La città di Berna è una penisola sinuosa, blandita da acque di smeraldo del fiume Aare. Una città antica ch’è riuscita a diventare moderna conservando il suo vecchio cuore medievale. Ci sia arriva comodamente col Trenino Verde delle Alpi che parte da Domodossola.

La città e un piccolo gioiello con un centro storico perfettamente conservato e posto sotto l’egida dell’Unesco come Patrimonio dell’Umanita. Si tratta di un piccolo miracolo a cielo aperto e nel cuore d’Europa: perfetto, racchiuso tra le anse di un fiume azzurrissimo, percorribile a piedi e senza perdersi mai.
Arrivare a Berna diventa parte dello scopo del viaggio

A Berna si puo arrivare felicemente per una via ch’e da sola uno spasso; basta salire a Domodossola sul Trenino Verde delle Alpi e via, il divertimento inizia subito. Paesaggi incantati scorrono dalle ampie finestre panoramiche e ci preparano al soggiorno in città.
Non solo, prima di approdare nella capitale della Federazione Elvetica, c’e anche spazio per un giro panoramico sul lago di Thun a bordo del ‘Blϋmlisalp’ il battello a vapore che ci fa sognare i fasti della Belle Époque.

E in città c’e tanto da fare: la cultura, in primo luogo, che trova casa nei musei cittàdini e nelle tante proposte per grandi e piccoli come gli atelier artistici spesso gratuiti offerti dal Centro Paul Klee. La natura attorno alla città e vicinissima, come si puo apprezzare nella montagna ‘ cittàdina’ il verdissimo Gurten.

Poi ci sono i panorami mozzafiato dal campanile del Münster e dalla Zytglogge, la torre che conserva un orologio antichissimo del XVI° secolo. All’interno si puo vedere il complesso meccanismo ancora perfettamente funzionante. Infine, prenotando un hotel in città si ha diritto al Bern Ticket che permette di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici, comprese le funicolari, per tutto il soggiorno. Soggiorno che tra l’altro e gratuito per i ragazzi fino ai 16 anni con Family Package in hotel selezionati.
A vederla da vicino non te ne accorgi, ma dall’alto di una delle tante terrazze e belvedere, Berna appare come un’antica stampa, una di quelle un po’ giallastre che disegnano città mitiche, scomparse sotto i colpi della modernità.
Ecco, qui non è accaduto. Qui la modernità non è riuscita a scompaginare un centro storico perfetto, come raccolto e impenetrabile all’esterno. Sito Unesco dal 1983, il centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità.
La città non è grande: si narra che nel lontano 1191, un tal Duca Bertoldo V°, un tedesco, adocchiò questa penisola deserta e solcata da tre grandi avvallamenti, probabilmente residuo di vecchie erosioni del fiume Aare.

Decise di fondarvi una città che si sviluppò proprio su queste ‘spaccature’ che furono e sono le tre grandi arterie parallele, Kramgasse, Münstergasse, Rathausgasse. Molto semplice e razionale, non a caso si dice che a Berna non si perde nessuno. Queste tre vie e le molte più piccole che le intersecano, sono il centro storico che si attraversa agevolissimamente a piedi.
Ma non in fretta perché tutto il nucleo antico è contornato da portici – 6 km di portici, per la precisione – fitti fitti di negozi, gallerie d’arte, caffè, pasticcerie, boutiques, oreficerie e chi più ne ha più ne metta, che catturano l’attenzione ad ogni passo.

Il colpo d’occhio, però è fenomenale. Soprattutto dalla radice della Kramgasse dove sorge la Zytglogge, la Torre dell’Orologio: guardando verso il fondo si vede un doppio filare di edifici bassi, tutti in arenaria color nocciola, appena alleggeriti qua è là da leggiadri balconcini dorati, al piano terreno porticati e che quasi si allargano leggermente alle fondamenta per effetto degli anni.
Ben conservato è dir poco; rarissimo trovare tutto un centro storico completamente organico, coevo, senza brutture e interventi posteriori. Beh, qui è successo anche se questa che vediamo attualmente non è la città voluta dal Duca Bertoldo che arse tutta in uno spaventoso incendio nel 1405, ma quella ben più resistente costruita dopo il rogo. Dal legno alto medievale, all’arenaria di Berna, come la casa del porcellino più astuto, tutto si è conservato.

Un giro per la città vecchia non può che avviarsi dalla Zytglogge, dove è bene fermarsi allo scoccare dell’ora. Anzi, 5 minuti prima quando ha inizio lo spettacolo: il gallo canta, un carosello di orsi entra ed esce dalla Torre, il Dio del Tempo, Crono, batte le ore.
Ma la meraviglia è all’interno dove è conservato il meccanismo dell’antico orologio in funzione dal 1527. Si può prenotare una visita alla Torre: esperienza notevole (prenotazione solo via telefono allo +41 313281212 o mail a citytours@bern.com). Dura circa 1 ora con una guida che mostra nel dettaglio il meraviglioso meccanismo; da qui si gode anche una grandiosa vista sulla città. Massimo 19 persone, costoper il gruppo 250 CHF, anche in italiano.

Procedendo sulla Kramgasse che poi diventa Gerechtigkeitsgasse, si arriva sull’Aare, il fiume azzurro che si attraversa dal ponte Nydeggbrϋke. Non smette di sorprendere il colore di quest’acqua che sembra fatta di acquamarina densa.
Qui si incontra la fossa degli orsi e la loro collina dove vivono quasi liberi e sicuri. Ecco, gli orsi. A ben vedere una felice ossessione locale. Sono ovunque, sulla bandiera, nelle fontane, sulle magliette,dolci e via discorrendo.
Leggende che li riguardano affogano nel tempo che fu,addirittura alla fondazione della città nel 1191 quando, si racconta, il Duca Bertoldo indisse una battuta di caccia dichiarando che la città appena fondata avrebbe avuto il nome della prima preda. Venne catturato un orso, – ber intedesco arcaico – da cui Berna.
Nei secoli c’è sempre stato un orso, vivo s’intende, a ricordare la vicenda. Gli orsi, oggi, occupano un intero versante della collina oltre il Nydeggbrϋcke, il ponte orientale sull’Aare. Qui ci sono alberi dove possono arrampicarsi, stagni dove bagnarsi, grotte dove rifugiarsi.

Hanno anche un certo da fare a trovare il cibo che i guardiani nascondono qua è là per tenerli impegnati;terapia occupazionale per plantigradi. Qui si nascondono tra le frasche, ma ogni mattina vengono ricondotti nella vecchia fossa per la pulizia della collina. E qui sono esposti e vicini. Al momento sono tre: madre, padre e un loro cucciolo. Sono bellissimi, imponenti e ipnotici. Si starebbe ore a guardarli.
Guardando bene l’ansa del fiume,non si crede ai propri occhi: in tanti si buttano dalle sponde attaccati a strani sacchi colorati. É uno dei passatempi locali, lasciarsi trasportare dalla corrente sostenuti da zaini detti Aaresach.
Dopo varie ricerche e domande,si scopre che si tratta di un’invenzione cittàdina per adepti del fiume. Sono zaini impermeabili che si chiudono arrotolando la parte superiore. Chiusi, restano pieni d’aria e diventano una specie di salvagente. Sono in vendita nei negozi di articoli sportivi e nel Corner di Info Turistiche della Stazione Centrale a circa 35 CHF. Zaini o no,buttarsi nell’Aare è pericoloso e sconsigliabile, meglio limitarsi a guardare la follia dei tuffatori bernesi.
Tornando sui propri passi, si arriva al Münster, grandiosa chiesa gotica con il campanile più alto della Svizzera. Il pezzo più pregiato è il grandioso polittico in arenaria colorata che sormonta il portale centrale: rappresenta il Giudizio Universale con 294 figure tra salvati e dannati.

Appena dietro il Münster, la Terrazza della Cattedrale, un giardino sospeso e molto frequentato dai cittàdini e dai visitatori da cui si apprezza un panorama notevole. Non lontano, ecco le cupole verdi del Palazzo Federale alle cui finestre occhieggiano pizzi preziosi donati dalle artigiane di San Gallo; bisogna venire dal22 ottobre fino metà novembre, quando sulla facciata vengono proiettati incredibili giochi di luce che incantano.
Qui nella Piazza del Governo, un lato è occupato dalla Banca Nazionale; nei suoi caveau si conserva tutto il patrimonio aureo della nazione e a nessuno è dato sapere di che quantità si parla.

Altro notevolissimo punto panoramico si ha dal lato sud, sul ponte Kirchenfeldbrϋcke. Gente, qui la vista toglie il fiato: sotto una delle anse più ampie dell’Aare, a sinistra la città vecchia da cui sgorga altissimo il campanile gotico del Müntster.

Conviene venirci al tramonto e attendere il buio quando le luci iniziano ad accendersi e tutto il mondo attorno sembra perfetto. Altro punto panoramico assoluto, il Rosengarten, parco pubblico un poco in alto e dominato da infinite colture di rose d’ogni colore.

Si raggiunge dal centro città con il bus n°10. Il parco è molto piacevole, si può anche pranzare o cenare al bel ristorante, ma soprattutto si ha una vista mozzafiato sulla città vecchia colta dall’alto e nella sua interezza. I bernesi usano accorrere al tramonto dotati di bevande.
Andare a Berna col Trenino Verde delle Alpi

BLS gestisce la rete ferroviaria celere della Svizzera Centrale e di Berna e anche le linee più veloci con gli InterRegio e RegioExpress. Una compagnia agile e attentissima all’ambiente, propone non solo percorsi in treno ma anche su autobus e battelli.
La navigazione è parte importante nell’attività di BLS: dal 1913 ad oggi, quasi ogni ora durante l’estate, i battelli circolano sui laghi di Thun e Brienz e in inverno c’è una corsa giornaliera sul lago di Thun.
E non va dimenticato il servizio trasporto veicoli che permette di attraversare la galleria del Sempione e del Lötschberg; esperienza piacevolissima soprattutto per i bambini. Si resta sulla propria auto e il treno merci scoperto conduce al di là del traforo con il minimo impatto ambientale e il massimo del divertimento.

Info Utili
Quando andare:
Le stagioni più ‘godibili’ sono certo l’estate quando le giornate durano a lungo e la città è circondata dalla vegetazione lussureggiante. In Inverno, il periodo natalizio regala suggestioni tutte nordiche con addobbi ovunque e i mercatini di Natale in tutta la città vecchia
Come arrivare:

La via più interessante e più eco-rispettosa è il treno; da Domodossola parte il Trenino Verde delle Alpi, un treno di grande godibilità dotato di immense vetrate panoramiche da cui ammirare il paesaggio alpino, gli antichi ponti, i castelli e i piccoli villaggi. Un meraviglioso passaggio a nord-ovest che può anche essere vissuto come gita giornaliera; la compagnia BLS offre un interessante ticket giornaliero a 58 CHF. Tutte le info sul sito BLS
Si arriva a Berna in circa 2 ore ma si può salire e scendere a piacimento e anche navigare il lago di Thun con i battelli gestiti dalla stessa compagnia. (bls.ch). Gli aeroporti più vicini sono quelli di Zurigo e Basilea.
Dove mangiare:
Magnifico il ristorante del Rosengarten, il giardino fiorito dedicato alle rose: Il Ristorante è rivolto verso il panorama e, senza grosse pretese, offre una cucina varia, dalla fonduta locale a piatti di ispirazione mediorientale a pasta e gnocchi. Aperto a colazione, pranzo e cena.

Alta classe e ottimo servizio da Bay che si definisce ‘modern brasserie’, titolo che non ha impedito al Bay di guadagnare il riconoscimento quale “Best of Swiss Gastro Award” nel 2018. Offerta gastronomica variegata che spazia dalla Burrata di Emmental, alla Fregola Sarda con verdure locali, anche se l’intento dichiarato è quello di reinterpretare i classici della cucina francese.
Dove dormire:
Best Western Plus Hotel Bern; 4 stelle accogliente e in posizione comodissima in pieno centro e vicino ai principali mezzi pubblici e alla stazione Centrale.
Chi è rimasto completamente affascinato dagli orsi di Berna, può scegliere di dormirci vicino: Hotel Zollhaus, separato da una cancellata ma proprio vicinissimo alla collina degli orsi, un piccolo boutique hotel, ma proprio piccolo con solo una suite su due piani, per max 4 persone, ma unico. Una terrazza privata permette una vista impareggiabile sulla città vecchia e come vicini (in assoluta sicurezza) i 3 plantigradi.

Link utili:
Il sito ufficiale della città di Berna bern.com è completissimo di ogni informazione, curiosità, dettagli sulla storia, gli hotel, i ristoranti e le attrazioni in città e dintorni; anche in italiano.

In Stazione Centrale ottimo Tourist Information: Bahnhofplatz 10°; vi si trova materiale anche in Italiano, souvenirs vari e si possono prenotare visite guidate al centro storico Patrimonio Unesco; durano circa 90 minuti, max 20 persone, anche in italiano al costo di 300CHF a gruppo. Qui si può anche prenotare la visita alla Torre dell’orologio, la Zytglogge.
Approfondimento sul percorso del Trenino Verde delle Alpi, e prenotazioni dirette sul sito BLS
Leggi tutto il dossier-guida su BLS e la città di Berna qui www.latitudeslife.com/dossier-bls-berna

Testo di Lucia Giglio|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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