In primavera i paesaggi della regione spagnola si tingono di infinite sfumature di colori che abbracciano borghi, cittadine, colline e dolci rilievi. Nell’aria il profumo degli alberi in fiore ed in tavola il sapore intenso dei fricandò, tradizionale piatto primaverile dell’entroterra
Con l’arrivo della primavera, torna preponderante il desiderio di muoversi, di andare, di viaggiare. Di dedicarsi anche solo un piccolo break per staccare la spina. Soprattutto per raggiungere quei luoghi che, proprio in questa stagione, danno il meglio di sé. Come la Catalogna che inizia a cambiare veste e si trasforma, mettendo in scena veri e propri spettacoli naturali: una armonica sinfonia di suoni, profumi e colori.
Catalogna: una regione dalle mille sfaccettature
La Catalogna è ricca di zone straordinarie che regalano atmosfere romantiche ed inaspettate: quindi se si ha in programma di approfittare della imminente primavera per vivere un’esperienza ricca, ecco alcune idee per un weekend o un ponte primaverile in stile catalano.
Si può partire da Barcellona, poi dedicarsi a Girona e Tarragona, ed andare alla scoperta del paesaggio magico di Aitona, un piccola località di 2.000 abitanti immersa in una stupefacente distesa di frutteti. Infine concedersi qualche intermezzo gustoso per deliziare il palato con l’interessante gastronomia tra cui il “fricandò“, il tradizionale piatto primaverile dell’entroterra catalano.

Barcellona: la cosmopolita capitale della Catalogna
Il capoluogo della Catalogna non è semplicemente una città, ma è un modo di essere, uno stile di vita. La primavera, con l’arrivo delle temperature piacevoli, è il momento migliore per visitarla e viverla con calma. Per lasciarsi rapire dalle minute e fiabesche stradine del Barri Gòtic, seguire gli itinerari, al confine tra realtà e fantasia, disegnati dal talentuoso Gaudì con la architettura modernista e poi trovarsi quasi per magia catapultati nell’atelier di qualche artista. Poi ci sono alcuni must imperdibili, tra cui La Rambla, La Sagrada Familia, Casa Milà e Parc Güell.
Il capoluogo della Catalogna è una tra le città europee più trendy, con zone piene di glamour e grandi firme dove dedicarsi allo shopping: tra queste la celebre ed estroversa Passeig De Gràcia e la Avenida Diagonal. Barcellona è anche la città del divertimento e in ogni angolo si può trovare un evento o una manifestazione che appaga tutti i gusti.

La festa di San Jordi: patrono della Catalogna e protettore degli innamorati
Dai numerosi festival musicali, alle grandi mostre di arte contemporanea e manifestazioni sportive che si svolgono a Barcellona in primavera. Una festa molto sentita in tutta la regione è quella dedicata a Sant Jordi in programma il 23 aprile.
Ha più di 500 anni di vita, è dedicata a Sant Jordi, patrono della Catalogna e santo protettore degli innamorati. In tale giornata le strade di città e paesini si riempiono di bancarelle che vendono libri e rose rosse. La tradizione vuole che gli innamorati si scambino rose rosse e libri come segno benaugurante della loro relazione sentimentale.

Girona: storia e cultura all’aria aperta
Girona si trova a pochi chilometri a nord del capoluogo catalano, alla confluenza di quattro fiumi. Un long weekend in questa città nasconde una sorpresa dietro l’altra, esito dell’avvicendarsi nei secoli di popoli e culture anche molto diverse.
Bello perdersi nel suo centro storico, gioiello di architettura medievale, dove non mancano edifici romanici e gotici. Passeggiare nel fitto intricarsi di stradine acciottolate, piazze e scale. Poi fermarsi in uno dei quartieri ebraici più estesi e antichi d’Europa (El Call) e puntare lo sguardo verso l’alto per ammirare le pittoresche e colorate case che si affacciano sul fiume Onyar. Prima di lasciare la città, però, è quasi d’obbligo ammirare la Lleona, una statua raffigurante una leonessa che troneggia su una colonna nel quartiere Barri Vell. Secondo la leggenda, toccarla (anzi, la tradizione vuole che le si debba baciare il fondo schiena) porterà fortuna.

Tarragona: antica città romana con siti patrimonio Unesco
Non da meno è Tarragona, una città portuale di 150 mila abitanti. Affacciata sul Mar Mediterraneo è il capoluogo della Costa Daurada. Con la sua avvincente storia antica – testimoniata da numerose rovine romane di particolare interesse, i siti Patrimonio Mondiale Unesco – le spiagge assolate e la cucina che riflette il suo interessante passato – è una città che ammalia e intriga.
Ed invoglia a tornarci. Passeggiando tra i quartieri di Tarragona si rimane colpiti anche dall’incredibile mix tra storia romana e atmosfere medievali, mentre raggiungendo Carrer del Comte ci si troverà in un vero e proprio museo a cielo aperto di street art catalana.

I peschi in fiore di Aitona
Sono note ai più le fioriture dei tulipani in Olanda o l’Hanami in Giappone ma, forse, in pochi hanno sentito parlare o hanno letto della suggestiva e stupefacente fioritura dei frutteti del territorio di Aitona, nell’entroterra della Catalogna, a pochi chilometri da Lleida e sulle rive del fiume Segre. Lo spettacolo è da togliere il fiato.
Non c’è altra definizione. Raggiunta Aitona, si viene sopraffatti dall’intenso profumo dei pescheti in fiore e al primo colpo d’occhio questa distesa rosa sembra un vero e proprio capolavoro d’arte in cui perdersi, un luogo la cui bellezza è impareggiabile. Il paesaggio circostante è ricco di colori e profumi, difficili da cogliere da una fotografia. Bisogna andarci e perdersi nelle distese che si colorano di rosa.
Numerosi tour in programma
Nel periodo primaverile sono in programma anche numerose escursioni. Tra queste anche un tour agricolo completo della durata di circa 3 ore. A bordo di un piccolo bus si attraverseranno i frutteti fioriti in compagnia di una guida contadina per conoscere la sapienza e l’equilibrio che c’è alle spalle della coltivazione degli alberi da frutto, portata avanti con spirito profondamente green. Sono anche previste fermate strategiche nei punti più panoramici che meritano di essere ammirati ed immortalati.
Il tour prosegue nel quartiere storico di Aitona, per vedere dall’alto il mare rosa dei frutteti in fiore, “toccare con mano” il suo patrimonio culturale e conoscere miti e leggende del luogo.
Infine se la vista “dal basso” non dovesse bastare si può completare la visita con un volo in mongolfiera per ammirare dall’alto le spettacolari sfumature che i frutteti in fiore assumono a seconda della luce del sole.

Il fricandó, la primavera in tavola
È un piatto tipicamente primaverile dell’entroterra catalano. E’ a base di vitella dei Pirenei catalani (insignita del marchio Igp) di altissima qualità e moixernons, una qualità di funghi selvatici che crescono in questa stagione. La ricetta originale risale all’inizio del ‘700. A questa si sono aggiunte numerose varianti a seconda del sapore desiderato: c’è chi aggiunge erbe come timo, origano o maggiorana e chi addirittura mette un pizzico di cioccolato fondente. L’importante è che il piatto finito garantisca quella esplosione di gusti, profumi e sapori della ricetta originaria: per completare nel migliore dei modi l’esperienza catalana.
Ulteriori info: www.catalunyaexperience.it.
Articolo di Tiziano Argazzi. Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com.
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