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15.3.2020
COVID-19. Aggiornamento
Nel ricordare che sono sconsigliati viaggi a qualsiasi titolo in Iraq, si informa che, al fine di prevenire la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus), le autorità irachene hanno chiuso le frontiere con l’Iran e hanno vietato l’ingresso ai viaggiatori che siano stati o abbiano anche solo transitato, nei 14 giorni precedenti il tentativo di ingresso in Iraq, nella Repubblica Popolare Cinese, in Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, Iran, Italia, Nigeria, Qatar, Singapore, Spagna, Tailandia, Taiwan o Turchia. Il Kurdistan iracheno ha stabilito che non potranno entrare in Kurdistan i viaggiatori che siano stati o abbiano transitato in tali Paesi a partire dal 1 gennaio 2020. Fanno eccezione i membri di missioni diplomatiche e di missioni ufficiali che dovranno comunque munirsi di certificato medico attestante l’assenza di infezione da COVID-19. Data l’impossibilità di verificare, in taluni casi, l’effettiva provenienza del viaggiatore, le autorità irachene stanno interpretando tali misure in senso restrittivo, impedendo l’ingresso a tutti i titolari di passaporto ordinario rilasciato dai predetti Paesi (ivi incluso quindi il passaporto ordinario italiano). Non esistono voli diretti tra Italia e Iraq. Le compagnie aeree turche (Turkish, Pegasus e Atlasglobal), emiratine (Emirates, Fly Dubai), giordana e kuwaitiana, qatarine (Qatar Airways) hanno sospeso i collegamenti con l’Iraq. Al momento Iraqi Airways e Egypt Airline garantiscono voli per l’Uscita dal Paese . Le compagnie aeree non permettono l’imbarco ai possessori di passaporti ordinari italiani sui voli diretti verso l’Iraq, è invece consentita l’uscita dal Paese. Sono possibili limitazioni negli spostamenti tra i vari governatorati iracheni. Il Kurdistan iracheno ha disposto in data 11 marzo il divieto di movimento tra le tre Province che lo compongono (Erbil, Dohuk e Sulaimaniyah), da cui sono esentate alcune categorie, tra cui diplomatici e personale delle Nazioni Unite, il divieto di movimento tra Kurdistan e resto dell’Iraq, la sospensione dei voli di linea per Baghdad, Najaf e Bassora dagli aeroporti di Erbil e Sulaimaniyah. Le autorità locali curde hanno inoltre disposto, dalle 23.59 locali del 13 marzo e per 48 ore, il divieto di circolazione nelle citta’ di Erbil e Sulaimaniyah, esteso il 15 marzo di ulteriori 72 ore. Il divieto si applica a tutti, incluso personale diplomatico e delle Nazioni Unite. Il Governo iracheno sta valutando se introdurre misure analoghe su tutto il territorio nazionale. Si stanno registrando difficoltà all’ingresso a Baghdad, mentre sono stati sospesi i voli da e verso l’aeroporto internazionale di Baghdad.

12.3.2020

COVID-19 (nuovo coronavirus). Misure preventive. Aggiornamento: Nel ricordare che sono sconsigliati viaggi a qualsiasi titolo in Iraq, si informa che, al fine di prevenire la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus), le autorità irachene hanno chiuso le frontiere con l’Iran e hanno vietato l’ingresso ai viaggiatori che siano stati o abbiano anche solo transitato, nei 14 giorni precedenti il tentativo di ingresso in Iraq, nella Repubblica Popolare Cinese, in Corea del Sud, Francia, Giappone, Iran, Italia, Nigeria, Singapore, Spagna, Tailandia, Taiwan o Turchia. Il Kurdistan iracheno ha stabilito che non potranno entrare in Kurdistan i viaggiatori che siano stati o abbiano transitato in tali Paesi a partire dal 1 gennaio 2020. Fanno eccezione i membri di missioni diplomatiche e di missioni ufficiali che dovranno comunque munirsi di certificato medico attestante l’assenza di infezione da COVID-19. Data l’impossibilità di verificare, in taluni casi, l’effettiva provenienza del viaggiatore, le autorità irachene stanno interpretando tali misure in senso restrittivo, impedendo l’ingresso a tutti i titolari di passaporto ordinario rilasciato dai predetti Paesi (ivi incluso quindi il passaporto ordinario italiano). Non esistono voli diretti tra Italia e Iraq. Le compagnie aeree turche (Turkish, Pegasus e Atlasglobal), giordana e kuwaitiana hanno sospeso i collegamenti con l’Iraq. Rimangono attivi i collegamenti via Doha e Dubai. Le compagnie aeree non permettono tuttavia l’imbardo ai possessori di passaporti ordinari italiani. Sono possibili limitazioni negli spostamenti tra i vari governatorati iracheni. Il Kurdistan iracheno ha disposto in data 11 marzo il divieto di movimento tra le tre Province che lo compongono (Erbil, Dohuk e Sulaimaniyah), da cui sono esentate alcune categorie, tra cui diplomatici e personale delle Nazioni Unite, il divieto di movimento tra Kurdistan e resto dell’Iraq, la sospensione dei voli di linea per Baghdad, Najaf e Bassora dagli aeroporti di Erbil e Sulaimaniyah.