In ladino è Reba: Arabba, nella valle di Fodom, è uno dei centri dolomitici più integri. Le antiche tradizioni convivono armoniosamente con i moderni impianti sciistici, in un comprensorio fra i più spettacolari delle montagne del Veneto e di tutto l’arco alpino.
Testo di Gianfranco Podestà foto di Lucio Rossi

Arabba, 1600 metri di altezza, circondata dall’imponente Gruppo del Sella, ai piedi del Passo Pordoi e del Passo Campolongo e verso sud della Marmolada.
D’inverno significa avere a disposizione percorsi dall’innevamento perfetto e un contesto ideale per numerose attività. Sotto gli occhi delle montagne Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
La natura, la cultura ladina, la memoria
Si arriva fino a questa conca meravigliosa e si comprende di essere giunti alla meta. In uno di quei posti che ogni amante della montagna deve segnare sul suo personalissimo carnet e tenere sempre a portata di mano quando scatta la voglia di natura, rigenerazione, libertà. E anche divertimento, per sé, gli amici, la famiglia.
Con in più l’immersione in un mondo a parte, la civiltà ladina, un popolo fiero e capace di adattarsi alle condizioni difficili di queste altitudini, conservando espressioni artistiche, architettoniche e tradizioni tutte da scoprire.
Così come la capacità di accogliere gli ospiti, un tempo i viandanti, oggi i tanti turisti innamorati del paese e dei suoi monti.
C’è poi la Storia, il patrimonio di memorie lasciato da un evento fondamentale dell’epoca moderna, la Prima Guerra Mondiale, che qui vide aspre battaglie e momenti cruciali del terribile conflitto.
Insomma, “Reba” e la Valle del Fodom non sono solo magnifica vacanza ma un vero e proprio viaggio, che d’inverno, con le case illuminate fra stradine innevate e una corona vette candide, diventa ancor più appassionante.
La discesa: un’avventura sempre nuova

Lo sci alpino di Arabba si inserisce nel comprensorio del Dolomiti Superski, e sfoggia 62 km di piste con moderni impianti. La connessione con altre valli permette di sciare fuori dalla folla, in una situazione di privilegio. E in più gli accessi agli impianti sono tutti raggiungibili a piedi dal paese.
Il che significa potersela prendere comoda, godersi una ricca colazione in casa o in hotel, senza stress. Altro must: la possibilità di organizzare con il supporto della Scuola Sci di Arabba l’esperienza dello SkiSafari, un’avventura di più giorni in diverse aree sciistiche del Dolomiti SuperSki. Un unico skipass, e predisposizione di pernottamenti in rifugi, baite o hotel sulle piste.
Sciare fra le Dolomiti cariche di bellezza e storia

Altro grande classico per sci e snowboard con partenza da Arabba, il Sellaronda. La corona di piste che collega le 4 aree ladine attorno al massiccio del Sella, attraverso gli splendidi passi dolomitici Passo Pordoi, Passo Campolongo, Passo Gardena e Passo Sella.
Infine un itinerario pieno di bellezza e significati: lo Ski Tour della Grande Guerra 1915-18. Attraversando il teatro bellico dolomitico, tra trincee, postazioni, fortificazioni di luoghi mitici come Civetta, Nuvolau-Averau, Pelmo, Lagazuoi, 5Torri, Lagazuoi, Sassongher, Sella, Marmolada, Tofane, attorno al simbolo per eccellenza, il Col di Lana.
Ciaspe ai piedi come veri montanari, o fuori pista, a caccia di adrenalina

Ma oltre lo sci da discesa c’è molto altro, per questo Arabba attrae tanto gli sportivi quanto le famiglie con bambini. Per le racchette da neve, qui chiamate “ciaspe”, ci sono sentieri che s’inoltrano nella vasta area montana attorno al paese o lungo la suggestiva Valle di Fodom.
Alcuni facilissimi, adatti anche ai più piccoli, altri che richiedono un poco di allenamento per raggiungere siti di grande bellezza. Come quello tracciato sul versante nord nord-est del Padon, uno dei monti circostanti, partendo dall’abitato di Col d’Ornella per arrivare in località Pescoi. Oppure dal Castello di Andraz in direzione Monte Sief.
Per gli amanti delle camminate invernali, due gli anelli, non molto lunghi ma inseriti in un ambiente naturale davvero gradevole, in particolare la pista detta del Teriol Salvàns. Le Dolomiti sono una palestra fantastica per sci alpinismo e freeride. E ad Arabba ci sono percorsi capaci di emozionare anche gli esperti più scafati.
Ne sono testimoni quanti si contendono una discesa in neve fresca lungo la famosa Val Mesdì o affrontano le discese ardite del Passo Pordoi. Solo per citarne alcuni.
Per quanto abili, sempre meglio affidarsi alle guide alpine locali: più sicurezza, tante dritte, divertimento garantito.
Sfidare il ghiaccio verticale

Un occhio di riguardo nel territorio di Arabba per gli arditi dell’arrampicata su ghiaccio. Per formare chi si vuole avvicinare a questa disciplina sportiva originale e coinvolgente, o intende migliorare le tecniche sotto la supervisione delle guide alpine locali.
Gli stessi formatori organizzano escursioni nelle valli alla ricerca delle migliori lingue di ghiaccio, garantendo supporto e assistenza.
Per gli amanti dell’adrenalina, con le guide alpine, si possono effettuare esperienze di sci ripido, per provare le discese che hanno fatto la storia dello sci ripido delle Dolomiti o ancora provare il fascino di scalare una via ferrata in inverno.
La grande cucina povera del mondo ladino

E qui, per finire, non può mancare uno spazio dedicato alla cucina ladina. Sono ricette che attingono da una tradizione montanara, fatta di ingredienti semplici e naturali.
Garanzia di genuinità, giusta dose di calorie, sapori unici. Dai casuncei, alle zuppe di legumi e cipolle, alla panicia (minestra d’orzo), agli gnocchi di zucca (magari al burro fuso di malga, semi di papavero e ricotta affumicata), dalla selvaggina (cervo e capriolo, insuperabili), ai formaggi d’alpeggio profumati di fieno, agli strudel personalizzati con frutti della valle.
E per il vino? C’è tutto il patrimonio delle grandi etichette venete. Più di così!
Infoutili
Informazioni: sul sito https://www.arabba.it/
Come arrivare: in auto, da Belluno, proseguire per l’Agordino fino ad Alleghe, Caprile, quindi seguire per Livinallongo e Arabba.
Dove dormire:
Dove mangiare:
Ristorante Al Tablè, via Freine 2, Arabba: cucina tipica locale e pizze nel forno a legna.
Miki’s Grill ; vicino alla partenza della seggiovia Burz. Come suggerisce il nome il pezzo forte è la carne cucinata alla brace sulla griglia al centro della sala.
Testo di Gianfranco Podestà foto di Lucio Rossi|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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