La Germania ha disposto il ripristino dei controlli alla frontiera terrestre con l’Austria, la Francia, la Svizzera, il Lussemburgo e la Danimarca, a partire dal 16 marzo. Sarà regolarmente consentito il traffico dei lavoratori transfrontalieri e di chi abbia altre ragioni lavorative per fare ingresso in Germania. Per le altre categorie di viaggiatori, sono disposti controlli sanitari all’ingresso (non sarà consentito l’ingresso di chi non abbia una motivazione valida o presenti sintomi che possano far sospettare l’infezione da COVID-19). L’uscita dal Paese attraverso la rete stradale è regolarmente consentita, così come è consentito il rientro in Germania dei cittadini tedeschi e degli stranieri con permesso di soggiorno in Germania.
Non risultano al momento limiti per quanto riguarda i collegamenti aerei, salvo alcune riduzioni, per ragioni commerciali, nel numero dei collegamenti da/per l’Italia. I principali aeroporti tedeschi consentono tuttora il traffico aereo verso i principali aeroporti italiani. Modifiche nel traffico aereo sono possibili anche con scarso preavviso. Si raccomanda quindi di confermare sempre con la propria compagnia aerea lo stato del volo. Al fine di contenere la diffusione del COVID-19, le autorità tedesche invitano tutti coloro che sono nel paese e che negli ultimi 14 giorni siano entrati in contatto con persone di cui sia provata l’infezione da coronavirus a prendere immediatamente contatto telefonico con le competenti autorità sanitarie, indipendentemente dall’insorgenza di sintomi. Coloro che nello stesso periodo abbiano viaggiato nelle aree considerate a rischio, tra le quali l’Italia, senza distinzioni regionali, sono invitati a rimanere precauzionalmente presso il proprio domicilio e ad evitare i contatti non necessari con altre persone. Le aree considerate a rischio sono quelle classificate come tali dal Robert Koch Institut, consultabili al link https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/N/Neuartiges_Coronavirus/Risikogebie…. Ad esse si aggiungono la Svizzera e l’Austria. Le stesse Autorità sanitarie tedesche sottolineano che si tratta di raccomandazioni non vincolanti e di un autoisolamento volontario.
14.3.2020