Per chi ama l’architettura, quella di altissimo livello, la destinazione non può che essere Firenze.

La cupola di Brunelleschi è un capolavoro assoluto dell’arte che da secoli incanta il mondo fin dalla sua realizzazione: è il simbolo di Firenze, del Rinascimento e dell’umanesimo in generate.
Con il suo diametro di 45,5 metri e un’altezza totale di più di 116 metri, la Cupola della cattedrale di Santa Maria del Fiore è la più grande volta in muratura del mondo.
Vi si accede dalla Porta della Mandorla (lato Nord). Costruita tra il 1420 e il 1436, l’innovazione mirabile del Brunelleschi fu quella di voltarla senza armature di sostegno.
La Cupola e le altre meraviglie

La cupola infatti è costituita da due cupole distinte: una interna, spessa oltre due metri, con angolo maggiore dell’altra e costituita da grandi archi tenuti insieme da costole e realizzata in mattoni disposti a spina di pesce; e una esterna di copertura, rivestita in tegole di cotto e segnata da otto costoloni di marmo bianco.
Bellissima, è visitabile da vicino grazie al Brunelleschi Pass che include l’accesso a tutti i monumenti della Piazza permettendo un’esperienza completa nel cuore della spiritualità della città di Firenze.
Include l’accesso, oltre alla Cupola di Brunelleschi, al Battistero di San Giovanni, al Campanile di Giotto, al Museo dell’Opera del Duomo e all’antica basilica di Santa Reparata con un unico biglietto, valido 3 giorni dalla data di visita selezionata.
La salita alla sommità è composta da 463 scalini e non è presente ascensore. Sembra un’esagerazione ma è fattibile ai più, e l’emozione è davvero unica: ci si sente come catturati da un’identità eccezionale un po’ rinascimentale, un po’ contemporanea.
Gli affreschi della volta

Il percorso porta attraverso l’interno della cupola permettendo di vedere da vicino i meravigliosi affreschi del Giudizio Universale progettato dal Vasari che, alla sua morte, fu terminato da Federico Zuccari.
Oltre 700 figure dipinte di cui 248 angeli, 235 anime, 21 personificazioni, 102 personaggi religiosi, 35 dannati, 13 ritratti, 14 mostri, 23 putti e 12 animali: sono i numeri delle rappresentazioni che compongono il grande ciclo pittorico di oltre 3.600 mq eseguito da due degli artisti più rinomati di fine Cinquecento.
Nel progetto dell’artista l’interno della Cupola avrebbe dovuto essere rivestito da un grande mosaico, ma nel 1568 il Granduca Cosimo I de’ Medici decise di far decorare il suo immenso intradosso dal pittore di corte Giorgio Vasari. Quando nel 1574 vennero a mancare sia il Vasari che il suo committente, il nuovo Granduca Francesco I affidò tale incarico al pittore marchigiano Zuccari.
L’impresa venne completata in brevi tempi e la Cupola fu presentata in tutto il suo splendore al popolo fiorentino il 19 agosto del 1579.
Continuando a salire, si raggiunge la lanterna sulla cima, una torre in marmo bianco alta 21 metri realizzata dopo la mode del Brunelleschi (1446) ma seguendo il suo progetto. Sotto la sommità si trova la palla di rame dorato con croce apicale, opera d’Andrea del Verrocchio, che la mise in opera nel 1471.
Raggiunta la lanterna è possibile godere di una straordinaria vista sulla città. La visita della Piazza del Duomo si completa con il Battistero ed il Museo dell’Opera del Duomo: qui si possono ammirare da vicino tutte le statue ed opere originali del Duomo incluse le porte originali del Ghiberti recentemente restaurate. Per un altro panorama straordinario è imperdibile la salita del Campanile di Giotto.
Un weekend a Firenze

Tra negozi raffinatissimi e hotel extra-lusso, deliziose boutique d’artigianato e situazioni rionali, Firenze è la meta perfetta per un weekend di inizio 2023, facendosi coccolare dalle temperature miti, dalla cucina golosissima e molto tipica, da un popolo ‘bischero’ che sa essere accogliente ed insieme elegante.
Questa è una tappa da non perdere. Perché oggi Firenze è anche una città proiettata verso il futuro: ovunque ristoranti deliziosi, l’artigianato e il piccolo commercio si rinnovano per sfuggire alle catene internazionali e dare un’impronta locale allo shopping di qualità.
Poi se camminare su e giù per la città fa consumare troppe calorie è meglio riguadagnarle con una visita ad una norcineria che più storica non si può: Vinaino Fiorenza. Ancora oggi mantiene il fascino di un tempo, servendo la migliore schiacciata di Firenze, i sapori forti e i profumi, il suono croccante con il calore di un buon calice di vino.
Per informazioni su Piazze del Duomo a Firenze
Testo di Stefania Bacchini|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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