Courtauld Gallery di Londra riapre al pubblico

Dopo una chiusura per restauri e riallestimento durata tre anni, ha riaperto a Londra la Courtauld Gallery, preziosa collezione privata di opere d’arte, fra cui una squisita selezione di capolavori dell’impressionismo e del post-impressionismo.

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La facciata della Courtauld Gallery di Londra © Benedict Johnson

L’ala nord della Somerset House, nel centralissimo Strand di Londra, custodisce una collezione di opere d’arte il cui nucleo originario fu costituito negli anni Venti del Novecento dall’industriale Samuel Courtauld, da cui il nome, Courtauld Gallery.

Si tratta di una raccolta non numericamente smisurata, ma di eccellente gusto che comprende anche alcune opere molto note dell’impressionismo e del post-impressionismo.

Dopo tre anni di chiusura ha recentemente riaperto al pubblico, in un nuovo allestimentoche la contestualizza all’interno dell’architettura che la accoglie.

La figura di Samuel Courtauld

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Opere di Monet, Van Gogh e Seurat nella LVMH Great Room alla Courtauld Gallery Foto © David Levene

L’omonimo nonno di Samuel Courtauld fondò alla fine del Settecento un’industria tessile, destinata a diventare nel secolo successivo un colosso grazie allo sviluppo e alla commercializzazione del rayon, il tessuto sintetico simile alla seta ma molto più economico. I nipoti, Samuel e Stephen, accanto alla cura degli affari di famiglia, mostrarono interesse per l’arte.

Nel caso di Stephen, questa passione trovò la sua espressione nell’acquisto e restauro di dimore di campagna. Il suo capolavoro, che diventò anche la sua residenza, fu Eltham Palace, vicino a Greenwich, un ex palazzo reale medievale i cui resti sono stati integrati inuna sorprendente dimora Art Deco.

Samuel, invece, fu un collezionista d’arte. Fra il 1926 e il 1930 acquistò opere di impressionisti e post-impressionisti, quando questi artisti erano totalmente sottovalutati in Inghilterra.

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John Constable, Stanway Mill, presso Colchester – The Courtauld (Samuel Courtauld Trust) ©The Courtauld

Nel 1932 Samuel Courtauld fondò, assieme al Visconte Lee di Fareham e a Sir Robert Witt, il Courtauld Institute of Art. Come sede scelse il raffinato palazzo progettato dell’architetto neoclassico Robert Adam, la Home House di Portman Square.

Con gli anni, l’Institute è diventato un prestigioso college indipendente della University of London. Per questo motivo, dal 1958, l’esposizione della collezione delle opere fu spostata in Woburn Square, in un edificio facente parte del complesso universitario, mentre le attività didattiche e di ricerca rimasero alla Home House.

Dal 1989, sia l’Institute che la Collection sono ospitate nell’ala nord della Somerset House.

La sede della Somerset House

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La facciata della Somerset House a Londra ©Shutterstock

L’area della Somerset House che ospita la Courtauld Gallery ha una lunga storia di arte e cultura. Essa infatti è stata la sede, sin dal 1779, della Royal Academy of Arts, cui si sono aggiunte, negli anni successivi, la Royal Society e la Society of Antiquaries.

La chiusura della Courtauld Gallery nei tre anni passati ha permesso di restaurare e riorganizzare gli spazi espositivi creando anche una correlazione ideale con la sua eredità storica. Così le sale del primo piano, ribattezzate Blavatnik Fine Rooms, sono tornate al loro splendore neoclassico, con i soffitti stuccati e i caminetti in bella mostra a fare da contorno alle opere d’arte.

All’ingresso di ciascuna, un cartello ci racconta la loro funzione ai tempi in cui ospitavano le istituzioni culturali. Nell’allestimento si è cercato di creare un ulteriore legame, in particolare con la Royal Academy of Arts.

Ad esempio, una posizione di spicco è riservata ad Amore e Psiche di Joshua Reynolds, che fu il primo presidente dell’Academy e che proprio qui espose quest’opera, destando una grande ammirazione da parte dei suoi contemporanei per l’abilità nella raffigurazione della luce nel paesaggio notturno.

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La coppia di cassoni fiorentini nelle Blavatnik Fine Rooms della Courtauld Gallery – Foto © David Levene

Incuriosisce, e connette con la storia precedente, anche il ritratto di un usciere dell’Academy, opera di John Russell, dove l’addetto mostra orgogliosamente il biglietto e il catalogo di una delle Summer Exhibition dell’istituzione, che si svolgevano al piano superiore.

Questo livello è stato il primo spazio espositivo progettato appositamente nel Regno Unito ed il primo in Europa ad essere illuminato con luce naturale attraverso enormi finestroni posti direttamente sotto il soffitto.

Anche il mezzanino, originariamente destinato allo staff di manutenzione e pulizia, è ora un accogliente ambiente museale.

I tre piani sono collegati da una scala a chiocciola estremamente scenografica, che è di per sé un piccolo capolavoro architettonico. Nell’intenzione dell’architetto William Chambers, essa simboleggiaun percorso di elevazione spirituale.

La collezione attuale

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La Galleria del Medioevo e primo Rinascimento della Courtauld Gallery – Foto © David Levene

Il nucleo storico dell’esposizione, si è detto, è la collezione di impressionisti e post-impressionisti originariamente appartenuta a Samuel Courtauld. Questo nucleo nel corso del tempo si è arricchito con altri capolavori provenienti da lasciti privati, ad iniziare da quelli degli altri due cofondatori del Courtauld Insititute of Art, i quali, durante la loro vita, acquisirono numerose opere di maestri europei, fra cui il celebre Adamo ed Eva di Cranach il Vecchio.

Negli anni Sessanta e Settanta sono state donate alla Courtauld Gallery alcune altre collezioni private di grande pregio, fra cui spiccano la Gambier-Parry con numerose opere di arti applicate del periodo medievale e rinascimentale, e la Princes Gate Collection, con pitture di maestri come Rubens, Tiepolo e Van Dyck e il meraviglioso trittico del Mito di Prometeo di Oskar Kokoschka.

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La Courtauld metalwork bag – Mosul, Nord Iran, 1300-1330 d.C.

La collezione attuale nel suo complesso rappresenta una selezione di ottimo gusto di arte figurativa dal Medioevo alla metà del Novecento. Il percorso parte dal mezzanino, dove sono esposte le opere del Medioevo e del primo Rinascimento.

Si tratta soprattutto di pitture religiose e di oggetti d’arte, fra cui alcuni pregevolissimi provenienti dal mondo islamico. Fra questi spicca una borsetta in ottone con intarsi in argento e oro proveniente dall’Iran, datata 1300-1330 d.C.

Il primo piano è dedicato al periodo 1400-1800. Nelle sue sei sale sfilano pitture provenienti soprattutto dall’Inghilterra (Gainsborough) e dal Nord Europa, con grande spazio dedicato ad alcuni capolavori di Rubens, fra cui la celebre Deposizione e le bozze preparatorie delle pitture del soffitto della vicina Banqueting House.

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Sandro Botticelli, La Sacra Trinità con i Santi Maria Maddalena e Giovanni Battista, circa 1491-1494 – The Courtauld (Samuel Courtauld Trust) © The Courtauld – Foto © David Levene

Non manca l’arte italiana, rappresentata, fra le altre, da dodici opere di Tiepolo e dall’imponente Trinità di Botticelli, unica pala d’altare di questo artista conservata nel Regno Unito. Nell’ambito dell’arte applicata, spicca una rara coppia di pregevoli cassoni rinascimentali in perfette condizioni, dono di nozze per gli eminenti coniugi fiorentini Lorenzo Morelli e Vaggia Nerli.

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La LVMH Great Room alla Courtauld Gallery – Foto © David Levene

Lo spazio principale del secondo piano, originariamente consacrato alla Summer Exhibition della Royal Academy of Arts e oggi ribattezzato LVMH Great Room, ospita il nucleo storico della collezione, quello appartenuto a Samuel Courtauld.

La visita di questa sala è un meraviglioso viaggio nell’impressionismo, con opere dei pittori più importanti (Monet, Degas, Pisarro). Alcune di esse sono particolarmente note, come Un bar delle Folies-Bergère e una versione del Déjeuner sur l’herbe, entrambe di Manet, e Il Palco di Renoir.

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Eduard Manet, Un bar delle Folies-Bergére, 1882 – The Courtauld (Samuel Courtauld Trust) ©The Courtauld

Sono ben rappresentate anche le varie correnti del post-impressionismo: dalle influenze grafiche di Toulouse Lautrec al pointillisme di Seurat, dall’esotismo di Gauguin, ripreso nelle forme stilizzate di Modigliani, fino ad arrivare ai pittori che hanno ispirato le due grandi correnti del Novecento: Van Gogh, di cui è esposto il celebre Autoritratto con l’orecchio fasciato, che usava il colore e il tratto del pennello per esprimere i suoi stati d’animo, precorrendo l’Espressionismo.

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Paul Cezanne, Il Monte Saint Victoire con un grande pino – The Courtauld (Samuel Courtauld Trust) ©The Courtauld

E Cezanne, qui presente con dodici opere che fanno della Courtauld la collezione numericamente più importante del Regno Unito di pitture di questo artista, che scomponeva la realtà in forme geometriche anticipando il cubismo.

Le altre due sale del secondo piano sono ugualmente sorprendenti. Una ospita alcune opere espressioniste di Oskar Kokoschka, fra cui l’imponente trittico del Mito di Prometeo, una feroce critica della società a cavallo fra la Seconda Guerra Mondiale e la Guerra Fredda.

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Oskar Kokoschka, Il Mito di Prometeo, 1950 – Foto © David Levene

L’altra sala, attraverso un allestimento suggestivamente immersivo, espone alcuni oggetti di arredamento prodotti dalla Omega Workshop, l’azienda fondata da un collettivo di artisti del Bloomsbury Group, il gruppo di intellettuali che faceva capo a Virginia Woolf.

Completano il percorso la collezione Butler e la Karshan Gift, due recenti donazioni di disegni, acquarelli e opere su carta firmate, fra gli altri, da Constable, Turner, Giacometti e Beuys.

Infoutili

Courtauld Gallery – Somerset House, The Strand, Londra

Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18.

Biglietti di ingresso: da 9 a 13 sterline

Testo e foto di Maria Ilaria Mura |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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Maria Ilaria Mura

Nata in Sardegna, vive a Londra da sei anni. Dopo la laurea in Lettere e molti anni di lavoro nel marketing ha deciso di dedicare la fase matura della sua vita alle cose che ama di più: i viaggi. Nel 2008 ha fondato e diretto Prama Turismo, il DMC di riferimento per il turismo culturale in Sardegna. Ha coordinato il progetto delle audioguide di Cagliari sul sito cagliariturismo.it. Ora va alla ricerca di posti insoliti in tutto il mondo, costruisce percorsi e racconta ciò che scopre su magazine di viaggi e cultura.

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