È nel Tennessee che si scopre l’America più autentica, fatta di stradine e casette ordinate, città tranquille e natura incontaminata. I tesori da non perdere.

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Una stazione di servizio a Rugby, Tennessee ©Lucio Rossi

Perché andare nel Tennessee? Si arriva nel “Volunteer State” per scoprire un’America più autentica. Fatta di strade tranquille e casette ordinate, di natura incontaminata e di città vivibili. Il Tennessee on the road ci porta nei luoghi della guerra di secessione, nel parco più visitato degli States e nella capitale della musica USA.  

Questo angolo del “Grande Sud” va scoperto senza la fretta degli appuntamenti scontati, senza correre da un capo all’altro dello stato lungo le freeway, senza attenersi con rigore ai dettami di una guida turistica. Al contrario, il Tennessee incanta per le piccole sorprese, per i momenti di vita quotidiana, per tutto quel tessuto di curiosità e di stranezze che regalano al viaggiatore gli States di una volta.

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Auto anni ’50 in Tennessee ©Lucio Rossi

In Tennessee si guidano macchine degli anni ’50 luccicanti che sembrano nuove. In questo Stato capita di trovare un drive-in che funziona ancora o un candy store che sembra il set di un telefilm di qualche anno fa.

A proposito di golosità va ricordato che da queste parti sopravvive (in ottima salute) la cucina più autentica degli States: addio alla dieta a tutti i costi e ai tristi surrogati che colorano d’artificiale le tavole degli americani. Qui ci si rimpinza di frittelle e pane fatto in casa, si pasteggia davanti a colossali barbecue, ad oceani di salse e montagne di contorni.

Nella natura incontaminata

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Panorama al tramonto sulle montagne dello Smoky Mountains National Park ©Shutterstock

Accompagnati da boschi e colline si arriva fino a Gatlinburg, il vero getaway, la porta d’ingresso per il bellissimo Great Smoky Mountain National Park. É il parco favorito dagli americani, oltre 10 milioni di visitatori all’anno, eppure non è difficile sfuggire alla folla e ritrovare angoli di wilderness assolutamente affascinanti.

Foreste, cascate e laghi a perdita d’occhio, naturalmente incorniciati dalle famose montagne. Il suo nome deriva dalle nebbie mattutine che avvolgono le valli regalando un’atmosfera ancora più misteriosa ai sentieri e alle strade che percorrono i boschi.

In auto, in moto, a cavallo, in canoa oppure a piedi, le Smokies hanno da offrire una natura straordinaria che si trasforma in ogni stagione. Orsi, cervi, aquile e innumerevoli altri animali sono incontri all’ordine del giorno senza bisogno di avventurarsi nelle zone più remote e disagevoli.

Da Wartburg a Rugby

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Obed Wild and Scenic River, Tennessee ©Lucio Rossi

Lasciato il parco delle Montagne Fumose di viaggia verso ovest per meno di 2 ore fino a Wartburg, dove si trova il Obed Wild & Scenic River Visitor Center, gateway ideale per andare alla scoperta dell’omonimo parco naturale.

La storia dell’Obed Wild and Scenic River risale a molti secoli fa e lo scenario sembra ancora lo stesso di prima che gli States diventassero una nazione. Natura selvaggia da scoprire lungo i sentieri, a piedi o in mountain bike, lungo il fiume in kayak oppure facendo rafting.

Da Wartburg a Rugby è poco più di mezz’ora d’auto fra gli scenari rurale che caratterizzano il Tennessee. Rugby era un paesino vittoriano del 1880 perso nella foresta e nacque come rifugio dorato per i rampolli della nobiltà inglese tagliati fuori dalla spartizione delle successioni.

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Il piccolo centro abitato di Rugby Tennessee ©Lucio Rossi

Oggi molti edifici sparsi nel bosco sono stati ristrutturati e si possono visitare. Quello che rende speciale il luogo è il senso di pace che comunica.

Nelle vicinanze, in un altro edificio vittoriano ristrutturato, brilla uno dei templi dell’ospitalità locale: il Grey Gables offre il meglio della tradizione vittoriana coniugata all’atmosfera autentica della campagna d’altri tempi.

Nashville: The Music City

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Uno scorcio di Broadway Street, proprio in centro Nashville, con la sua moltitudine di club Tennessee ©Lucio Rossi

La capitale della musica Usa è ormai vicina e attrae i visitatori con il suo carattere unico. “The Music City USA” è l’altro nome di Nashville. Chi ricorda il film farà bene ad aprire gli occhi, la capitale del Tennessee ha molto da offrire oltre alla buona musica.

Certo Broadway Street, proprio in centro, con la moltitudine di club, locali e ristoranti è imperdibile. A qualsiasi ora del giorno o della notte la Old Town esplode di musica e vitalità. Station Inn è il miglior club bluegrass di Nashville: qui suonano molti dei migliori musicisti del genere, è il tempio della musica bluegrass. Al Robert’s Western World va in scena lo swing occidentale dei migliori musicisti della città. 

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La parete dei ‘Dischi d’Oro’ all’interno della County Music Hall of Fame, Nashville Tennessee ©Lucio Rossi

Ma sono i musei dedicati alla musica ad essere davvero imperdibili: la Country Music Hall of Fame and Museum, situata nel centro di Nashville, è stata definita lo “Smithsonian della musica country”.

Parte della Country Music Hall of Fame è l’Hatch Show Print che da oltre 140 anni realizza i manifesti degli spettacoli per i più grandi locali di Nashville: qui potete trovare riproduzioni di poster vintage come quello realizzato dal fondatore William Hatch per il Grand Ole Opry nel 1941 e si può partecipare a tour e workshop sulla stampa tipografica, oltre che visitare le mostre temporanee e le esposizioni di poster d’archivio.

In una delle strade più storiche di Nashville, trovate il Jefferson Street Sound Museum, una piccola casa rilevata da Lorenzo Washington e trasformata in museo per entrare nell’eredità musicale di Jefferson Street: foto autografate, costumi, spartiti e locandine che raccontano la scena musicale nera di Nashville dal 1940 al 1970, da Jimi Hendrix a Marion James.

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L’interno del RCA Studio B, Nashville, Tennessee ©Lucio Rossi

Non perdetevi l’RCA Studio B, costruito nel 1957, noto come il luogo di nascita del “Nashville Sound” e lo spettacolare National Museum of African American Music, l’unico museo dedicato alla conservazione e alla celebrazione dei numerosi generi musicali creati, influenzati e ispirati dagli afroamericani. Il NMAAM copre l’intera esperienza della musica nera, organizzata per genere e cronologia: il materiale è progettato per essere interattivo e l’intera collezione è permanente.

Nel 2001 ha aperto il museo Frist, in un maestoso edificio Art Déco che un tempo era l’ufficio postale della città. La Civil Rights Room raccoglie invece le testimonianze storiche sul ruolo di Nashville in un periodo fondamentale della storia americana: trovate una collezione di fotografie di desegregazione scolastica, sit-in e marce degli studenti universitari e la stanza Votes for Women, un tributo simile al ruolo del Tennessee nel passaggio del 19esimo emendamento. 

Una collezione d’arte di livello mondiale si trova nella Van Vechten Gallery della Fisk University, l’università storicamente nera. Dedicato ai motori è il Lane Motor Museum che espone veicoli provenienti da Europa, Asia, Nord e Sud America dagli anni ’20.

Insomma, Nashville con il suo curioso skyline dominato dal Batman Building, il grattacielo della South Bell Company che ricorda la maschera di Batman, è una città che merita più di una semplice occhiata.

Testo di Marco Santini foto di Lucio Rossi|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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