Dossier Ostenda Fiandre
perchè andare a Ostenda nelle Fiandre
Da borgo marinaro ad esclusivo buen retiro estivo per la nobiltà belga della Belle Époque il passo non è breve, ma sicuramente possibile se si parla di Ostenda. Borgo fortificato, punto di partenza per i mercantili che commerciavano con l’Estremo Oriente, porto di transito per l’Inghilterra ed elegante località balneare: la città ha molte anime e molte personalità. Tutte da scoprire.
Pescatori e teste coronate. Viaggiatori del Grand Tour e pittori. Imperatori e truppe della Wermacht. A Ostenda sono passati tutti, lasciando segni, tracce e testimonianze. Ma la sua allure è quella di una città che si allunga pigramente sul Mare del Nord con una spiaggia di sabbia finissima. Che attrae in ogni periodo dell’anno schiere di affezionatissimi fan.
Storia e storie a Ostenda si incontrano. Dalla sua ingegnosa costruzione, secoli fa, alle spalle di grandi dighe che la proteggevano dalle minacce del mare al vantaggio di diventare uno dei porti più trafficati del Nord Europa, dai fasti e dalle ricchezze del periodo Asburgico alla fondazione della Oostendse Compagnie (la Compagnia Commerciale di Ostenda) che aveva la facoltà di fondare colonie oltremare, dalle campagne napoleoniche agli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Senza dimenticare le rappresentazioni tra la satira e il grottesco che uno dei grandi figli di Ostenda, il pittore James Ensor, fa della sua città natale nelle sue opere.