La bella città murata della bassa padovana è la porta da varcare per addentrarsi nel territorio euganeo. Può essere l’ideale base di partenza per andare anche alla scoperta del territorio circostante tra cui il Parco dei Colli Euganei ed Arquà Petrarca uno dei borghi più belli d’Italia
Monselice, una delle tre città murate della bassa padovana (le altre sono Este e Montagnana) è ricca di fascino e ricolma di storia. Immersa nel suggestivo panorama dei Colli Euganei, conserva ancora l’atmosfera del tipico borgo medievale con le caratteristiche piazze che si aprono su palazzi di pregio.
L’antica Mons Silicis – in ragione delle cave di trachite che erano attive sulle pendici del Monte Ricco, oggi oasi naturalistica di pregio – è da sempre una cittadina accogliente, ponte ideale tra colli e pianura.
Grande Porta sugli Euganei
La sua storia ultramillenaria le ha regalato un notevole patrimonio archeologico e storico monumentale, tra cui il prestigioso Castello, il Mastio Federiciano e le Ville rinascimentali inserite nel piacevole paesaggio euganeo.
L’imponente Mastio Federiciano, per i monselicensi è semplicemente il Torrione, svetta sulla cima del Colle della Rocca da cui si gode una vista straordinaria sulla sottostante pianura fino all’Adriatico. La fortificazione è stata voluta da Federico II di Svevia al termine della sua visita a Monselice del 1239, quando la nominò Camera Specialis Imperii.
Castello Cini: il suo simbolo indiscusso
Alle pendici del Colle della Rocca si trova il Castello, una fortezza altomedievale perfettamente conservata, simbolo di Monselice. Le sale sono arredate con mobili originali tra cui uno studiolo detto “del Petrarca”, una sala con affreschi trecenteschi, una bella armeria, stanze padronali ed altri ambienti tra cui una antica cucina completa delle varie suppellettili dell’epoca.
Assolutamente da vedere i monumentali camini “a torre”, unici in Italia per forma e funzionalità, fatti costruire dai Carraresi, signori di Padova, nel corso del XIV secolo.
In prossimità del Castello, all’inizio di via del Santuario, si trova il complesso di San Paolo, un antico edificio religioso oggi adibito a Museo.
Proseguendo verso la cima della Rocca, si incrocia l’Antica Pieve di Santa Giustina. Nota come Duomo Vecchio (per distinguerla dal Duomo costruito nel 1957 e dedicato a San Giuseppe Operaio) è il monumento religioso più rappresentativo di Monselice. Costruita in stile tardo romanico ed abbellita con elementi decorativi gotici conserva pregevoli opere d’arte tra cui la Madonna dell’Umiltà e un polittico quattrocentesco di scuola veneziana.
La Via Sacra delle Sette Chiese
Proseguendo si arriva alla Porta dei Leoni Comitali con l’ampio belvedere e poi alla Porta Romana, o “Porta Santa”, da cui si accede al Santuario Giubilare delle Sette Chiese, un percorso punteggiato da sei cappelle votive che ospitano dipinti della bottega di Palma il Giovane, più la Chiesa di San Giorgio con le reliquie dei primi martiri cristiani.
Tale percorso devozionale gode di un privilegio unico al mondo concesso nel 1605 da Papa Paolo V. Infatti, come ricorda la scritta “Romanis Basilicis Pares”, riportata sulla Porta Romana, i fedeli che compiono questo cammino toccando i sette luoghi religiosi dislocati sul percorso e nel rispetto di certe condizioni, hanno diritto all’indulgenza plenaria con le stesse prerogative di remissione dei peccati ed annullamento delle penitenze per essi inflitte accordate alle sette maggiori basiliche papali di Roma.
La benedizione della chiavetta d’oro
Ultima tappa del percorso giubilare è il Santuario di San Giorgio, punto focale della devozione religiosa dei monselicensi e meta di migliaia di fedeli e turisti, in particolare il 14 febbraio per la festa di San Valentino. In tale giornata un sacerdote impartisce ad adulti e bambini una speciale benedizione e dona ad ognuno una chiavetta d’oro benedetta per proteggerli da varie malattie tra cui il “male caduco”, cioè dall’epilessia.
Monselice e le ville venete
Anche a Monselice ci sono sontuose ville di campagna costruite dai nobili veneziani a partire dal XVI secolo. Oltre a Villa Nani Mocenigo, un edificio tardo rinascimentale, le cui mura esterne sono coperte da profumate piante di cappero, si ricordano Villa Pisani, Villa Contarini e Villa Emo Capodilista. Le prime due si trovano nel centro di Monselice, mentre l’ultima sorge in località Rivella, a ridosso della Statale 16 in direzione Padova ed è circondata da un bellissimo giardino all’italiana con tante varietà floreali.
Sulla sponda sinistra del canale Bisatto, in Riviera Belzoni, si incontra Villa Pisani – Serena, dagli evidenti richiami palladiani. Costruita attorno al 1560 dal patrizio veneziano Francesco Pisani era da lui utilizzata, perlopiù, come luogo di sosta nel lento percorso fluviale che lo conduceva ai possedimenti di famiglia nella Bassa padovana, tra l’Adige ed i Colli Euganei.
Infine Villa Contarini, a due passi dal Duomo di Monselice, si presenta con un’ariosa facciata settecentesca, pregevole esempio di architettura veneta. Dalla monumentale scala a doppia serie di rampe balaustrate si accede al grande salone delle feste e ricevimenti, decorato con stucchi ad altorilievo dalle tonalità verde pastello e bianche, raffiguranti motivi floreali.
La Giostra della Rocca: per rievocare la visita di Federico II
L’anima medievale di Monselice viene celebrata ogni anno con la Giostra della Rocca, una manifestazione rievocativa della visita in città dell’imperatore Federico II. La prossima edizione, la 38esima, è in programma dall’8 al 17 settembre e come di consueto prevede il coinvolgimento delle nove contrade cittadine (San Martino, Carmine, Monticelli, San Giacomo, San Cosma, San Bortolo, Torre, Cà Oddo e Marendole) e centinaia di figuranti in costume d’epoca, indispensabili per mettere in scena giochi, usi e costumi del ‘200, allestire le botteghe medievali che ripropongono le varie attività di un tempo e dare vita al Corteo Storico, in programma nella mattinata del 17 settembre e poi nel pomeriggio (a partire dalle 15) alla la Quintana a cavallo per l’assegnazione del Palio delle Cinque Mura.
Il Piatto di Federico II
Per ricordare anche in ambito gastronomico Federico II – lo “stupor mundi” per eccellenza dell’epoca medievale, amante delle riunioni conviviali e delle cene raffinate, occasione per parlare di arte, musica, poesia ed architettura – è stato ideato il concorso gastronomico il “Piatto di Federico II”.
L’anno scorso sul gradino più alto del podio è salito Egina Coffee Wine Food, un ristorante nel centro della cittadina, storico ritrovo per gli amanti della buona cucina veneta e mediterranea in genere. Il suo nome è un omaggio ad Egina, l’antica regina della Rocca di Monselice.
A spasso per il territorio
Monselice può essere anche l’ideale base di partenza per immergersi nel territorio circostante in maniera slow, utilizzando la bici. La città è attraversata dalla Ciclabile E2 dei Colli Euganei, un percorso ad anello di 63 chilometri, completamente pianeggiante, che si sviluppa ai bordi del Parco regionale dei Colli Euganei, una realtà protetta di quasi 19 mila ettari ricca di mete turistiche.
A breve distanza da Monselice si trovano Este e Montagnana le altre due città murate della Bassa padovana. Di origini antichissime sono piene di fascino e ricolme di storia.
Arquà Petrarca: uno dei Borghi più Belli d’Italia
Ad un respiro pure Arquà Petrarca, che fa parte dell’esclusivo club dei Borghi più Belli d’Italia grazie al suo integro fascino trecentesco. Delle bellezze di Arquà hanno parlato scrittori del calibro di Ugo Foscolo, Gabriele D’Annunzio ed ovviamente Francesco Petrarca, il poeta dalla fama eterna che la scelse come “buen retiro” per gli ultimi anni della sua vita.
La sua casa, in via Valleselle, ricevuta in dono, pare da Francesco il Vecchio da Carrara, è la maggiore attrattiva del borgo. Al piano terra una mostra illustrativa ripercorre l’intensa vita del Petrarca, mentre al primo piano, a cui si accede da una scalinata esterna, si trovano ancora alcuni arredi originali tra cui lo studiolo dove il poeta trascorreva parte delle sue giornate. La casa è circondata da un bel giardino molto amato da Petrarca che pare si occupasse in prima persona anche della scelta e della cura delle piante.
Gli altri due edifici più rappresentativi della cittadina sono l’Oratorio della Santissima Trinità con la Loggia dei Vicari e la Chiesa di Santa Maria Assunta con il campanile che si staglia verso il cielo. Sul sagrato spicca l’arca in marmo rosso di Verona che tuttora contiene le spoglie del Petrarca.
Il Brodo di Giuggiole di Arquà
Arquà è anche famosa per le giuggiole, un piccolo frutto molto saporito che qui viene utilizzato per preparare confetture e sciroppi ed anche il famoso “Brodo di Giuggiole di Arquà”, un liquore raffinato dal colore rosso ambrato, sapore dolce ed armonioso e profumo intenso.
Alla giuggiola viene dedicato un evento annuale (la prossima edizione, la 42esima, è in programma l’1 e 8 ottobre) che attira nel borgo migliaia di persone che si trovano catapultati in un’atmosfera medievale ed assaporano le giuggiole nelle varie declinazioni circondati da tamburini, sbandieratori e figuranti in costume d’epoca.
Osteria al Guerriero: sapori ed emozioni nel centro di Arquà
Prima di lasciare Arquà Petrarca ci si può concedere una sosta golosa all’Osteria Al Guerriero. È nel centro del borgo a meno di 200 metri dalla Chiesa di Santa Maria Assunta. Il nome si rifà ai “contadini guerrieri” che nel XVI secolo lottarono con determinazione contro gli aristocratici per rivendicare il loro diritto alla terra.
La titolare, Sabrina Saviolo con un passato nell’alta moda, accompagna chi varca la porta del suo locale per un intermezzo gastronomico, in un delizioso viaggio dei sapori incentrato su piatti semplici del territorio che spaziano dalle colline venete all’Adriatico. Senza dimenticare i gusti importanti dei vicini laghi e delle Dolomiti. Non può mancare un assaggio dei tradizionali “cicchetti”, tra cui quelli al baccalà mantecato, preparati con prodotti stagionali del territorio in grado di stupire e deliziare ogni palato. Provare …. per credere.
Blue Dream: un hotel elegante e confortevole immerso nel parco di Villa Corner
Come già detto, Monselice può essere l’ideale base di partenza per andare alla scoperta del territorio circostante. Nella cittadina si può pernottare al Blue Dream Hotel, un bel quattrostelle con ambienti eleganti e confortevoli ed un buon rapporto qualità prezzo. E’ immerso nel bellissimo parco della seicentesca Villa Corner, ricolmo di piante fiorite e dispone di 68 camere grandi e luminose, distribuite su tre piani. È anche comodo da raggiungere: si trova a meno di 500 metri dall’uscita di Monselice della A13 Bologna Padova.
In cucina Cristina Campiello con una squadra tutta al femminile
Molto interessante anche il menu proposto dal suo ristorante, “Il Blue”, aperto anche agli esterni. La cuoca, Cristina Campiello, che ha preso le redini della cucina da pochi mesi, porta in tavola piatti che privilegiano la tradizione veneta con alcuni spunti innovativi.
Quella proposta è la tipica “cucina della nonna”, ama ripetere Cristina, a base di carne e pesce, in grado di soddisfare tutti i palati anche quelli più esigenti. Il menu cambia periodicamente mantenendo sempre in “carta” alcuni “ever green” apprezzati e richiesti in ogni periodo dell’anno.
Assolutamente da assaggiare i Fiori di zucca con ripieno di ricotta ed asparagi verdi di Permunia, come primi la Pasta e fagioli alla veneta ed i Bigoli al ragù di cortile e tra i secondi la Tagliata di tonno marinato in salsa di soia e sesamo ed il Filetto di branzino al forno con patate.
Interessanti anche i dolci, rigorosamente fatti in casa dalla cuoca Cristina con la sua vice Monica Sorezini. Torte e pasticcini degni della migliore pasticceria… belli da vedere e squisiti da mangiare. I piatti ben si abbinano con i vini, serviti anche al calice in una selezione limitata di cantine del territorio.
Nel periodo estivo si possono anche degustare i vari piatti del menu, a pranzo e cena, nel parco dell’hotel, a bordo piscina per ammirare l’incantevole Rocca di Monselice.
Taccuino
Per maggiori informazioni
IAT Monselice: www.monseliceturismo.it;
Castello di Monselice: www.castellodimonselice.it;
Osteria Al Guerriero ad Arquà Petrarca: www.osteriaguerriero.com;
Blue Dream Hotel con ristorante “Il Blue”a Monselice: https://bluedreamhotel.it.
Articolo di Tiziano Argazzi|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com.