Crans-Montana: Svizzera di tradizione e di modernità


In nessuna altra parte del mondo si può trovare un luogo così tranquillo e bello”. Parola di Roger Moore, alias James Bond, uno che di località al top delle classifiche, sicuramente se ne intende, e che a Crans-Montana ha preso casa. Ma prestando l’orecchio a opinioni ed elogi vari, pare che il famoso agente segreto non sia l’unico a pensarla in questo modo, e che numerosi siano i Vip, di ogni parte del globo, innamorati pazzi del luogo. Questa stazione di villeggiatura del Cantone Vallese, allegra, moderna e vivace, deve sicuramente la sua celebrità, anche al turismo di elite che la frequenta, che qui può percorrere, in lungo e in largo, la via dello shopping, una sorta di Fifth Avenue in versione montana, traboccante di boutique di firme e gioiellerie di lusso, che appagano vista e desideri dei consumatori.

Crans-Montana è ambita anche per i suoi campi da golf, una mecca svizzera del green, con quattro percorsi, tra cui quello firmato da Severiano Ballesteros : 18 buche che lo stesso campione ha disegnato, per trasformare lo storico campo in un percorso altamente competitivo, perfetto per l’Omega European Masters che si disputa ogni anno. Ma attenzione a non cogliere solo il suo lato glamour, perché Crans-Montana è soprattutto un gioiello che si sviluppa lungo una serie di incantevoli laghi blu, incorniciato da un contesto alpino unico al mondo. Un panorama che si srotola su un manto bianco di 200 km di lunghezza, dal Sempione fino al Monte Bianco, eretto su “oltre i 4000”, le cime che formano la mitica Corona Imperiale. Una vista vertiginosa sulla verde valle del Rodano, ornata di vigne che producono ottimi vini di qualità, i cru del Vallese, fierezza svizzera. Posizionata a 1.476 metri slm, la stazione sciistica di Crans-Montana (l’unione di due comuni) è costituita da un comprensorio esposto a sud, una fantastica e assolata balconata con piste che si snodano per un totale di 140 km dai 3.000 ai 1.500 metri, di varia difficoltà, alcune anche molto impegnative, dove sono presenti percorsi di gara inseriti nel calendario della Coppa del Mondo. In inverno, il manto erboso dei campi da golf si ricopre di neve, trasformandoli in un paradiso per fondisti e amanti delle passeggiate. Pensare che tutto incominciò nel 1896, quando il medico belga Théodore Stéphani, ispirò a pieni polmoni la frizzante e pura aria alpina, dichiarando la località ideale per i suoi pazienti ammalati di tubercolosi. Nacquero di conseguenza cliniche di cura, ancora oggi ampiamente utilizzate, ma anche alberghi, e così fiorì il turismo in una zona disabitata o usata solo come alpeggio, dove le slitte e le tavole di legno servivano solo per trasportare pane e formaggio sulla neve.

Eccovi dunque a Crans-Montana, un piccolo eden, dove tradizioni, natura e modernità si incontrano e si fondono in perfetta sincronia. Un concentrato di tutte le piacevoli attività che una piccola città animata può offrire, anche sul fronte culturale, arricchitosi dallo scorso dicembre, di un ambizioso centro d’arte: la Fondazione Pierre Arnaud. Situata nel cuore della vicina e romantica Lens, La Fondazione Pierre Arnaud, nasce con l’obiettivo di valorizzare la pittura svizzera, confrontandola con le grandi correnti internazionali. L’architettura del centro è decisamente contemporanea ma senza alterare in alcun modo l’armonia del contesto naturale che la circonda. L’architetto Jean-Pierre Emery ha sviluppato un progetto incredibile, dove l’edificio scompare sotto un tetto giardino. Dall’esterno, la struttura in vetro e cemento, unica in Europa, assomiglia a un gigantesco specchio orizzontale di 250 mq, e custodisce una centrale fotovoltaica isolata dal punto di vista termico, grazie a nano particelle e a lana di roccia. Con i monti che la circondano e il cielo blu che la sovrasta per la maggior parte dell’anno, la Fondazione Pierre Arnaud, si rispecchia nel piccolo lago di Louché, mentre dalla terrazza e dal ristorante, dove dirige i fornelli il giovane chef Mathieu Moreau, si scorge la statua del Cristo Re, sulla collina di Châtelard. Gli interni sono sobri e funzionali, e la superficie dedicata alle esposizioni si estende su due livelli per un totale di 1000 mq, che ospiteranno mostre definite secondo cicli di 5 anni. Sono previste due distinte esposizioni annuali : quella invernale e quella estiva. Con il Divisionismo, ovvero l’estetica della luce, che include capolavori di quella corrente affermatasi tra il 1850 e il 1950, la Fondazione Pierre Arnaud ha inaugurato il ciclo delle proprie esposizioni invernali in mostra fino al 22 aprile.

Come si può ben immaginare in tema di alloggi, dagli hotel a cinque stelle agli splendidi chalet in larice, il lusso dorme sotto coperte di cashmere o avvolto in lenzuola di seta. Ma a Crans-Montana è possibile usufruire anche di proposte alberghiere a diverse dimensioni, che includono le famiglie a budget ridotto, con appartamenti e chalet in affitto, graziose pensioni e hotel familiari. La maestosa sagoma dell’edificio che ospita l’Hotel Crans Ambassador, nonostante si integri perfettamente nel paesaggio circostante, è riconoscibile già da lontano, e suscita ancora oggi curiosità per la strana forma del tetto, che si ispira ai picchi degli alberi che abbracciano la struttura. All’epoca della sua costruzione, nel 1972, fu l’emblema precursore dell’architettura urbana in montagna, grazie ai suoi volumi abilmente modulati. Ufficialmente inaugurato dopo un periodo di ristrutturazione, nel giugno 2013, il Crans Ambassador-Luxury Sport Resort, è oggi un hotel a 5 stelle, realizzato in pietra naturale, cuoio e legno, materiali mantenuti inalterati e vicini al loro stato originale, al fine di riprodurre le sensazioni di autenticità montana. Con 60 camere e suite raffinate ed eleganti e una Spa su due livelli, che offre tutto il meglio del benessere, inclusa una piscina e una sala fitness, l’hotel si trova a pochi passi dal centro e in posizione privilegiata rispetto agli impianti di risalita. La concezione del lusso del Crans Ambassador si riassume in tre filosofie complementari: rigore, qualità, autenticità. Uno di questi valori si esprime in cucina, con creazioni di piatti basati su un’attenta selezione di alimenti concentrati al 90% sulla produzione locale, con diverse varietà di pane, marmellate e dolci fatti in casa. E anche per la frutta, la verdura e le erbe, non occorre andare lontano; è sufficiente fare un salto sul tetto dell’hotel, dove si trova un ampio giardino perfettamente coltivato. Crans-Montana è situata nel cuore delle Alpi vallesane, a due passi da Sionne e Sierre. Dall’ Italia è facilmente accessibile, sia con il treno (tre ore da Milano) che con l’auto. Nel caso in cui si scelga la soluzione ferroviaria, si scende a Sierre, per poi salire a Crans in 12 minuti con una funicolare molto panoramica, la più lunga della Svizzera. L’aeroporto più vicino è quello internazionale di Sion.

Link utili: Fondazione Pierre Arnaud | Hotel Crans Ambassador | Crans-Montana | Vallese

Testo di Silvana Benedetti | Foto Turismo Crans-Montana

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