nemici. Compito portato a termine con successo: nel corso dei secoli la fortezza non fu mai conquistata da nessuno. Ancora oggi resta una preziosa testimonianza di potenza e del potere del passato.

All’interno delle mura sono ospitati diversi musei come il Festungsmueum, che presenta le testimonianze ricche di storia della vita di corte dei principi arcivescovi. Da non perdere la possibilità di visitare l’armeria storica, area dedicata al tema delle armature e delle armi in una mostra interattiva. Il terzo piano della fortezza ospita la Sala dei principi, la Stube dorata e la Sala dorata  i cui arredi sono ancora originali.

Hohensalzburg offre una vista eccezionale sul centro abitato e sui dintorni che si arresta solo di fronte alle Alpi Bavaresi. Uno spettacolo semplicemente straordinario capace di scaldare anche i cuori più freddi.

DomQuartier, centro di cultura

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©Marco Carulli

Il DomQuartier è un percorso museale che riunisce cinque istituzioni con le creazioni dei più grandi architetti del ‘500 e del ‘600. L’area coniuga il centro del potere dei principi arcivescovi d’un tempo, il Duomo e la Residenza, con il Monastero dei Benedettini di S. Pietro.

Dal 2014, dopo un intervento di riallestimento, il DomQuartier è tornato a essere un insieme di edifici tra loro perfettamente collegati15mila metri quadrati di sale, musei, cappelle,  spazi per concerti ed esposizioni. Tra una visita ed un’altra il tempo vola via veloce e in modo assolutamente piacevole.

Il percorso nel DomQuartier ha inizio nei Saloni di gala barocchi dell’Antica Residenza e conduce attraverso la Galleria della Residenza, il Museo del Duomo e si conclude al Museo di S. Pietro.
La Residenzgalerie è una meravigliosa raccolta di opere d’arte di pittori europei dal XVI al XIX secolo. La terrazza situata sul loggiato del Duomo offre una vista spettacolare sia sul centro storico della città che sui colli che la circondano.

L’itinerario attraversa poi gli ambienti dell’oratorio settentrionale del Duomo, decorati con preziosi stucchi. La cantoria, invece, è il punto migliore dal quale ammirare gli splendidi interni del luogo di culto, l’edificio sacro più importante della città.

La possente cupola ottagonale, le torri gemelle e l’elegante facciata in marmo dell’Untersberg ornata di statue di vescovi e santi, caratterizzano la monumentale costruzione.

Da ammirare l’organo principale circondato da angioletti muniti di strumenti musicali e il fonte battesimale romanico in cui fu battezzato Mozart.

Il cammino nel DomQuartier prosegue attraverso la Sala delle Meraviglie e la Galleria Lunga e si conclude nel Museum St. Peter, dove sono esposti tesori d’arte sacra e opere d’arte dalle collezioni dell’arciabbazia di St. Peter.

La magia di Getreidegasse

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Statua di Mozart a Salisburgo ©Marco Carulli

Se il DomQuartier è l’indiscusso asse culturale di Salisburgo, la Getreidegasse rappresenta il cuore del centro storico della città. Entrare in questo luogo magico permette di compiere un salto indietro nel tempo. I portoni e le finestre degli edifici, che si fanno man mano più piccole a partire dal primo piano, sono caratteristici della Getreidegasse.

Sugli antichi palazzi sono spesso riportati i nomi dei primi abitanti e le date di costruzione. Un’attrattiva particolare sono le insegne dei mestieri, riccamente decorate, affisse sulle facciate degli edifici. Non va dimenticato che qui, al civico numero 9, è situata la casa natale di Mozart.

Questa struttura, aperta tutto l’anno, è tra i musei più visitati di tutta l’Austria ed è un’attrazione imperdibile non solo per gli appassionati di musica. Durante la visita si possono ammirare gli spazi originali in cui abitarono i Mozart.

La Getreidegasse è anche il luogo preferito dai cittadini e dai turisti per fare shopping in quanto lungo le strade sorgono negozi d’abbigliamento delle grandi marche internazionali, locali ricchi di storia accanto a marchi artigianali dall’antica tradizione.

I castelli di Mirabell e di Hellbrunn

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I giardini del Castello di Hellbrun a Salisburgo ©Marco Carulli

Altro castello di immenso valore di Salisburgo è quello di Mirabell. La struttura, dalla storia travagliata, oggi ospita gli uffici del sindaco e del consiglio comunale della città. La Sala dei marmi, l’ex salone delle feste del principe arcivescovo, è considerata una delle “sale per matrimoni più belle del mondo”.

Qui vi hanno suonato Leopold Mozart e i suoi figli Wolfgang e Nannerl. Oggigiorno ospita matrimoni, convegni ed è il luogo dove vengono conferite onorificenze. Ciò che rende celebre il palazzo sono i suoi giardini alla francese, apparsi nel film “Tutti insieme appassionatamente” che vantano spettacolari viali alberati, aiuole, statue e fontane decorate da sculture.  La sua forma geometrica caratteristica del barocco è ancora riconoscibile.

Altrettanto suggestivo è il castello di Hellbrunn. Questa struttura però, a differenza delle altre, a sontuosità ed eleganza unisce anche un tocco di divertimento grazie a diversi ed originali giochi d’acqua che ammaliano grandi e piccini.

Dal teatro meccanico ai cervi che spruzzano acqua, passando per una corona che danza su un getto d’acqua: i meccanismi idraulici entusiasmano per l’originalità e per gli effetti sorprendenti.

Alcune aree del vasto parco del castello sono stati trasformati in giardini mentre altri sono biotopi dalla natura incontaminata. Luoghi perfetti per rilassarsi, passeggiare e praticare sport.

Le “palle di Mozart”

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I famosi cioccolatini Palle di Mozart ©Marco Carulli

L’arte a Salisburgo si manifesta anche attraverso i sapori. La città dove è nato Mozart non poteva non creare un qualcosa che allietasse il palato dedicato all’illustre personaggio. Nel 1890 eco la geniale intuizione da parte del maestro pasticcerie Paul Fürst che, preso da un estro creativo, realizzò una deliziosa pralina di cioccolato dalla forma circolare e con il cuore ripieno di marzapane e pistacchio in onore del musicista. L’opera culinaria, tutt’ora apprezzatissima, si chiama Mozartkugel, o “palla di Mozart”. Diffidate dalle imitazioni: il vero cioccolatino è una specialità prodotta ancora oggi a mano e venduta solo nelle quattro sedi della pasticceria Fürst.

Il Festival di Salisburgo

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La Fortezza di Hohensalzburg si riflette sul fiume Salzach ©Marco Carulli

Uno degli appuntamenti musicali più attesi è il Festival di Salisburgo, grande rassegna estiva dedicata alla lirica, alla prosa e alla musica classica con ospiti di fama internazionale che attira appassionati quasi da ogni angolo del mondo.

Si svolge in estate e per l’occasione tutta la città si tramuta in un unico grande palcoscenico dove si esibiscono grandi musicisti, direttori d’orchestra, cantanti, attori e registi che rendono questa kermesse un appuntamento imperdibile con la cultura e lo spettacolo.

A dire vita alla manifestazione nel 1920 furono lo scrittore Hugo von Hofmannsthal, il direttore teatrale Max Reinhardt ed il compositore Richard Strauss. Nell’agosto di quell’anno ci fu il primo appuntamento con il Festival con la rappresentazione del dramma Jedermann nella Piazza del Duomo.

Nel corso degli anni la rassegna si arricchì di concerti ed opere di grande qualità. Durante la Seconda guerra mondiale il Festival si fermò ma ripartì con slancio nel 1948 il Festival grazie al lavoro di Herbert von Karajan che rese la manifestazione ancora più internazionale. Oggi la rassegna rappresenta un evento imperdibile per tutti gli amanti della musica.

I dintorni di Salisburgo: Hallein

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Il centro di Hallein ©Marco Carulli

Fondata dai Celti, Hallein deve la sua ricchezza al salgemma, qui conosciuto anche come “oro bianco”. Nei secoli passati il sale rappresentava un bene prezioso tanto che era persino utilizzato come moneta di scambio. Si viene in questa località alle porte di Salisburgo per esplorare le miniere, un mondo sotterraneo meraviglioso dove si vive una esperienza indimenticabile.

Si scende sottoterra, dove dominano buio e silenzioso, e si attraversano cunicoli e piccoli corridoi. Semplicemente emozionante è  l’attraversamento di un lago salato interno alla miniera, a bordo di una piccola imbarcazione a forma di gondola.

Le miniere, non più sfruttate per l’estrazione del sale, sono ancora oggi accessibili. Sono molti i visitatori provenienti da tutto il mondo che scendono sotto terra  per compiere un viaggio negli “abissi”. Adrenalina assicurata.

Infoutili

Quando andare-clima: A causa della varietà topografica del Paese ci sono tre importanti zone climatiche. Ad est il clima è continentale con estati calde e scarse precipitazioni, inverni moderatamente freddi. Nelle Regioni alpine le estati sono brevi e gli inverni lunghi. In quest’area si registrano abbondanti precipitazioni, ad esclusione di alcune valli come la parte superiore della Valle dell’Inn.

Come arrivare: Numerosi i collegamenti giornalieri, con cambio, tra Salisburgo e diverse città italiane sia in treno che in bus. Il sito dell’austriaca Obb fornisce tutte le informazioni necessarie. Servono circa 6 ore, ad esempio, per un viaggio in bus tra Venezia Mestre e Villach e proseguimento per Salisburgo. Collegamenti notturni tra Italia ed Austria in treno. In aereo si può arrivare allo scalo di Vienna e da qui proseguire per Salisburgo.

Dove dormire:

Altstadthotel Wolf, Kaigasse 7; Situato nel centro storico di Salisburgo, Altstadthotel Wolf è una struttura ricca di storia e dotata di ogni confort.

Hotel am Mirabellplatz, Paris-Lodron-Straße 1; l’hotel è un 4 stelle situato in posizione ideale a Salisburgo. Gli ospiti possono usufruire del servizio concierge per qualsiasi tipo di richiesta.

Dove mangiare:

Brandstätter, Münchner Bundesstrasse 69; Situato nella periferia nord, il Brandstätter è un ristorante dall’atmosfera rilassata che serve piatti della tradizioni austriaca.

Gärtnerwirt, Plainstraße 93 Cucina austriaca e mediterranea con un buon rapporto qualità prezzo.

Testo di Gabriele Laganà foto di Marco Carulli|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com

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