IN EVIDENZA
12.3.2020
COVID-19. Restrizioni all’ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Area Schengen : Il Presidente degli Stati Uniti ha annunciato la sospensione temporanea, per un periodo iniziale di 30 giorni, dell’ingresso dei viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti il tentativo di ingresso negli Stati Uniti, siano stati fisicamente presenti in uno dei Paesi dell’Area Schengen, inclusa l’Italia. La disposizione entra in vigore dalle 23.59 del 13 marzo 2020, ora locale della costa est, ma non si applica ai viaggiatori che già siano a bordo di voli la cui partenza avvenga prima delle 23.59 del 13 marzo, ora locale della costa est. Sono previste alcune eccezioni al divieto di ingresso (cittadini statunitensi e residenti permanenti o loro familiari, titolari di visto diplomatico e altri). Per maggiori informazioni, consultare il link https://www.whitehouse.gov/presidential-actions/proclamation-suspension-entry-immigrants-nonimmigrants-certain-additional-persons-pose-risk-transmitting-2019-novel-coronavirus/ In conseguenza della decisione presidenziale, il traffico aereo da/per l’area Schengen subirà una significativa variazione. Si raccomanda di consultare la propria compagnia aerea in merito allo stato del proprio volo e all’effettiva possibilità di imbarco.
6.3.2020
COVID-19 (Nuovo coronavirus). Aggiornamento: Le Autorità locali, al fine di fronteggiare la diffusione del coronavirus nel Paese, hanno dichiarato lo stato di emergenza sanitaria. Alla luce del numero di casi registrati in Italia e del progressivo innalzamento del livello di allerta da parte degli Stati Uniti in merito ai viaggi in Italia (attualmente livello di allerta 4 per le regioni maggiormente colpite, Lombardia e Veneto, e livello 3 per il resto del Paese) alcune compagnie aeree stanno riducendo o sospendendo i voli da/per l’Italia. Si raccomanda quindi di verificare sempre con la propria compagnia aerea, prima di recarsi in aeroporto, l’effettiva operatività del volo. I passeggeri provenienti da località a rischio coronavirus, ivi inclusa l’Italia, saranno inoltre sottoposti a screening sanitari sia negli aeroporti di partenza che all’arrivo negli USA. Durante i controlli in partenza (controllo termico, valutazione medica, questionario con la storia di viaggio), in caso di sintomi o di casi sospetti, potrà essere negato l’imbarco. All’arrivo, per i passeggeri sintomatici sarà disposto l’isolamento, mentre per i viaggiatori, anche italiani, che non presentino alcun sintomo e che abbiano quindi superato tutti i controlli e siano entrati nel Paese, il CDC (Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie https://wwwnc.cdc.gov/travel/notices/warning/coronavirus-italy), consiglia a titolo precauzionale, tra le altre cose, una quarantena domiciliare volontaria di 14 giorni. Si raccomanda di seguire le indicazioni delle autorità di frontiera. In forza della dichiarazione di stato di emergenza, inoltre, da domenica 2 febbraio alle ore 17.00 (ora locale della costa est) a tutti i cittadini non americani che nei 14 giorni precedenti l’arrivo negli USA abbiano soggiornato in Cina, ad esclusione delle Regioni Autonome Speciali di Hong Kong e Macao, sarà precluso l’ingresso negli Stati Uniti. Per i cittadini americani, per coloro che hanno la residenza permanente negli Stati Uniti e per le rispettive famiglie, è previsto invece un trattamento differenziato, per il quale si rimanda al sito web del Department of Health (www.hhs.gov). Inoltre, tutti i voli provenienti dalla Cina saranno indirizzati verso 7 aeroporti (JFK New York, O’Hare Chicago, San Francisco, Los Angeles, Seattle, Atlanta e Honolulu), dove i passeggeri in transito dovranno sostenere gli screening medici prima di poter continuare verso la loro destinazione finale.