Il Presidente Duque ha annunciato l’adozione di nuove stringenti misure per contrastare la diffusione del COVID-19 nel Paese: a partire dalle 05.00am locali del 14 marzo, le frontiera con il Venezuela e’ stata chiusa. La frontiera con l’Ecuador restera’ invece aperta, ma rafforzata sensibilmente sotto il profilo dei controlli sanitari. Da lunedì 16 marzo nessun viaggiatore potra’ fare ingresso in Colombia se ha soggiornato negli ultimi 14 giorni in Europa e/o Asia; i colombiani, i residenti ed i membri missioni diplomatiche dovranno invece, immediatamente dopo il loro ingresso in Colombia, osservare un periodo di autoisolamento sanitario obbligatorio della durata di 14 giorni. Le Autorità vigileranno attentamente sulla stretta osservanza del rispetto dell’obbligo di quarantena. In caso di violazione dell’obbligo di autoisolamento, le autorità locali possono disporre l’espulsione dal Paese. In presenza di viaggiatori con sintomatologie riconducibili al COVID-19, verrà prontamente informato l’Istituto Nazionale di Salute che effettuerà le prove per accertare la positività. In caso di violazione di quanto indicato, è prevista anche – come sancito dall’art. 368 del C.P. ‘Violazione delle misure sanitarie’ la pena della reclusione da 4 a 8 anni, e sanzioni di natura pecuniaria. Il traffico aereo potrebbe subire rapidi mutamenti (riduzioni dei voli, sospensione dei collegamenti). Si raccomanda di prendere contatto con la propria compagnia aerea per informazioni sullo stato del proprio volo e, ove necessario, per l’individuazione di rotte alternative per raggiungere l’Italia. Si raccomanda inoltre di visitare il sito di Migracion Colombia https://www.migracioncolombia.gov.co/ per ulteriori informazioni.
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