Secondo porto d’Europa e crocevia di culture e identità ma anche città-laboratorio dove i boulevard ottocenteschi portano a scoprire i suoi luoghi iconici disegnati dalle architetture avveniristiche degli archistar. 

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La sagoma della Port House di Anversa, un nuovo landmark per la città portuale nelle Fiandre @Shutterstock

Giovane e creativa come Berlino, chic e vivace come Parigi, allegra e fashion come BarcellonaAnversa non si ripiega sulla nostalgia, sul suo buon tempo andato, sui suoi secoli rubenesque. Non vive solo di slanci ma modernizza, rinnova e sperimenta di continuo.

Un’isola proiettata verso il futuro

Vedere, per credere, Het Eilandje, ‘la piccola isola’ (questa è la traduzione) e l’area del vecchio porto di Anversa, circondata dall’acqua della Schelda. Si racconta che anche il Rubens architetto e designer avesse pensato di impreziosire il porto della città con palazzi e residenze eleganti.

Progetto fallito, purtroppo, perché, durante gli anni di Rubens, l’espansione di Anversa si arrestò e il quartiere fu utilizzato per secoli come hotspot per le attività portuali e come sede di magazzini, depositi, hangar.

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Le strutture portuali dello scalo di Anversa, secondo porto europeo per volumi di traffico @Shutterstock

Ma, seguendo la vocazione alla sperimentazione, negli ultimi anni Anversa ha investito molto nell’architettura contemporanea e Het Eilandje è l’esempio più calzante di questa tendenza.

E quindi, in quella che era l’area portuale convivono banchine, gru di carico, bacini di carenaggio (diventati eleganti porticcioli turistici) e architetture avveniristiche disegnate dai migliori archistar su piazza.

Sul porto antico di Anversa, il MAS racconta la storia della città

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Il MAS – Museum aan de Stroom, o Museo sull’Acqua, nel distretto di Het Eilandje @Lucio Rossi

Uno dei tratti caratteristici dello skyline di Eilandje è, infatti, una torre rossa proprio nel centro del vecchio porto. E’ il MAS (acronimo di Museum aan de Stroom, cioè “Museo sull’Acqua”), uno dei musei più intriganti della città. Esempio di architettura Art Deco Postmoderna, il Museum aan de Stroom è un’imponente edificio rivestito in pannelli di vetro e lastre di pietra rossa.

Non è casuale la scelta di questo colore: il rosso richiama quello degli storici magazzini in mattoni, un tempo al servizio del porto di Anversa e oggi scomparsi o riutilizzati come caffè, bistrot e locali alla moda. Di più: migliaia di piccole mani in metallo decorano le lastre di pietra rimandando al simbolo della città di Anversa.

Il museo si sviluppa su dieci piani e ogni livello, ruotato rispetto al livello inferiore, costruisce così un percorso di visita a spirale e dai grandi terrazzi chiusi dai vetri ondulati le prospettive sulla città cambiano ad ogni piano. 

La sua collezione di mezzo milione di pezzi racconta la liaison particolare tra la città, il fiume e il porto: all’interno, infatti, fra installazioni, esposizioni permanenti e progetti temporanei, si celebra il rapporto tra la città, il mare e la Schelda.

Reperti etnografici provenienti da tutto il mondo e oggetti relativi alla storia della città, antiche imbarcazioni e pezzi di design, mappe navali e gigantografie della città si rincorrono lungo i dieci piani del MAS per concludersi con la terrazza panoramica (aperta al pubblico fino a notte fonda) dalla quale Anversa, il suo skyline, i palazzi e le chiese non hanno più segreti.

Le altre sorprese della Piccola Isola: il Museo della Red Star Line e la Port House

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Il Museo della Red Star Line racconta la storia degli emigranti nelle Americhe @Shutterstock

Nella “Piccola Isola” si trovano anche antichi magazzini come quelli della Red Star Line, la compagnia belga le cui navi trasportarono milioni di emigranti nelle Americhe: il Museo della Red Star Line racconta le loro storie con oggetti, video, interviste, modelli, installazioni interattive, abiti e ricostruzioni d’interni.

Scendendo la corrente della Schelda ecco la Port House o, come la chiamano qui, la Nieuw Havenhuis, il pezzo da novanta più fotografato e instagrammato di Het Eilandje. L’ha disegnata Zaha Hadid che ha voluto utilizzare una centenaria caserma dei pompieri perché ospitasse il quartier generale della Antwerp Port Authority.

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La Port House, da un progetto di Zaha Hadid, è la nuova struttura che domina l’ingresso della zona portuale di Anversa, Fiandre @Lucio Rossi

Progetto avveniristico, ovviamente, che vede svettare sopra la corte centrale del vecchio edificio un volume vetrato e sfaccettato che ricorda un vascello e tocca un’altezza di quarantasei metri.

Due i rimandi alla storia cittadina contenuti nel progetto della Hadid: la straordinaria storia marittima di Anversa (raccontata dalla poppa rivolta verso la città e dalla prua che si slancia sul porto) e la lavorazione diamante (l’effetto è ottenuto dividendo la copertura esterna della nuova costruzione in triangoli di vetro con diverse angolature che riflettono la luce come un brillante oversize).

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La grande Hall all’ingresso della Port House di Anversa @Lucio Rossi

E ancora: se la Port House all’esterno ricorda un diamante, il suo interno è simile a quello di una nave: i corridoi simili ai ponti di un’elegante cruiseship, le scale che congiungono i vari livelli, la “prua” dell’edificio simile ad una vera e propria tolda affacciata sull’area portuale.

Straordinario landmark con la luce del giorno, di notte la Port House, illuminata comme il faut, diventa uno sorprendente faro. Che segna il confine tra Het Eilandje e il porto di Anversa. 

Testo di Enrico Saravalle foto di Lucio Rossi|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com


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