Un weekend a Ragusa e dintorni

Ragusa è un museo a cielo aperto, uno scrigno di meraviglie da scoprire per lasciarsi incantare dal fascino del barocco siciliano.

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Ragusa Ibla prima dell’alba © Shutterstock

Andiamo alla scoperta di una delle più belle città del Val di Noto, punto di partenza ideale per visitare i luoghi del Commissario Montalbano, Modica, Scicli e Punta Secca, su tutte. Di seguito proponiamo alcuni consigli per organizzare al meglio un itinerario di tre giorni in questa parte elegante e raffinata di Sicilia.

Venerdì a Ragusa

Ragusa, nel cuore del Val di Noto, si trova sui monti Iblei proprio di fianco al corso del fiume Irminio, la cui foce fa parte di una riserva naturale tra Marina di Ragusa e Donnalucata. La città è divisa in due parti: Ragusa Ibla, la parte storica e Ragusa Superiore, la città nuova, anche se la maggior parte del patrimonio artistico si trova nel quartiere antico di Ibla.

Prima di entrare nella parte vecchia della città, merita una visita la Cattedrale di San Giovanni Battista che si trova a Ragusa Superiore: progettata nel 1760 da due architetti locali e ricca di decorazioni barocche, la chiesa presenta quattordici colonne in pietra ragusana e il pavimento che alterna la pietra al calcare bianco.

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Il campanile della Cattedrale di San Giovanni svetta sui tetti di Ragusa @Shutterstock

Percorrendo l’antichissima strada che scende verso Ragusa Ibla, una meravigliosa scalinata di 340 gradini conduce a un’intricata rete di stradine e vicoletti fino al Duomo di San Giorgio, una delle più belle espressioni del barocco mondiale. La chiesa sorgeva all’estremità est dell’abitato, dove si trova ancora l’antico portale e fu riedificata al posto della chiesa di San Nicola con interni decorati dalle vetrate del 1926 che ritraggono i tredici episodi del martirio di San Giorgio.

Proprio di fianco alla chiesa si trova il Portale di San Giorgio, monumento simbolo della città di Ragusa realizzato in stile gotico-catalano nella prima metà del XIII secolo.

Altri luoghi di culto da non perdere sono la bellissima Chiesa di Santa Maria dell’Itria, caratterizzata dalla cupola in maiolica azzurra, e la Chiesa di Santa Maria delle Scale tra Ragusa Ibla e Ragusa Superiore, uno dei pochi esempi di architettura gotica che caratterizzavano la città prima del terremoto del 1693.

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Ragusa, il giardino Ibleo @Shutterstock

Ma Ragusa è famosa anche per gli eleganti e raffinati palazzi: meritano certamente una visita Palazzo Zacco, sede del Museo delle tradizioni ragusane, Palazzo Schininà di Sant’Elia, costruito alla fine del XVIII secolo dal barone Mario Leggio Schininà, primo sindaco di Ragusa; e Palazzo Sortino-Trono, edificato nel 1778 su parte delle mura dell’antico castello.

Dopo il faticoso saliscendi, tra scale, vicoletti e salitelle, il meraviglioso Giardino Ibleo è un piacevole angolo di pace, di ristoro e di tranquillità.

Questo polmone verde, oltre ad ospitare una flora di specie mediterranee ed esotiche, presenta anche un importante patrimonio monumentale: al suo interno sorgono le chiese di San Domenico, di San Giacomo e dei Cappuccini alla quale è annesso il Museo Diocesano che conserva il Trittico di Pietro Novelli.

In giro per la città, infine, non può mancare una visita alle più belle botteghe tradizionali di pittori, restauratori e antichi artigiani: vale la pena entrare nella bottega del Carretto Siciliano e ammirare l’antica arte della riparazione dei carretti.

Sabato a Ragusa

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Uno scorcio della città vecchia di Modica ©Sonja Vietto Ramus

A soli 25 minuti di auto da Ragusa, Modica merita certamente una visita: la città si sviluppa su più colli, tra Modica Alta e Modica Bassa, da cui si godono panorami fantastici. A colpire maggiormente di questo borgo è la sua grande eredità tardo barocca, i piatti della tradizione, la cioccolata, le terrazze e le viste incredibili.

Arrivando a Modica la prima cosa da vedere è sicuramente Corso Umberto I, la strada che taglia in due Modica Bassa e su cui si affacciano eleganti palazzi cittadini, chiese barocche, bar e ristoranti.

Su tutti spicca il bellissimo Duomo di San Pietro, il cui ingresso si raggiunge salendo una ripida scala abbellita da statue degli apostoli a grandezza naturale. Merita anche l’interno decorato con intarsi di marmo bianco, marmi policromi e pece nera.

La più iconica, però, è la Chiesa di San Giorgio, capolavoro del barocco siciliano, con una facciata ellittica sormontata dalla torre campanaria. La chiesa si trova a Modica Alta e per raggiungerla bisogna salire una particolarissima scalinata a zigzag costituita da due rampe gemelle che terminano nella terrazza dalla quale si gode di una vista magnifica sulla città.

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Il Duomo di San Giorgio a Modica, bell’esempio di arte barocca siciliana @Shutterstock

A metà della scalinata c’è anche uno dei posti più belli dove godersi il tramonto, gli Orti di San Giorgio, un locale all’aperto in un giardino che si apre tra le rampe.

Non si può lasciare Modica senza vedere la casa natale di uno dei suoi cittadini più illustri: Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura nel 1959. Il museo è ospitato presso la casa in cui nacque lo scrittore il 20 agosto del 1901, che si trova in un vicolo dietro al Duomo.

Nei due ambienti principali (lo studio milanese e la stanza da letto) si possono vedere mobili e oggetti appartenuti al grande letterato, dai suoi acquarelli, alle foto, a diversi altri cimeli.

Nota in tutto il mondo è, infine, la cioccolata di Modica. Nelle antiche pasticcerie della città, si trova questo particolare tipo di cioccolato ottenuto con una lavorazione a freddo che si può ammirare nei laboratori a vista dove si preparano tavolette aromatizzate allo zenzero, alla vaniglia e al sale.

Domenica a Ragusa

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La facciata barocca della Chiesa di San Michele Arcangelo a Scicli, Ragusa @Shutterstock

A 10 km da Modica, sorge il pittoresco paesino di Scicli, noto a tutti gli appassionati del Commissario Montalbano come set cinematografico della fortunata serie TV della Rai. Sulla scenografica via Mormino Penna, sorgono gli edifici più importanti e belli della cittadina: il Municipio, gli eleganti palazzi nobiliari, le innumerevoli chiese, rendono Scicli un piccolo gioiello dove il sole riflette la sua luce sulla pietra dorata delle case.

Il Municipio – nella fiction il Commissariato di Vigata – è un affascinante palazzo realizzato in stile rinascimentale che conserva la bellissima stanza del sindaco oltre al set del commissariato più famoso d’Italia.

In via San Bartolomeo, nel centro storico, sorge invece una delle chiese più importanti della cittadina: la Chiesa di San Bartolomeo, vero capolavoro d’arte, in stile barocco neoclassico, fondata nel XV secolo e riedificata in maniera esemplare dopo il terremoto del 1693.

La facciata di grande impatto con tre ordini di colonne (dorico, ionico e corinzio) termina con una cupola a costoloni, mentre l’interno è decorato con affreschi e pregiate tele raffiguranti la vita di Cristo.

La Chiesa di San Michele, poi, è una delle più antiche di Scicli, esistente già prima del terremoto del 1693. La sua ricostruzione fu affidata all’architetto Alessi nella seconda metà del ‘700 e venne terminata a metà dell’800. La bellissima struttura slanciata verso il cielo, realizzata in perfetto stile barocco, risalta il gioco prospettico che le conferisce un aspetto armonico.

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Dettaglio barocco di Palazzo Beneventano a Scicli, Ragusa @Shutterstock

Palazzo Beneventano, infine, colpisce immediatamente per le decorazioni dei mensoloni che sostengono i balconi, raffiguranti mascheroni e animali grotteschi dalle espressioni aggressive e spaventose. Tali decorazioni sono il filone narrativo di tutti i palazzi il cui scopo era rappresentare il periodo storico delle invasioni saracene e i momenti di terrore vissuti dalla popolazione.

Da non perdere anche la visita all’antica Farmacia Cartia, un piccolo museo nel quale il tempo sembra essersi fermato all’inizio del ‘900 e in grado di raccontare l’antica arte del farmacista attraverso una sola stanza alle cui pareti sono esposte le scaffalature e le vetrinette con flaconi e medicamenti di vario genere.

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Torre Scalambri e la casa che appare in diverse scene della fiction televisiva Il commissario Montalbano @Shutterstock

Naturalmente, anche questo luogo davvero particolare è presente sul set del Commissario Montalbano. E seguendo le orme del personaggio nato dalla fantasia di Andrea Camilleri, è inevitabile fare un salto a Punta Secca, la “Marinella” di Montalbano, piccolo borgo di mare con la spiaggia dove si trova la casa del Commissario.

Il meraviglioso alternarsi di sabbia finissima e rocce che sfiorano la superficie del mare non può non rievocare gli episodi del Commissario più amato d’Italia e quel sottofondo musicale struggente e nostalgico così adatto ad accompagnare un tale scenario.

Infoutili

Quando andare:

Tutto l’anno

Cosa vedere:

Ragusa: Cattedrale di San Giovanni; Duomo di San Giorgio; Portale di San Giorgio; Chiesa di Santa Maria dell’Itria; Giardino Ibleo; Palazzo Zacco; Palazzo Sortino-Trono; Palazzo Schininà di Sant’Elia.

Modica: Corso Umberto I; Duomo di San Giorgio; Pizzo Belvedere; Castello dei Conti; Casa Natale di Salvatore Quasimodo; Museo del Cioccolato.

Scicli: Via Mormino Penna; Municipio; Chiesa di San Michele Arcangelo; Chiesa della Madonna del Carmine; Palazzo Beneventano; Colle San Matteo, Palazzo Fava; Chiesa di San Bartolomeo.

Cosa mangiare

Ravioli di ricotta; Cavati al sugo; Lolli con le fave; Coniglio a Partuisa; U Macchu; Scacce; Gamberoni ai frutti di mare; Baccalà fritto alla ragusana; Cioccolato di Modica.

Dove mangiare

Ragusa: I Bianchi, Via Orfanotrofio 39.

Modica: Osteria dei Sapori Perduti, Corso Umberto I 228. Scicli: Cannolia, Via San Bartolomeo 10.

Dove dormire

Ragusa: Itria Palace, Corso Don Minzoni 6.

Modica: Le Magnolie Hotel, Corso Umberto I 143.

Scicli: Albergo Novecento, Via Duprè 11.

Cosa leggere

A. Iacono, Ragusa, Modica, Scicli. Patrimonio dell’umanità, Affinità Elettive, 2003, € 12.

Testo di Angelo Laudiero|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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