La mostra Milano da Romantica a Scapigliata, è al Castello Visconteo di Novara, con opere di 25 artisti dal 1817 al 1886, è un reportage fotografico ante litteram di luoghi, monumenti, strade durante eventi determinanti per la storia e l’evoluzione della città.

Popolati da macchiette, aristocratici, mendicanti, soldati, donne eleganti e donne disperate. Tanti i ritratti dagli sguardi intensi e drammatici, illuminati dall’alto delle finestre del Duomo e molte situazioni famigliari nelle proprie abitazioni con precisi dettagli di arredo. Intere guarnigioni di soldati dalle varie divise, giovani madri questuanti con il proprio neonato, nobili cacciatori intenti a caricare il fucile e con il cane attentissimo all’operazione. Negli anni successivi queste immagini così precise e dettagliate iniziano a dilatarsi e a “scapigliarsi” , quasi a precorrere quelle che saranno le pennellate degli impressionisti.
Curatrice della mostra Elisabetta Chiodini, coadiuvata da un Comitato scientifico composto da Niccolò D’Agati, Fernando Mazzocca, Sergio Rebora, che ha suddiviso il percorso espositivo in otto sezioni.

L’inizio della prima sezione è un capolavoro di Francesco Hayez l’Imelda De’ Lambertazzi, tragica storia di amore e morte oggetto anche di opere letterarie. Seguono opere di Giovanni Migliara, Giuseppe Elena, Luigi Premazzi, Luigi Bisi, Giuseppe Canella e Angelo Inganni. Tutti spaccati di vita meneghina con un balzo all’indietro nel tempo di luoghi sempre presenti.
La seconda sezione è dedicata a persone e personaggi della storia milanese.
I ritratti sono ambientati, Giuseppe Molteni oltre a essere un ritrattista del bel mondo ritrae la vita del popolo. Suo è anche il ritratto della contessa Teresa Zumali Marsili con il figlio Giuseppe. Carlo Arienti con un ritratto del conte Carlo Alfonso Schiaffinati in abito da cacciatore con il cane che lo guarda con occhi adoranti. Domenico e Gerolamo Induno invece ci raccontano la storia dei meno fortunati e ancora Giovanni Carnovali e Francesco Hayez.

La terza sezione mostra Milano da austriaca a liberata. Carlo Bossoli rievoca episodi delle guerre d’indipendenza. Altri pittori nella sezione sono Baldassare Verazzi e Carlo Canella.La quarta sezione, con La Storia narrata dalla parte del popolo, è dedicata ai fratelli Domenico e Gerolamo Induno che incantarono il pubblico dell’epoca per il loro modo raffinato di illustrare gli interni domestici della gente comune.
Nella quinta sezione si inizia a percepire il rinnovamento del linguaggio pittorico con Filippo Carcano, allievo di Francesco Hayez, che iniziò un suo personale rinnovamento. E poi Eleuterio Pagliano, Giuseppe Bertini e Federico Faruffini che iniziarono una loro ricerca sul colore e sulla luce.Nella sesta sezione i giovani artisti Giuseppe Barbaglia, Vespasiano Bignami e Mosè Bianchi aderiscono con entusiasmo alle nuove teorie pittoriche di Filippo Carcano con scene di giardini e vita quotidiana.
Nella settima sezione Verso la Scapigliatura, opere della seconda metà degli anni Sessanta di Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni la cui tecnica pittorica precede per poco la vera e propria Scapigliatura. Nell’ottava e ultima sezione l’affermazione e il trionfo del linguaggio scapigliato. Sono esposti alcuni dei maggiori capolavori dagli anni settanta ai primi anni ottanta di Tranquillo Cremona . Sono anche presenti due sculture di Giuseppe Grandi in bronzo e gesso.
Questo periodo così speciale per la storia dell’arte milanese e lombarda farà sicuramente conoscere molti artisti considerati minori ma che di certo non lo furono.
Informazioni utili
Novara Castello Visconteo Sforzesco
22ottobre 2022 -12 marzo 2023
Orari
Martedì – domenica 10,00 – 19,00
(la biglietteria chiude alle 18,00)
Aperture straordinarie: lunedì 31 ottobre, martedì 1 novembre, giovedì 8 e lunedì 26 dicembre, domenica 1, venerdì 6 e domenica 22 gennaio
Chiuso: sabato 24, domenica 25 e sabato 31 dicembre
Biglietti
Intero € 14,00
Altre informazioni su www.metsarte.com
Testo e foto di Giovanna Dal Magro|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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