Antichi villaggi sospesi nel tempo e luoghi unici che conservano la storia della regione; escursioni a piedi o in sella a una due ruote tra vigneti e uliveti, campi di lavanda e paesaggi colo ocra; passeggiate nei mercati contadini ed esperienze active all’aria aperta. Ecco 10 buoni motivi per visitare il Luberon, cuore della Provenza.

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La degustazione di vini inscenari da favola è una della attività da fare durante un viaggio nel Luberon ©Shutterstock

Visitare i borghi pittoreschi

Nella lista dei “Villaggi più belli di Francia”, alcuni si trovano proprio in Luberon. Borghi pittoreschi che incantano per la loro bellezza e per la loro atmosfera di luoghi sospesi nel tempo.

Come Gordes, arroccato su uno sperone di roccia, che per secoli è stato una delle torri di guardia della Provenza a difesa del territorio. Percorso da un labirinto di stradine che salgono e scendono tra mura fortificate e alte case in pietra, è dominato dall’imponente castello posto sulla sommità della collina che oggi si offre ai visitatori come una terrazza panoramica da cui ammirare il paesaggio circostante.

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Una veduta aerea del villaggio di Lourmarin, Luberon ©Shutterstock

Oppure Lourmarin, adagiato su dolci colline, dove il ritmo della vita quotidiana è scandito ancora oggi dai rintocchi dei tre campanili del paese, tra gallerie d’arte, ristoranti gourmand e case di illustri personaggi come Albert Camus e Henri Bosco. Lungo le strade del Luberon si incontrano poi altri villaggi, forse meno noti ma ciascuno dalla forte personalità tutta da scoprire.

Oppède le Vieux, uno dei villaggi più autentici e preservati della regione, riscoperto e restaurato da tanti artisti che l’hanno scelto per viverci e dove fare una bella escursione lungo il sentiero del Vigneron, che attraversa il paesaggio ai piedi del massiccio del Luberon tra olivi, ciliegi, viti e terrazze.

O, ancora, Cucuron, un piccolo gioiello architettonico illuminato dal sole per 300 giorni all’anno, il cui cuore è il Bassin de l’Etang, un antico stagno del 1400 usato per alimentare i mulini, incorniciato da platani maestosi, e diventato un piacevole luogo di ritrovo per abitanti e visitatori dove rinfrescarsi all’ombra e sorseggiare un buon calice di vino.

Fare escursioni a piedi

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Escursione nella Forêt des cèdres du Luberon ©destinationluberon

Grazie alla fitta rete di sentieri, circondati dai massicci più famosi della regione, il Luberon è il paradiso per gli escursionisti. Il Parco naturale regionale, ad esempio, offre una rete di oltre 1.000 km di percorsi segnalati, da scegliere in base al tempo a disposizione e al livello di difficoltà.

Riserva della biosfera e geoparco mondiale dall’UNESCO, la sua bellezza risiede nella varietà di paesaggi: foreste, macchia mediterranea, boschi di querce, pianure, colline, vigneti, frutteti e zone rocciose.

Nei dintorni di Gordes, sono stati creati due percorsi sul tema della resistenza: uno tra Gordes e l’Abbazia di Sénanque che attraversa la valle di Sénancole, l’altro tra Gordes e Joucas, tra le Gole di Véroncle e i dintorni.

Oppure ancora, si può seguire un tratto del Cammino di Compostela che passa da Cavaillon lungo l’antica strada romana, la Via Domitia.

I mercati tipici

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I mercati cittadini dei villaggi del Luberon sono il luogo adatto dove perdersi tra acquisti di prodotti tipici e artigianali ©Shutterstock

I mercati contadini da sempre sono l’anima dei piccolo centri. Anche nei pittoreschi villaggi del Luberon, che diventano luogo d’incontro ma sono soprattutto il posto giusto per fare acquisti dei prodotti genuini del territorio.

E qui la scelta è davvero ampia: miele, olio di oliva, tartufi, frutta candita e vino, accanto a frutta e verdura a km 0, fanno bella mostra di sé sulle bancarelle locali. Perfetti da consumare sul posto, magari per un pic nic durante un’escursione, oppure come souvenir gastronomico da gustare al ritorno a casa.

Inoltre, i mercati sono spesso l’indirizzo giusto per scoprire oggetti artigianali locali, tipici della tradizione oppure creati da giovani designer.

In Luberon, ad esempio, sono molto diffusi i manufatti in ceramica, dalle maioliche e recipienti in terre rouge alle classiche porcellane, dai colori sgargianti che attingono ai temi della natura locale oppure profumi e saponi, soprattutto a base di lavanda, essenza per eccellenza della Provenza.

Scoprire i famosi paesaggi color ocra

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Le straordinarie colorazioni delle cave di ocra di Roussillon, Luberon ©Shutterstock

Il rosso mattone che sfuma nell’arancione, nel giallo dorato e nel rosa. È la tavolozza di colori che tinge il paesaggio attorno Roussillon, un borgo pittoresco ai piedi dei Monts de Vaucluse.

Un fenomeno dovuto alla presenza del più grande giacimento di ocra del mondo, la regina dei coloranti minerali naturali e che offre l’occasione di fare escursioni davvero suggestive.

A cominciare dalla visita del paese, dove le calde nuance tingono le pareti delle case, dei monumenti e delle piazze.

Per saperne di più si può visitare l’eco-museo Ochre – Ôkhra, ospitato all’interno di in una vecchia fabbrica di ocra, l’unico al mondo dedicato a questo pigmento naturale, dove scoprire la sua origine, la storia del suo impiego e dell’industria della Vaucluse.

E poi si percorre il suggestivo sentiero dell’ocra, creato in una cava dismessa a cielo aperto, dove pannelli esplicativi illustrano la formazione e lo sfruttamento di questo sito. Il momento migliore per visitarla? Al tramonto, quando il sole gioca con i colori creando paesaggi e scorci davvero unici.

Fare degustazioni di vini

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Bianchi, rossi e rosé, durante un viaggio in Luberon saranno molte le occasioni per degustare gli ottimi vini del territorio ©Shutterstock

Il Luberon è una meta ideale per gli appassionati ed esperti del buon bere. Cuore della AOC Luberon – la DOC francese – si estende a sud del dipartimento di Vaucluse, nel perimetro del Parco Naturale Regionale del Luberon, dove i vigneti beneficiano di un clima mediterraneo con influenze continentali e alpine che conferiscono freschezza ai vini del Luberon e anche una produzione diversificata fra bianchi, rossi e rosé.

La regione ha, inoltre, ottenuto il marchio Vignobles & Découvertes (V&D), un riconoscimento nazionale assegnato a una destinazione turistica e vinicola per un periodo di 3 anni: oltre a garantire la qualità dei vini, ha permesso di creare una rete di cantine, i ristoranti e attività a tema.

Li si può gustare nelle cantine dei borghi, durante escursioni tra i vigneti di campagna oppure partecipando agli appuntamenti del Sunsets Vignerons Luberon, un evento che coinvolge 29 viticultori locali, che ogni martedì al tramonto aprono le porte per una passeggiata nei vigneti con visita alle cantine e una degustazione di vini per accompagnare una cena a tema.

Il tutto in un’atmosfera conviviale da condividere in coppia, con gli amici o in famiglia.

Il Luberon in bicicletta

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In bici lungo le strade del Luberon ©destinationluberon

Con una rete di 236 km di vie ciclabili, il Luberon è il luogo perfetto da scoprire in sella a una due ruote. I percorsi sono pensati per mountain bike, biciclette da strada o a pedalata assistita e di varia difficoltà, da quelli più facili, adatti a tutta la famiglia, a quelli più impegnativi per ciclisti esperti.

Di grande fascino, ad esempio, è la Véloroute du Calavon, 36 km di strade dedicate che passano tra distese di lavanda, filari di vigneti e paesini dall’atmosfera provenzale, attrezzate con punti di sosta per ristorarsi con acqua potabile e aree pic-nic.

O l’itinerario dell’ocra, un circuito di 51 chilometri che si snoda su strade di campagna poco trafficate, tra i punti più panoramici e colorati dell’Itinerario delle Ocre in Provenza: un percorso facile e piacevole, segnalato in verde, che segue la direzione Apt-Gargas-Roussillon-Villars-Rustrel.

Partecipare a sessioni di yoga all’aperto

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Rilassarsi con una sessione di yoga tra i campi di lavanda del Luberon ©Shutterstock

Ossigenare mente e corpo, circondati dal silenzio della campagna e dai colori dei campi di lavanda.

Il Luberon è anche una meta ideale per staccare la spina e dedicarsi ad attività di relax e benessere, come lo yoga.

Da maggio a settembre, Luberon Yoga organizza sessioni private e di gruppo in collaborazione con le più belle tenute della Provenza nei luoghi più affascinanti della regione, come Oppède, Robion, Apt. E tornare a casa totalmente rigenerati.

Antiquariato di Isle-sur-la-Sorgue

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Uno dei numerosi negozi di antiquariato di Isle-sur-la-Sorgue ©Shutterstock

Non c’è viaggio da cui non si torni con qualche souvenir delle località visitate. E il Luberon non fa eccezione, soprattutto se si è appassionati di oggetti di antiquariato.

Visitando gli incantevoli borghi non mancheranno le occasioni di imbattersi in qualche negozietto di brocantage pieno di oggetti dove curiosare e, magari trovare qualche pezzo da portare a casa.

Certamente il luogo da non perdere è l’Isle-sur-la-Sorgue, nel cuore del Vaucluse, un villaggio di pescatori rinomato anche per essere importante mercato a livello europeo per antiquari e rigattieri.

La città conta ben 300 negozi di antiquariato aperti tutto l’anno: mobili, quadri, oggetti d’arte, splendide stoffe, gioielli, libri, dischi, oggetti in ferro battuto. A cui si aggiungono grandi manifestazioni specializzate che richiamano fino a 500 espositori.

La sorgente di Fontaine de Vaucluse

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La sorgente Fontana del Vaucluse da cui sgorga la Sorgue ©destinationluberon

Nel dipartimento di Vaucluse, ai piedi di una falesia alta ben 240 metri, nasce la misteriosa sorgente Fontana del Vaucluse da cui sgorga la Sorgue.

L’acqua che sgorga dalla terra proviene dall’infiltrazione delle acque piovane e dallo scioglimento delle nevi a sud dei monti Ventoux, de Vaucluse, Lure e dal Plateau d’Albion e, grazie alle basse temperature e alla portata sempre costante, conferiscono alla Sorgue un’ottima ossigenazione che favorisce, a sua volta, un ecosistema variegato.

Un luogo magico e anche enigmatico che, attira i visitatori fin da tempi remoti: già venerata in epoca antichissima, ha ispirato filosofi e poeti celebri, da Petrarca a Boccaccio a Chateaubriand e il suo nome si è a miti, leggende, favole e poesie.

Ma la bellezza di questo luogo naturale continua a emozionare i visitatori, in ogni stagione. La si raggiunge attraverso un sentiero lungo il fiume che porta alla sorgente dove non si può non rimanere incantati dal colore verde smeraldo delle sue acque e dalla potenza dell’acqua che scorre formando cascate e giochi di luce spettacolari.

La Fontaine de Vaucluse dà anche il nome all’omonimo villaggio dove sono ancora presenti attività che sfruttano la forza idrica.

Passeggiando all’ombra degli alberi si possono vedere una cartiera che produce carta con una ruota a pale come nel XV secolo, una fabbrica di cristallo dove ammirare il lavoro di filatura del vetro, diversi negozietti di artigianato locale e una chiesa romanica dell’XI secolo che sorgono ai piedi delle rovine dell’antico castello medievale arroccato su uno sperone roccioso.

Ammirare l’alba in mongolfiera

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I paesaggi del Luberon dalla mongolfiera ©Shutterstock

Ammirare i paesaggi del Luberon dall’alto, immersi nel silenzio e nell’aria frizzantina del primo mattino. Un volo a bordo di una mongolfiera è sicuramente un’esperienza unica che aggiunge un punto di vista insolito al viaggio.

La partenza è all’alba dal bel villaggio di Roussillon. Dopo aver assistito alla fase di preparazione della mongolfiera e aver preso posto nella cesta, si prende quota e si inizia a sorvolare lentamente, sospinti dal vento, il paesaggio tinto di colore ocra, le tipiche case provenzali, la macchia profumata e le foreste del Luberon che, piano piano, vengono illuminate dai primi raggi del sole.

Una vista sulla regione che regala sempre grandi emozioni, splendide foto e un ricordo indelebile.

Testo di Francesca Pace|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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