Nel corso della storia, il confine, quella sottile linea invisibile che attraversa terre e mari, è servito ai popoli per dividere persone, identità e culture ma anche per cambiare la percezione umana di ciò che c’è oltre l’ignoto dell’orizzonte.

Simbolico punto di incontro e di scontro, il confine è certamente un elemento da sempre affascinante, anche se nel tempo, esso ha preso forme e caratteristiche diverse da quelle che erano le intenzioni originarie di chi li ha tracciati.
Che si tratti di tradizioni secolari, di dispute più o meno pericolose o di conformazioni geografiche particolari, nel mondo esistono confini tra Stati che appaiono decisamente bizzarri.
Vediamo di seguito i cinque confini più strani del mondo che tranciano in due una casa, circondano un terreno agricolo o toccano un campo sportivo.
1. Isole Diomede

Situate nello Stretto di Bering, le isole Diomede hanno la particolarità di ospitare geograficamente un tratto del confine tra Russia e Stati Uniti oltre ad essere soggette a una diversa data e a un diverso fuso orario: malgrado la distanza tra loro sia di pochi chilometri, il loro orario differisce di circa venti ore!
Infatti, se nella piccola Diomede, appartenente agli Stati Uniti fosse sabato, nella grande Diomede, in Russia, sarebbe già domenica. Se si costruisse un ponte tra i due continenti, si potrebbe viaggiare letteralmente indietro nel tempo, partendo di sera dalle coste siberiane e arrivando in Alaska il mattino dello stesso giorno.
2. Isola dei Fagiani

Sull’Isola dei Fagiani non ci sono i fagiani. Il paradosso di quest’isoletta che si trova proprio nel mezzo del corso del fiume Bidasoa, al confine tra Spagna e Francia, è di avere una doppia amministrazione. L’isola, infatti, è gestita in condominio dai due Paesi, dal comune francese di Hendaye, dal primo agosto al 31 gennaio, e da quello spagnolo di Irún, dal primo febbraio al 31 luglio di ogni anno.
Un passaggio di proprietà che si alterna così da più di un secolo. Il fiume attraversa la porzione finale del confine che separa la Francia sud-occidentale dalla comunità autonoma dei Paesi Baschi dove si trova questo isolotto che è il territorio più piccolo del mondo a essere governato secondo i principi di un condominium.
3. Baarle Nassau

Baarle, cittadina nel sud dei Paesi Bassi a circa 5 chilometri dal confine con il Belgio, è suddivisa in modo alquanto bizzarro tra i due Paesi: la parte del villaggio olandese si chiama Baarle-Nassau, mentre quella belga Baarle-Hertog. Proprio la parte belga è composta da 22 exclavi, circondate completamente da territorio olandese.
Alcune di queste exclavi contengono ulteriori sette enclave, della parte olandese. Tutto questo in una cittadina dove abitano meno di 10.000 abitanti in totale. Quindi l’exclave belga di Baarle-Hertog che si trova nei Paesi Bassi a sua volta circonda 7 contro-enclavi olandesi. Una vera matrioska.
4. Wagah-Attari

Tutti i giorni da oltre 70 anni al passaggio di confine di Wagah-Attari, tra India e Pakistan, si tiene una strana e buffa cerimonia militare che col tempo è diventata anche un’attrazione per i turisti stranieri.
Migliaia di persone si ritrovano ai due lati del confine per assistere a un “quasi scontro” tra i soldati dei due Paesi, i quali recitano una parte come in un’opera teatrale che si ripete a cadenza quotidiana.
La cerimonia, che termina ogni volta con il contemporaneo abbassamento delle bandiere dei due Stati, è soprattutto una celebrazione di una delle più potenti forze che esistano oggi nel mondo e che caratterizzano India e Pakistan: il nazionalismo.
5. Isola di Hans

L’isola disabitata di Hansè in realtà una grossa roccia nell’Artico che si trova proprio nel mezzo del Nares Strait, un canale che separa Canada e Groenlandia (Danimarca). I due Stati non si sono mai messi d’accordo sulla proprietà, così nel 1984 delle truppe canadesi hanno visitato l’isola, piantando la bandiera nazionale e lasciando una bottiglia di whisky.
Il Ministro degli affari Groenlandesi, allora, si è recato sull’isola per sostituire stendardo e liquore avversari con bandiera e schnapps danesi. Così, per decenni, entrambe le parti si sono recate sul posto per sostituire bandiera e bottiglia dell’altro. Nel 2015, due accademici hanno proposto di risolvere la cosa rendendo l’isola un “condominio” di sovranità condivisa, sotto bue bandiere. E, si spera, due bottiglie.
Testo di Angelo Laudiero|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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