Le 18 isole, tra paesaggi selvaggi ed unici, festival musicali, cultura e specialità gastronomiche, sono la destinazione perfetta per un’esperienza autentica a 360 gradi. Merita senz’altro una visita la capitale Tórshavn con la città vecchia ed i ristoranti anche stellati che privilegiano i prodotti locali
Tra l’Islanda e la Norvegia nell’Oceano Atlantico settentrionale c’è un arcipelago composto da 18 isole di straordinaria bellezza. Si sta parlando delle Isole Faroe: meta ideale per una vacanza fuori dal tempo, stimolante e rinfrescante, grazie agli infiniti spazi naturali. Qui gli abitanti sono riusciti a preservare le loro tradizioni ancorandosi nel 21° secolo.
Queste isole, premiate nel 2021 dal Best in Travel Lonely Planet per le sue esperienze autentiche, sono una manna per gli amanti della natura e delle attività sportive all’aria aperta.
Il mare e il vento hanno scolpito territori autentici, selvaggi, di una bellezza straordinaria, con le coste scoscese e le verdi vallate dove scorrazzano pacifiche le pecore. Sì, perché alle Faroe ci sono ben 80.000 pecore… e 55.000 abitanti.

I tipici villaggi dei pescatori si inseriscono perfettamente nel paesaggio con le piccole case colorate. La capitale poi merita senz’altro una visita con i suoi ristoranti: una mecca della gastronomia sostenibile, stagionale e persino stellata. Poi la popolazione, estremamente accogliente, e l’atmosfera speciale e calorosa dell’isola danno il tocco giusto per un soggiorno rilassato, amichevole e autentico.
Natura incontaminata e tanti percorsi escursionistici
Per chi ama la vita all’aria aperta… l’escursionismo, la pesca, le immersioni, la vela o per i contemplativi che amano respirare la brezza di mare e godersi la tranquillità di una natura incontaminata, le Isole Faroe sono una destinazione ideale.
Grazie alle loro piccole dimensioni sono un parco giochi perfetto per gli escursionisti, di qualsiasi livello. Non è necessario andare tanto lontano per scoprire una natura magnifica e intatta, percorrere sentieri che si snodano di villaggio in villaggio, tracciati di montagna con vista sull’Atlantico e prati rigogliosi.
Infatti una breve escursione nelle montagne faroesi offre molti punti panoramici che si affacciano su scenari impressionanti, tra cime e oceano. E i paesaggi spettacolari sono anche piuttosto accessibili, c’è qualcosa infatti per tutti i livelli, le età ed i gradi di forma fisica.

Sono la meta ideale anche per gli appassionati del birdwatching, con i paesaggi mozzafiato e le scogliere a picco sul mare, rifugi perfetti per molte specie di uccelli marini. L’estate è la stagione migliore per il birdwatching al momento della riproduzione, soprattutto sulla costa occidentale.
L’arcipelago è anche un paradiso per chi ama la bicicletta. In sella alla fidata “due ruote” si potrà esplorare lo splendido scenario delle Faroe in modalità “turismo lento”. Infatti le strade sono ottime e tutte le isole sono collegate tra loro da tunnel sottomarini, ponti o via mare. Il traffico molto limitato, nella maggior parte delle strade, rende questa esperienza ancora più piacevole.

Tórshavn, una capitale ai confini del mondo
Ovviamente una tappa d’obbligo durante la visita alle Faroer è la sua capitale, Tórshavn. Una città dalle dimensioni contenute che però offre tutte le comoditá di una grande capitale: con hotel a 4 stelle, boutique di grandi firme, ristoranti di fascia alta con orto annesso e cucina biologica, oltre a musica dal vivo e proposte culturali.
Ci sono alcuni luoghi che sono assolutamente da vedere, tra cui Reyni, la città vecchia, con le sue numerose tipiche case in legno con tetti d’erba che rendono il quartiere molto pittoresco. Da quella parti è normale vedere una pecora al pascolo su un tetto.

Imperdibili anche Tinganes, dove si trova la sede del governo, che sfoggia anche edifici rossi con tetti coperti di muschio. Il Museo Listaskalin con le sue mostre permanenti di pittura e arte contemporanea faroese e la Nordic House, il centro culturale scandinavo, dove si tengono regolarmente concerti, mostre ed esposizioni temporanee di pittura.
La gastronomia delle Faroe
In questo remoto arcipelago del Nord Atlantico, i faroesi si sono affidati in gran parte al consumo locale. Inoltre sono da sempre portati a padroneggiare le diverse fasi della lavorazione di un alimento o di un prodotto: dalla caccia, alla raccolta fino alla conservazione e preparazione. È questo stile di vita che ha spinto il Guardian a proclamare queste isole come la “nuova frontiera del cibo nordico”, un lampante esempio della mania per la cucina specifica e originale delle Fær Øer.

I faroesi sono da tempo maestri nell’utilizzo di ogni pezzo di pesce pescato e di ciò che la natura ha dato loro. Hanno anche imparato a lavorare e conservare i prodotti. Uno dei processi distintivi di conservazione è il ræst, o fermentazione. Un metodo di essiccazione all’aria aperta di carne e pesce, che consente la conservazione degli alimenti.
Il gusto unico e inimitabile creato da questo processo, unito alla filosofia di prendere ciò che la natura offre, è più che mai il tratto distintivo della cucina faroese.
Cucina che grazie alla sua unicità si è affacciata a pieno titolo sulla scena culinaria internazionale. Chef di prestigio che hanno posto le Faroe sotto i riflettori della gastronomia internazionale, come il famoso Leif Sørensen e più recentemente Poul Andrias Ziska, lo chef del ristorante Koks di Tórshavn, un bistellato Michelin tra i più decentrati al mondo.

Sono stati aperti anche nuovi locali come The Tarv, una piacevole grill house e Skeiva Pakkhús, situato vicino al porto di Tórshavn che ha nel menu piatti che si ispirano alla tradizione italiana.
Da provare anche il Ræst ed il Roks, due locali creati da Poul Andrias Ziska e Karin Visth, rispettivamente chef e sommelier del Koks. Il primo locale propone una cucina più ricercata mentre il secondo è più informale ma con i migliori frutti di mare e pesce dell’arcipelago. Si può fare una tappa gustosa anche al Ruts, per degustare piatti di pesce ed anche vegetariani a base principalmente di prodotti locali e di stagione, “conditi” con la miglior vista sul fiordo e sulle città di Tórshavn e Nólsoy.
Tantissimi eventi da maggio ad ottobre
Nel corso dell’anno sono anche in programma tanti eventi (musicali, artistici e sportivi) che coinvolgono l’intero arcipelago. Ad esempio ogni anno l’Associazione dei compositori e cantautori faroesi organizza Summartonar, un festival di musica classica e contemporanea in calendario dai primi di maggio a fine agosto. Nel corso degli anni sono stati organizzati e presentati gratuitamente più di 1600 concerti e ogni anno vengono eseguite diverse nuove opere.
Dal 13 al 15 luglio nella cittadina di Gøta sull’isola di Eysturoy, è in calendario G Festival, una tre giorni per celebrare la musica in modo unico e coinvolgente. Con lo sfondo di uno scenario mozzafiato, dominato da montagne verdeggianti. Le tappe del festival sono concentrate sulla spiaggia e sul campo da calcio, a due passi dalle abitazioni…… infatti la gente del posto accoglie i visitatori quasi nelle loro case.
Una terza “chicca” è in programma dal 6 al 10 settembre, quando va in scena l’Átjan Trail Running Festival. Un’esperienza stimolante di corsa, avventura e musica per 5 giorni e che accoglie centinaia di appassionati in un luogo unico al mondo, preservato, inesplorato e incredibilmente bello. Sui percorsi delle isole selvagge di Átjan, ci si troverà sempre a non più di 4 km dal mare.

Dove pernottare
Per pernottare nella capitale si può scegliere, ad esempio, il Brandan un quattrostelle superior con 124 stanze ecologiche arredate dal famoso artista faroese Edward Fuglø. Un’altra soluzione è l‘Hilton Garden View, con splendida vista sull’oceano: una firma lussuosa dell’industria alberghiera internazionale integrata con lo spirito di queste isole.
Al di fuori della capitale ci sono molte opzioni di alloggio più intime, come le pensioni, presenti in tutto il paese, perfette per immergersi nell’atmosfera faroese locale.
Ad esempio sull’isola di Mykines, nell’incantevole villaggio di Gásadalur; sulle isole più a sud di Suðuroy e Sandoy; a Miðvágur (vicino all’aeroporto) e a Hoyvík (vicino alla capitale, Tórshavn ). La Gjáargarður Guesthouse, in un angolo appartato sull’isola di Eysturoy è perfetta per ricaricare le batterie.

Cosa mettere in valigia
Il clima alle Faroe è imprevedibile ed in continua evoluzione. Quindi è buona norma mettere in valigia un tipo di abbigliamento che consenta di “vestirsi a cipolla” con una varietà di vestiti che permetta il layering look, cioè di vestirsi a strati. In ogni caso gli elementi essenziali da portare con sé alle Faroe sono un maglione, un cappotto antipioggia, guanti e robuste scarpe da passeggio. E già che ci siamo, anche gli occhiali da sole, perché un po’ di ottimismo non guasta mai.
Ulteriori info: visitfaroeislands.com
Articolo di Tiziano Argazzi. Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com.
Caro lettore,
Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.
Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.