Un giorno a Lisbona in salsa rosa

 

 

Lisbona ha tutte le carte in regole per essere considerata una destinazione ideale per un tranquillo ed esaltante viaggio tutto al femminile da fare in qualsiasi periodo dell’anno. Dalla sicurezza al romanticismo, dalla cultura al divertimento passando per lo shopping e la buona cucina: la capitale del Portogallo offre, infatti, tutto quello che una viaggiatrice solitaria, o un affiatato gruppo di amiche, possa desiderare.

Tante sono le attrazioni da visitare e le esperienze da vivere: per quante non vogliono perdere nulla ecco alcune tappe imperdibili che renderanno l’avventura “in salsa rosa” semplicemente indimenticabile.

Ore 9.00 – Si dice che la colazione sia il pasto principale della giornata e, per partire col piede giusto, è bene assumere una giusta quantità di zuccheri; allora, cosa c’è di meglio che svegliarsi assaporando dei deliziosi Pastéis de Belém, i tipici dolcetti a base di pasta sfoglia e crema all’uovo aromatizzati alla cannella? Assolutamente da provare sono quelli  dell’omonima pastelaria in Rua de Belém 84 nella quale furono prodotti i primissimi pastéis.

Per evitare di restare impelagati nella gioiosa baraonda mattutina, è consigliabile prendere questi veri e propri capolavori culinari d’asporto (saranno consegnati in una graziosa scatolina insieme a bustine di zucchero a velo e di cannella) e gustarli mentre si passeggia lungo l’ampio viale che costeggia il fiume Tago, in direzione della celebre Torre de Belém, proclamata patrimonio mondiale dall’UNESCO nel 1983.

Ore 1o.30 – Dopo aver soddisfatto il palato e fatto il pieno di energia ci si può dirigere verso la vicina LX Factory, una sorta di isola creativa nel cuore di Lisbona e fulcro del progetto di riqualificazione del quartiere di Alcantara. Qui si potranno visitare studi fotografici e di design, spazi di co-working, ristoranti, caffetterie hipster, boutique e aree dedicate all’arte. Quest’area, inoltre, ospita ogni domenica uno dei mercatini più apprezzati della città grazie ai suoi oggetti vintage.

Ore 13.00 – Per la pausa pranzo ci si può rilassare al Jardim Botânico da Ajuda, luogo affascinante ma poco frequentato nel quale rinomati chef preparano con cura menù raffinati ed invitanti brunch ricchi e variegati.

Ore 15.00 – Il pomeriggio, invece, può essere dedicato allo shopping. Se non si bada troppo al portafoglio l’Avenida da Liberdade, con i suoi negozi di brand di lusso di fama internazionale, è la via che fa per voi. Altrimenti, se non si è cercano a tutti i costi i marchi griffati si possono scegliere per le piccole boutique indipendenti ed i concept store che puntano soprattutto sugli stilisti emergenti portoghesi. Tra questi spicca l’Embaixada, situato nel quartiere del Príncipe Real all’interno di un affascinante palazzo neo-arabo del Settecento. Prima di uscire date un’occhiata alla parte chiusa al pubblico, una sorta di casa museo con oggetti in stile Art Déco.

Ore 17.00 –  Terminata l’eccitante fase degli acquisti si torna in strada magari salendo sul tram 28 in direzione Alfama; questo quartiere è una delle zone più suggestive e autentiche di Lisbona ed è caratterizzato da atmosfere romantiche esaltate dalla presenza di casette colorate e stretti vicoli che offrono scorci ammantati di magia.

Al calar del sole è particolarmente consigliata una visita al Castelo de São Jorge, punto perfetto dove ammirare un incantevole tramonto. Invece, con il cielo ormai buio, ci si può concedere un aperitivo a base di Bucelas, il vino tipico della zona, e petiscos sul miradouro di Santa Luzia.

Ore 20.00  -Se tanto piacevole girovagare ha messo appetito si può cenare allo Zambeze, il miglior ristorante mozambicano della capitale portoghese, che offre anche una splendida vista sulla Baixa e sul Tago. Ma la giornata non può finire se non ci lascia trascinare dalle note coinvolgenti, ed un po’ malinconiche, del fado che divampano nelle tipiche casas; A Travessa do fado e Chapitô à Mesa, situati nella zona di Alfama, sono i locali dedicati a questa musica tradizionale più amati e frequentati.

Testo di Gabriele Laganà, foto di Eugenio Bersani |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

 

 

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