Scopriamo Salonicco, seconda città della Grecia, metropoli giovane, perfetta per un city break o per soggiorni più lunghi in cui esplorare i dintorni della Penisola Calcidica.

Salonicco è sicuramente lontana dal turismo di massa europeo ma molto interessante sotto tanti punti di vista: la città nasconde in sé le mille anime delle comunità che ne hanno scritto la storia, a metà tra il Mediterraneo e i Balcani, in una terra di confine dove il greco si mischia agli accenti slavi del nord, in una quotidianità fatta di traffico, ristoranti, negozi di moda e gyros mangiati su una panchina. Se è palpabile la propensione verso Costantinopoli, verso l’Oriente, Salonicco è prima di tutto l’anima della Macedonia: oggi, un milione di abitanti fanno vibrare questa città che sembra una capitale ed esprime tutto l’amore verso il suo fertile retroterra, una immensa serra che lavora senza sosta per produrre frutta e verdure che si riversano sulle tavole dei ristoranti della città.
Il simbolo di Salonicco è la cosiddetta Torre Bianca (Lefkos Pyrgos), antico castello-prigione ottomana, al termine del lunghissimo e vivacissimo lungomare. Quest’ultimo, in effetti, è il vero cuore del centro città che si espande fino alla monumentale Piazza Aristotelous e poi alle vie retrostanti, affollate di bar, ristoranti e negozi di ogni genere. Altro luogo imperdibile è la cattedrale di Agia Sofia, tempio prima paleocristiano, poi convertita in moschea e adesso cardine ortodosso della città. Molto intrigante, a poca distanza da piazza Aristotelous, è il mercato coperto di Kapani dove trovare spezie orientali, ma anche tutte le eccellenze delle campagne provenienti dalle alture di Salonicco.

Ma Salonicco è anche il paradiso dello shopping, sia di lusso che più economico. Oltre alle classiche catene multinazionali, esistono centinaia di piccoli negozi aperti da giovani della zona, espressione di tutta la creatività ellenica. Ma Salonicco è anche definita come la città che non dorme mai: in centro, nelle viuzze dietro il terminal dei traghetti, alla fine del lungomare, il quartiere di Ladadika si accende di notte tra taverne, ristoranti, discoteche, cocktail bar e pub frequentati da centinaia di giovani. E sono proprio i giovani, tra street art e musei, prezzi bassi e atmosfere esotiche, sapori e colori di una città europea fuori dal circuito turistico, a rappresentare l’anima di Saloniccco.
Vale inoltre la pena di esplorare le colline che circondano la città, nei quartieri residenziali di Panorama e Sykies. Proprio quest’ultimo è il quartiere storico, con ancora tante abitazioni in antico stile turco, fatiscenti ma molto affascinati. Salendo in vetta ad Ano Poli (che in greco significa Città Alta), infine, si raggiunge il castello di Salonicco che conserva ancora il nome ottomano di Yedi Kule e che domina la baia. La vista che si gode dalle mura sulla piana e sul golfo è semplicemente inarrivabile: sembra di poter osservare la vita del milione di case che si affacciano sul mare, illuminate dai raggi rossi del sole al tramonto.
Dall’alto, però, si intuisce anche una città dalla storia straordinaria, fatta di intrecci pacifici e dolorose convivenze, nella cui vita quotidiana scorre l’anima dei suoi abitanti. Ma ancor di più, Salonicco ci ricorda quanto l’equilibrio tra le diversità sia così precario quando si convive in simbiosi. Una lezione per l’oggi e soprattutto per il domani.
Info utili
Quando andare: Primavera
Cosa vedere: Torre Bianca, Piazza Aristotele, Fortezza, Museo bizantino, Arco di Galerio, Foro romano
Cosa mangiare: keftedakia (polpette di carne), paidakia (costolette d’agnello), tigania (maiale fritto), soutzoukakia (polpette piccanti in salsa di pomodoro), bekri meze (maiale in umido) e souvlaki (carne allo spiedo), piperies Florinis (peperoni ripieni di Florina), tirokafteri (formaggio piccante)
Dove mangiare: Panellinion, Salaminos 12
Cosa leggere: M. Mazower, Salonicco città di fantasmi, Garzanti, 32 €
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