Un weekend a Catania e dintorni

Andiamo alla scoperta di Catania e dei suoi dintorni, tra cultura, arte, storia, buon cibo e natura.

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Il Duomo di Catania e l’Etna sullo sfondo © Shutterstock Michal Hlavica

Porta d’ingresso della Sicilia Orientale, suggestiva città d’arte, esempio indiscusso del barocco siciliano, Catania è il luogo ideale per una fuga di un weekend o come tappa di un viaggio in questa splendida isola.

Di seguito proponiamo alcuni consigli per organizzare al meglio un itinerario di tre giorni ai piedi dell’Etna.

Cosa fare il venerdì a Catania

Catania ha origini antichissime come insediamento siculo, rifondato nel 729 a.C. da coloni greci calcidesi. Nel V secolo a.C. fu occupata dai Siracusani, che la battezzarono Etna, fu poi conquistata dai Romani nel 263 a.C. Con la caduta dell’Impero Romano, la città seguì le sorti della Sicilia, venendo conquistata prima dagli Ostrogoti, poi da Arabi, Normanni, Svevi e Angioini.

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L’antico teatro romano di Catania, costruito in pietra calcarea e lava nera ©Shutterstock

Sconvolta dalla terribile eruzione dell’Etna nel 1669 e dal disastroso terremoto del 1693, la città fu quasi interamente ricostruita all’inizio del Settecento, secondo il gusto barocco che caratterizza tutta la Sicilia sud-orientale.

Per scoprire Catania, basta lasciarsi affascinare dalle notevoli testimonianze risalenti al periodo romano, tra le quali spicca l’Odeon, che sorge nel centro storico. L’edificio fu costruito in epoca greca, ma restaurato tra il I e il II secolo, e a questo stesso periodo appartengono anche altre monumentali strutture, tra cui l’anfiteatro romano e alcuni edifici termali realizzati con pietre laviche.

Partendo da Villa Bellini, giardino tra i più antichi e curati della città, si attraversa l’assetto urbanistico di Catania che conserva ampie vie rettilinee sviluppatesi intorno alla principale via Etnea, cuore pulsante della mondanità catanese e luogo ideale per lo shopping.

Nelle pasticcerie e nei bar di questa strada suggestiva si possono – anzi si devono – provare cannoli, arancini, cassate, brioche e granite da assaporare seduti ai tavolini con vista sul passeggio.

Alla fine di questa scenografica strada si affaccia Piazza del Duomo, che si presenta con la caratteristica Fontana dell’Elefante, vero centro della città storica, e la Cattedrale di Sant’Agata, intitolata alla Santa Patrona di Catania le cui spoglie sono custodite all’interno di una cappella a lei dedicata.

Ammirando la grande e imponente facciata, si entra all’interno dove, oltre alle reliquie della Santa, è conservata la tomba di Vicenzo Bellini, famosissimo compositore nato proprio a Catania.

Da non perdere una visita alla Pescheria, in dialetto siciliano “Piscaria”, un grande e antico mercato che comprende i banchi del pesce che si trovano presso le mura Carlo V, ma anche il circostante mercato ortofrutticolo con banchi di macelleria e di altri generi alimentari.

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Castello Ursino a Catania ©Shutterstock

Proprio nel centro storico si trovano i migliori ristoranti a base di pesce della città, dove gustare il pescato del giorno secondo le antiche ricette e tradizioni culinarie siciliane.

Dopo una breve passeggiata di circa cinque minuti si arriva a Piazza Federico di Svevia, dove sorge il Castello Ursino, uno degli edifici più importanti di epoca normanna. Negli anni ha avuto diverse funzioni, da sede del Parlamento a residenza personale dei sovrani aragonesi, mentre oggi ospita il Museo Civico che racconta la storia di Catania e della Sicilia e conserva reperti di grande valore.

Via Crociferi, una delle vie più famose e suggestive della città, si trova ad appena dieci minuti a piedi dal Castello. Dichiarata Patrimonio Unesco, oggi viene considerata il salotto barocco dai catanesi e ospita ben quattro meravigliose chiese: la Chiesa di San Benedetto con la sua caratteristica scalinata dell’Angelo, la Chiesa di San Francesco Borgia, il Collegio dei Gesuiti e la Chiesa di San Giuliano.

Cosa fare il sabato a Catania

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Aci Trezza, i faraglioni dei Ciclopi ©Shutterstock

Per chi ama il mare, il litorale catanese, caratterizzato dall’alternarsi di spiagge sabbiose e coste rocciose di natura lavica, vegetazione rigogliosa e macchia mediterranea, non lascia che l’imbarazzo della scelta, con possibilità di relax circondati da sfondi unici.

A 15 chilometri da Catania si trova uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di leggenda di tutta la Sicilia: la Riviera dei Ciclopi ad Aci Trezza. I celebri faraglioni che affiorano dall’acqua (le isole dei Ciclopi) – gli scogli che secondo Omero sarebbero stati lanciati da Polifemo per contrastare la fuga di Ulisse – sono oggi all’interno di un’Area Marina Protetta che custodisce anche una stazione di ricerca biologica. Aci Trezza, poi, è un borgo che non smette di stupire, ricco di storia, tradizioni e bellezze naturali.

Sempre lungo la Riviera dei Ciclopi sorge un altro comune carico di fascino: Aci Castello caratterizzato dal famoso maniero normanno. Sono però le spiagge uno dei fiori all’occhiello della località: arenili di sabbia e roccia vulcanica attraversati da pontili in legno bagnati da acque cristalline che si infrangono su costoni di pietra lavica, all’ombra dell’imponente castello.

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Taormina, panorama sulla costa ©Sonja Vietto Ramus

Spengendoci nella provincia di Messina, non può mancare una visita a Giardini Naxos e a Taormina. Giardini Naxos, prima colonia greca a essere fondata in Sicilia nel 735 a.C., è la meta ideale per una giornata all’insegna del relax, della cultura, ma anche del divertimento, assicurato dalle decine di locali, bar e ristoranti del lungomare.

Taormina è facilmente raggiungibile da Giardini Naxos: fondata in epoca arcaica, la fusione tra culture diverse ha creato un luogo magico, pieno di antichi siti di interesse come il Teatro Greco – edificato nel III secolo a.C. dai Greci e ampliato successivamente dai Romani – la Neumachia (una secolare architettura romana), il Duomo del XII secolo e la Villa Comunale, famosa per il suo splendido giardino. Per non parlare poi delle bellissime spiagge, come quelle di Isola Bella, Mazzarò e Spisone.

Cosa fare la domenica a Catania

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Trekking sull’Etna, Sicilia ©Shutterstock

Un itinerario a Catania non può concludersi senza una visita suggestiva al Parco dell’Etna, tra boschi di pini, superfici di lava nera e crateri fumanti. Il vulcano più alto d’Europa e tra i più attivi al mondo, con i suoi 3.327 metri d’altezza e un diametro medio di 40 km, domina l’intera regione.

Le spettacolari eruzioni, le infuocate colate di lava, sono da sempre al centro dell’interesse di scienziati e visitatori di tutto il mondo.

Attualmente, l’area sommitale è rappresentata da quattro crateri: il Centrale, la Voragine Ovest o Bocca nuova, il Cratere sub-terminale di Nord e il Cratere sub-terminale di Sud-est.

Apprezzato in estate dagli escursionisti per la visita ai crateri attivi, in inverno l’Etna offre la possibilità sorprendente di praticare, a pochi chilometri dal mare, anche gli sport sulla neve.

Inoltre, il vulcano offre una biodiversità elevata con una ricca macchia mediterranea e numerose specie boschive come betulle dalla corteccia chiara, querce, faggi, lecci, pini, roverelle, ginestre e castagni.

Fiore all’occhiello di questa biodiversità è, nel territorio di Sant’Alfio, il più antico e grande albero d’Europa, il Castagno dei Cento Cavalli, riconosciuto dall’Unesco come “Messaggero di Pace”.

Attenzione però: l’escursione ai crateri è da fare in sicurezza ed esclusivamente con l’ausilio di guide esperte che consigliano un abbigliamento adeguato, scarpe chiuse e giacche antivento, anche in piena estate.

Il Parco dell’Etna, poi, mette a disposizione le mappe interattive dei sentieri, catalogate a seconda del grado di difficoltà, da quelli più facili fino agli itinerari maggiormente impegnativi.

Infoutili

Quando andare: Tutto l’anno

Cosa vedere: Catania: Piazza Duomo, Cattedrale di Sant’Agata, Mercato della Pescheria, Via Etnea, Teatro Greco, Anfiteatro Romano, Villa Bellini, Castello Ursino, Via Crociferi.

Dintorni: Aci Trezza, Aci Castello, Giardini Naxos, Taormina, Parco dell’Etna.

Cosa mangiare: Pasta alla Norma, Vino doc dell’Etna, Cannoli con la ricotta, Torrone di Sant’Agata, Marzapane, Granita siciliana, Brioche con cappello.

Dove mangiare: Catania: Amocù, via Vecchia Ognina, 147 b; Me Cumpari Turiddu, piazza Turi Ferro, 36; Corte dei Biscari, via Porticello, 5.

Dove dormire: Catania: Duomo Bed & Breakfast, Via Etnea 4.

Cosa leggere: A. Scifo, Catania. Immersi nel barocco sulle tracce di scrittori, santi e musicisti, Ali&No Editrice, 2019, € 11,40.

Testo di Angelo Laudiero |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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