Usa, il rilancio del turismo passa attraverso investimenti e novità

L’annuncio alla manifestazione “Brand USA Travel Week” che si è tenuta a Francoforte. Massima attenzione è riservata ai viaggiatori europei.

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Alte Oper Frankfurt è stata la sede degli incontro tra stampa e operatori dell’industria turistica americana ©Lucio Rossi

Il turismo verso gli Stati Uniti è in forte ripresa. Lo testimonia il grande successo riscosso da “Brand Usa Travel week” che si è tenuto a Francoforte la scorsa settimana.

Nel corso della manifestazione numerosi Ceo statunitensi hanno spiegato quali saranno i nuovi sviluppi e le esperienze straordinarie da tenere d’occhio negli Usa il prossimo anno. Un mix che creerà le condizioni perfette per riuscire ad attrarre nel Paese un sempre maggior numero di turisti.

Investimenti e novità

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Elliott Ferguson, Presidente & CEO di Destination DC, illustra le novità di Washington ©Lucio Rossi

Nella conferenza stampa di “U.S. Gateways”, il CEO di Atlanta CVB, William Pate, ha annunciato che la città sta investendo 4 miliardi di dollari in nuovi sviluppi nei prossimi anni prima della Coppa del mondo FIFA nel 2026, incluso il “miglioramento dei trasporti da e verso la città”.

Sport come volano per rilanciare il turismo e non solo. Ma Atlanta non è l’unico caso di investimenti legati ad eventi sportivi. Basti pensare che è prevista una ristrutturazione da 15 miliardi di dollari dell’Aeroporto di Los Angeses LAX per le Olimpiadi del 2028 e una nuova metropolitana in città per portare i visitatori direttamente dall’aeroporto al centro.

New York non è da meno con il terminal da 9,5 miliardi di dollari al JFK. Senza dimenticare Orlando: la vivace città della Florida affianca a nuovo terminal dell’aeroporto internazionale il lancio, previsto per il prossimo anno, di Brightline, la prima ferrovia ad alta velocità che collega la città a Miami in tre ore.

Anche l’enogastronomia giocherà la sua parte. Nella conferenza stampa “Food and Drink Across the U.S.”, Kyle Edmiston, CEO Visit Lake Charles, ha rivelato che il prossimo settembre la Louisiana lancerà il suo primo festival enogastronomico. Un evento della durata di 4 giorni in cui verranno celebrati il cibo e gli chef dello Stato.

Sulla stessa lunghezza d’onda il CEO di Travel Oregon, Todd Davidson, che ha presentato “Why Guides”, un programma ideato per connettere i visitatori con i produttori di vino e con casari, fornai e macellai locali.

Oltre alle città più grandi ci sono negli Stati Uniti ci sono tantissime altre località che meritano una visita. Luoghi alternativi e poco conosciuti ma di grande fascino: tra questi, ad esempio, figurano la Georgia, la contea di Dutchess, la città di Phoenix e le Isole Vergini americane.

Anche in un grande Stato come la Florida esistono realtà affascinanti ma fuori dai circuiti turistici tradizionali: una pecca su cui ha cercato di porre rimedio la conferenza stampa “Florida – Theme Parks & Beyond” che aveva come obiettivo quello di mettere in luce le aree meno visitate del Sunshine State.

Il mercato europeo

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La platea dell’Alte Oper durante le conferenze stampa ©Lucio Rossi

Grande attenzione è rivolta ai turisti provenienti dall’Europa. Numerose destinazioni statunitensi posizionate al di fuori delle principali città gateway sono fiduciose nella ripresa del mercato del Regno Unito. Ripresa che si consoliderà nel 2024.

Un elemento, questo, di grande importanza. Basti pensare che, come hanno sottolineato i leader del settore, il Regno Unito è attualmente il loro mercato internazionale numero uno dopo Canada e Messico. I segnali che lasciano ben sperare ci sono già.

Julie Coker, amministratore delegato della San Diego Tourism Authority, ha affermato che la città sta vedendo un forte ritorno di turisti britannici: “I nostri voli British Airways sono pieni e stanno andando meglio del previsto sia per il tempo libero che per affari. Stiamo davvero promuovendo il nostro stile di vita all’aria aperta, con 70 miglia di costa, ristoranti all’aperto e oltre 150 birrifici artigianali”. Lo stesso Coker ha affermato che San Diego ha continuato a offrire una “vacanza in due nazioni”: questo perché permette un facile accesso al Messico settentrionale.

Vi è anche un altro dato interessante. Nejc Jus, capo della ricerca presso il World Travel & Tourism Council, ha evidenziato che la durata media del soggiorno dei viaggiatori europei negli Usa è ora di 17 giorni, rispetto ai circa 13 pre-pandemia.

Il trasporto aereo verso gli Usa

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Un momento del panel sul trasporto aereo verso gli Stati Uniti ©Lucio Rossi

In questo scenario un ruolo importante lo giocano anche le compagnie aeree. Queste ultime la scorsa estate hanno registrato un incremento dei biglietti acquistati dai viaggiatori. Un trend positivo che conferma il rilancio del turismo verso gli Stati Uniti.

Con l’aumento dei viaggiatori si aprono nuovi scenari e nuove opportunità come la creazione di nuove rotte. A tal proposito Thorsten Letnnin, direttore vendite di United Airlines, ha affermato che con il nuovo Airbus A321 si raggiungeranno destinazioni più piccole che sono fuori dagli itinerari tradizionali.

Il trasporto aereo è un elemento fondamentale per la ripresa del turismo. E questo è sottolineato anche da Wit Tuttell, direttore esecutivo di Visit North Carolina, che ha annunciato una serie di tendenze, tra cui il crescente interesse per l‘isola di Okracoke nelle Outer Banks dello Stato e la popolarità dei soggiorni in affitto per le vacanze che ora sono presentati dall’operatore britannico America As You Like It.

Testo e foto di Lucio Rossi|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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