Il 9 e il 10 settembre Asti diventa l’osteria a cielo aperto più grande d’Italia. Un intero weekend dedicato alle degustazioni di piatti tipici e a una rievocazione storica della campagna piemontese tra l‘800 e il ‘900. In contemporanea Douja d’Or, fino al 17 settembre, altro evento di punta del settembre astigiano con imperdibili esperienze legate al vino.

Il 9 e 10 settembre gastronomia e tradizione si incontrano ad Asti con l’edizione 2023 del Festival delle Sagre. In contemporanea si svolge la Douja d’Or, uno dei tre eventi di punta del settembre astigiano (gli altri due sono il Palio ed il Festival delle Sagre) con il vino saldamente al centro della manifestazione: talk, degustazioni, masterclass, incontri, letture, spettacoli e cene ne racconteranno tutte le sfumature offrendo a turisti, addetti ai lavori ed appassionati spunti di conoscenza e di approfondimento.
Piazza del Campo del Palio diventa un villaggio ed un grande ristorante all’aperto

Per il fine settimana in Piazza del Campo del Palio viene allestito un vero e proprio villaggio con Chiesa, Municipio, Ufficio postale e varie casette in muratura. Inoltre 26 Pro Loco del territorio portano in tavola il meglio della tradizione enogastronomica piemontese.
In tal modo sulla piazza prende vita la più grande osteria d’Italia a cielo aperto per la gioia dei tantissimi buongustai che ogni anno arrivano anche dalle province limitrofe per seguire il Festival e degustare le varie specialità proposte.
Menu con tanti piatti di una volta per un evento all’insegna del buon gusto
Ogni anno vengono serviti migliaia di piatti, dall’antipasto al dolce, della tradizione astigiana e piemontese. Esclusivamente a base di ricette tramandate di generazione in generazione e preparate con materie prime del territorio dalle cuoche delle Pro Loco astigiane: agnolotti gobbi, agnolotti d’asino, tagliolini, risotto al barbera o al tartufo, vitello tonnato, polenta, soma d’aj, salame di cioccolato, zabaglione al moscato d’Asti, pesche ripiene, bonet e molto altro ancora. Il tutto accompagnato da vini Doc e Docg del territorio, proposti dalle cantine aderenti alla Confederazione Italiana Agricoltori.
Un corteo storico per rivivere le atmosfere del mondo contadino di un tempo

Fiore all’occhiello della kermesse è la grande rievocazione storica che, domenica mattina, animerà le vie del centro della città. Una sontuosa sfilata con oltre 3000 figuranti in costumi originali d’epoca per rievocare il passato rurale del territorio piemontese e mettere in mostra vestiti, attrezzi e macchinari autentici dell’era pre-industriale, in una sorta di museo del mondo contadino del secolo scorso.
Uno spettacolo unico e assolutamente magico, capace di rievocare vecchi ricordi nelle generazioni più anziane e di raccontare un mondo semplice, genuino, a volte crudo, ma senza dubbio di grande fascino, alle nuove generazioni.
Per tutta la mattina le vie di Asti si trasformano in un set cinematografico dove ogni località mette in scena l’orgoglio del Piemonte contadino, sfilando con le sue figure di spicco e i suoi antichi mestieri.
La rappresentazione segue le stagioni dell’anno

A piedi o su un carro vanno in scena i lavori nei campi, la vendemmia, le feste, i matrimoni, la messa della domenica con le tote (le ragazze in età da marito) che indossano il vestito buono e le balie che passeggiano con i bambini nelle carrozzine del tempo; e poi la scuola elementare con i banchi di legno, i maestri con la bacchetta e gli allievi con i loro grembiulini, l’inverno nelle stalle, l’estate nei campi, la battitura del grano, la pigiatura dell’uva.
Ed ancora: nobili, borghesi, contadini, parroci, maniscalchi e falegnami. Rumori, odori e atmosfere del secolo scorso avvolgono gli spettatori e ognuno dei 3000 figuranti anima la sua fotografia: i passeggeri del piroscafo che salutano prima di partire, rigorosamente divisi tra terza, seconda e prima classe, le botteghe, l’osteria, la merceria che mostra i suoi cassetti ricche di pizzi, bottoni e merletti, il mercante che arriva nel paese con le ultime novità da mostrare alle massaie, il tutto accompagnato dalla banda cittadina.

Due giorni per conoscere la cultura e apprezzare la tradizione di un territorio che, nonostante il passare del tempo, riesce a mantenere intatta la magia della sua storia.
Per ulteriori info: Festival delle Sagre Astigiane oppure cell. 352.3032709.
Testi di Tiziano Argazzi| Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com.
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