Il percorso progettuale di Bergamo e Brescia realizzato in sinergia con enti e realtà del territorio. In calendario 100 grandi progetti e ben 500 iniziative che abbracciano welfare, innovazione, sostenibilità, turismo e cultura.

Cultura come mezzo per cambiare e rilanciare il territorio. È questa il grande obiettivo che si sono prefissate Bergamo e Brescia, Capitale Italiana della Cultura 2023, località caratterizzate da tradizioni millenarie e realtà innovative, superbi paesaggi naturali e monumenti storici, enogastronomia e mondanità.
Al MEET | Digital Culture Center di Milano sono state presentate le novità principali in vista del grande appuntamento che avrà inizio a partire da gennaio.
Il percorso progettuale e creativo ideato dai due Comuni, in sinergia con enti e realtà del territorio, si comporrà di un vasto programma che include ben 100 progetti (di cui oltre 90 finanziati per 3,5 milioni di euro da Fondazione Cariplo insieme alle Fondazioni di Comunità di Bergamo e Brescia per la promozione culturale delle realtà locali) e 500 iniziative che abbracciano diverse aree tematiche. Tra queste vi sono welfare, innovazione, sostenibilità, turismo e, ovviamente, cultura. Il tutto con il prezioso contributo di Intesa Sanpaolo e A2A e del partner di sistema Brembo.
Gli obiettivi

Ingenti gli investimenti dei due Comuni. Per il triennio 2021-2023 la spesa sarà di 158 milioni di euro. Con tali fondi si punterà a realizzare interventi infrastrutturali al fine di creare le condizioni giuste per rendere i centri urbani più accoglienti e coinvolgenti. E, non meno importante, più sostenibili.
Proprio su quest’ultimo fronte si sta lavorando alacremente: sono stati avviati percorsi di collegamento tra Bergamo e Brescia per lanciare sia nuovi modelli di turismo sostenibile che per la valorizzazione del ricco patrimonio storico e artistico.
Tra questi, ad esempio, spiccano il percorso pedonale chiamato “Via delle due sorelle” e una ciclovia lunga 75 km che collegherà i percorsi Unesco delle due città, 800 beni di interesse storico-culturale e 3 parchi della regionali.
Attenzione massima è rivolta anche al welfare e alla socialità. Sono già stati avviati progetti con il mondo delle istituzioni culturali, delle associazioni e degli istituti di cura per lanciare innovativi modelli inclusivi per la fruizione culturale.
In atto anche una partnership tra mondo delle imprese, Università e Confindustria di Bergamo e Brescia: la collaborazione ha come obiettivo primario quello di puntare a realizzare progetti funzionali per lo sviluppo della socialità, tra cui opportunità di vita per i giovani e nuove forme di lavoro.
Gli eventi

Ricco il calendario di eventi. L’avvio è previsto con la cerimonia inaugurale il 20, 21 e 22 gennaio del prossimo anno che coinvolgerà le due città lombarde.
Imperdibile la “Festa delle Luci”: Brescia, tra il 10 e 19 febbraio, e Bergamo, tra il 17 e il 26 dello stesso mese, diverranno una sorta di gallerie d’arte a cielo aperto.
Tutto è organizzato in modo da valorizzare alcuni tra i luoghi simbolo delle due località: a Brescia il Castello e l’area archeologica mentre a Bergamo un percorso tra la parte alta e la parte bassa della città. Un evento suggestivo al quale parteciperanno prestigiosi artisti nazionali e internazionali.
Nel programma dell’intero 2023 non mancheranno le mostre. In questo campo da sottolineare una importante novità: il prossimo 29 gennaio sarà inaugurato il Nuovo Museo del Risorgimento nel Castello di Brescia.
Vi è poi il capitolo delle manifestazioni storiche, eventi sempre più apprezzati dal pubblico, che vede Bergamo e Brescia unire gli sforzi per valorizzare al massimo gli appuntamenti. La prima città con il “Donizetti Opera Festival”, la “Donizetti Night” e il “Bergamo Film Meeting” mentre la seconda con la “Mille Miglia”, la “Festa dell’Opera del Teatro Grande” e la “Festa della Musica”. Solo un assaggio, questo, dei numerosi appuntamenti che coinvolgeranno entrambe le città.
In calendario non mancheranno appuntamenti legati a musica e teatro nelle principali strutture di Bergamo (Teatro Donizetti e TTB – Teatro Tascabile Bergamo) e Brescia (Teatro Grande e CTB – Centro Teatrale Bresciano). Ma in questo straordinario anno ci sarà una importante novità: gli eventi verranno realizzati per raggiungere in modo itinerante piazze, quartieri, stazioni e periferie.
Le dichiarazioni dei sindaci di Bergamo e Brescia

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, ha evidenziato che la nomina di “Capitale della Cultura” per la città da lui amministrata innesca un processo di “realizzazione di iniziative e progetti culturali. Ma è anche occasione per incidere fisicamente nel tessuto urbano e i territori con la cultura, la sostenibilità, la bellezza a fare da elementi fondamentali di un impegno che prevede grandi investimenti economici da parte dell’Amministrazione”.
Il primo cittadino di Brescia, Emilio Del Bono, ha evidenziato che la “difficile stagione della pandemia ha fatto sentire Brescia e Bergamo città sorelle nel momento più duro. Quel sentimento conta ancora oggi: è stato questo a unirci davvero”.
Lo stesso Del Bono ha spiegato che eredità da lasciare alle future generazioni sarà non solo la collaborazione con Bergamo ma anche gli investimenti che “già ora stiamo operando sulla città”. In questo modo, ha spiegato il sindaco, “avremo un nuovo stile di mobilità e di arredo del centro storico, dove le grandi piazze saranno totalmente pedonalizzate entro l’anno, così come via Musei, cuore archeologico di Brescia”. Senza tralasciare la valorizzazione del Castello, “potenzialità inespressa per tanti anni: stiamo intervenendo sul Piccolo e Grande Miglio, abbiamo riaperto la Strada del soccorso e a gennaio inaugureremo il nuovo museo del Risorgimento”.
Il sindaco ha infine sottolineato che il Cammino delle due sorelle e la Ciclovia sono due dei progetti che meglio di altri rappresentano la volontà di non chiudersi in città ma di uscire sui territori.
Testo di Gabriele Laganà|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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