Dal 9 all’11 settembre la regina indiscussa delle tavole degli italiani torna a fare festa nella cittadina campana, Città della Pasta per eccellenza
Gragnano è una cittadina di circa 30.000 abitanti al confine meridionale della Provincia di Napoli, sulle prime balze dei Monti Lattari, che dividono i due versanti della Penisola Sorrentina.
La cittadina campana è particolarmente rinomata ed omonima pasta di Pasta di Gragnano Igp, un prodotto di eccellenza legato a filo doppio con la cittadina campana.
Infatti tale Pasta si può produrre soltanto nel territorio di Gragnano, un’area di appena 15 chilometri quadri. Ha un colore giallo paglierino omogeneo e si caratterizza per la superficie rugosa, dovuta dalle trafile al bronzo, che ne determinano la straordinaria capacità di legare con i vari condimenti.
Maccheroni fatti con pasta di Gragnano trafilati a bronzo
Gragnano: un luogo con un peculiare microclima
Un luogo unico per suo il peculiare microclima dovuto alla collocazione tra il mare e i Monti Lattari da dove arriva la pura acqua sorgiva indispensabile per la lavorazione della pasta.
A questo si aggiunge la semola di grano duro, il secondo degli ingredienti che i gragnanesi sfruttano per la produzione di pasta, fin dall’antichità: l’arte molitoria che ne è alle origini è documentata fin dall’epoca romana, ma è nel XVI secolo che nascono i primi pastifici a conduzione familiare.
Nel 1845 Ferdinando II di Borbone concede ai gragnanesi l’alto privilegio di fornire la Corte di tutte le paste lunghe. L’atto sancisce formalmente l’investitura di Gragnano a “Città della Pasta”, che a metà del XIX secolo impegna il 75% della popolazione nella lavorazione dei “maccheroni” con più di 100 pastifici.
Folla alla festa della Pasta 2019 – © Dario Adamo
Festa della Pasta di Gragnano: dal 9 all’11 settembre va in scena la 22^ edizione
Per celebrare nel migliore dei modi questo prodotto, simbolo gastronomico della Campania e dell’intero Stivale, è stata creata la Festa della Pasta di Gragnano Igp un modo diretto ed immediato per raccontare la tradizione pastaia unica che detiene e che dà vita a un unicum, che solo qui si realizza e che vanta secoli di storia.
Dopo due anni di forzato stop, a causa delle limitazioni imposte dal Covid, la kermesse torna dal 9 all’11 settembre per animare strade, piazze, cortili e palazzi storici della cittadina campana con un calendario fitto di eventi a tema enogastronomico e culturale.
Il claim scelto: “storia, arte e cultura” e, naturalmente, grandi sapori, riassume in maniera precisa il ricco programma dei tre giorni di una manifestazione, giunta alla 22^edizione ed organizzata dal Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano Igp e dal Comune di Gragnano.
Un intenso programma di workshop, convegni e show cooking
Una festa diffusa, quasi un “fuorisalone della pasta”, che avrà il suo fulcro nella centralissima via Roma. Lungo l’arteria cittadina sarà un susseguirsi di spazi e momenti volti a mettere in luce le diverse anime della pasta – l’unica a vantare il marchio Igp – dalla cucina alla storia, dalla cultura all’arte, passando per il turismo.
In programma una fitta tre giorni di workshop, convegni, incontri culturali e, ovviamente, show cooking animati da chef del territorio, di cui molti stellati, che daranno vita a ricette della tradizione e piatti di avanguardia.
Scorcio della Valle dei Mulini
La Valle dei Mulini: luogo simbolo della Gragnano di una volta
Altro punto focale della manifestazione sarà la Valle dei Mulini un sentiero tra ponti e greti che permette di visitare i resti di una decina di antichi mulini, che in un tempo passato, rifornivano di farina i pastifici cittadini e del cui restauro si è fatto promotore il Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano Igp, nell’ambito di un vasto piano di valorizzazione e recupero dei beni del territorio.
Come ogni festa, infine, non poteva mancare un ospite speciale: infatti nel corso della cerimonia di apertura verrà consegnato il premio “Gragnano, città della Pasta” a un personaggio che rispecchia i valori fondanti in cui si riconoscono i pastifici e che esprimono l’identità di Gragnano.
Testo di Tiziano Argazzi Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com
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