Louisiana, nel grande Sud fra musica e paludi

Un viaggio alla scoperta di uno Stato del profondo Sud degli Stati Uniti, dove si parla inglese e si scrive in francese; intriso della sua cultura, a un tempo europea, ma anche afro-americana e cajun. Dove si vive a ritmo di jazz e si va a dormire con il blues. Sempre immersi in una natura grandiosa e straordinaria.

Testo di Marco Santini e Lucio Luigi Rossi, foto di Lucio Luigi Rossi, video di Vittorio Sciosia

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Alba sul Lake Martin, Louisiana ©Lucio Luigi Rossi

La Louisiana è una terra bassa, al massimo 163 metri sul livello del mare. E parliamo della cima di una montagna: il monte Driskill.

Quindi non aspettatevi una gita sulle montagne russe. Le macroregioni sono 4: la zona delle colline, la pianura alluvionale, le praterie e la regione paludose del Golfo del Messico.

Il clima è mite, la gente è ospitale, il cibo è piccante e le contee si chiamano Parish (parrocchie) e sono 64.

La Louisiana è fondamentalmente uno Stato agricolo e la maggior industria legata alla terra è quella silvicola: prodotti del legno e carta, anche se il Pil deriva per oltre il 51% dalle attività manifatturiere, con l’industria del petrolio e del gas naturale a farla da padrone, con 17 raffinerie presenti nello Stato (un quinto della capacità di raffinazione degli USA).

L’industria del turismo è la quarta voce con quasi 50 milioni di visitatori annui. È anche il maggior produttore di cotone degli States, fatto significativo nella storia e nello sviluppo sociale dello Stato.

Terra di conquista da sempre, i popoli nativi hanno visto l’arrivo degli spagnoli prima, poi i francesi e, infine gli inglesi per non parlare dei neri d’Africa tradotti in schiavitù come forza lavoro nelle piantagioni del cotone in primis.

La Guerra di Secessione ha lasciato profonde ferite nel tessuto umano della regione e le questioni razziali continuano a rimanere latenti nella vita quotidiana dello Stato.

Questa sfaccettatura multirazziale ha dato vita a una società colorata e poliedrica, ricca di aspetti unici nel contesto americano: dai carnevali alle tracce delle tradizioni africane (come il Voodoo), dalla cucina cajun fino al fatto che qui si parlano 2 lingue, l’inglese e il cajun, il francese dei coloni esiliati ad opera dei britannici del Canada.

Tanto per cambiare il Mississippi è il pennello che disegna il territorio, definendone buona parte del carattere.

Lasciato alle spalle lo Stato omonimo, attraversiamo il grande fiume percorrendo il Natchez-Vidalia Bridge ed entriamo in Louisiana, il Tabasco State.

Sulle ali della musica

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Delta Music Museum, Ferriday, Louisiana, ©Lucio Luigi Rossi

Prima tappa è Ferriday, pittoresca cittadina situata nella Concordia Parish. Fondata nel 1905, Ferriday sorge in posizione panoramica lungo le piane alluvionali e i canali (che qui chiamano laghi) della destra orografica del Mississippi.

Qui vive una comunità cordiale e accogliente che fa di Ferriday un luogo assai gradevole per i visitatori. A parte passeggiare per il piccolo centro storico e lungo il fiume, imperdibile è la visita del Delta Music Museum.

Il museo, ospitato in quello che era il Post Office del Paese, è l’unica località della Louisiana a far parte del Mississippi Blues Trail ed è il posto giusto per scoprire tutto sulla musica del Delta: dalla sua nascita alle storie dei personaggi che l’hanno resa famosa.

Il museo racconta 29 artisti dei generi musicali blues, gospel e country, alcuni dei veri “giganti” della musica americana, tra cui: Jerry Lee Lewis, Percy Sledge, Fats Domino.

Durante gli anni ’50, questi generi convergeranno nella regione del Delta per creare il nuovo suono della musica Rock and Roll e Rockabilly.

Nei dintorni della cittadina si sviluppano vari sentieri panoramici da percorrere a piedi (accessibili anche a chi ha problemi motori) per scoprire la flora locale e riserve ricche di uccelli acquatici.

Ferriday anche è una destinazione popolare per la pesca ricreativa e professionale della spigola.

Da piantagione a centro culturale

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Gli ambienti dove vivevano gli schiavi presso la Frogmore Plantation Louisiana, ©Lucio Luigi Rossi

Da Ferriday a Frogmore sono poco più di 10 chilometri attraverso il territorio delle piantagioni di cotone. Infatti si viene qui proprio per visitare la Frogmore Cotton Plantation&Gins, storico complesso tutt’ora in funzione, dal 1997 è azienda agricola, attrazione turistica e centro educativo.

La proprietaria, Lynette Tanner, è una figura di rilievo sia nel mondo del cotone che in quello del turismo. È la volontà di preservare la storia che ha motivato la famiglia Tanner a salvare dalla distruzione questi edifici anteguerra.

La ricerca, le prospettive storiche, l’autenticità e l’impegno personale dei Tanner rendono questa esperienza educativa davvero unica.

I visitatori imparano a conoscere le usanze degli schiavi, la loro musica segreta e le loro sorprendenti relazioni con i padroni, mentre camminano attraverso gli alloggi ancor oggi arredati in modo autentico.

Gli ospiti ascoltano la padrona di casa che racconta, intrecciando la narrazione con le canzoni. Il contesto è quello di un’antica chiesa delle piantagioni del 1800 con banchi originali fatti a mano.

Fra cotone e fantasmi

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Greenwood Plantation, St. Francisville, Louisiana, ©Lucio Luigi Rossi

Per raggiungere la prossima tappa, St. Francisville, si torna a Ferriday e si riattraversa il Mississippi più a sud prima di proseguire lungo la Hwy. 61 per circa 120 chilometri.

St. Francisville è una cittadina del sud ricca di personalità e bellezze naturali, situata a 50 chilometri a nord di Baton Rouge.

Nei dintorni della cittadina, meritano una sosta la Audubon State Historic Site nella Oakley Plantation, dove lavorò l’ornitologo e artista John James Audubon a partire dal 1821, la Greenwood Plantation, costruita nel 1830 e riportata al suo antico splendore nel 1960 dopo esser stata distrutta da un incendio, e la Myrtles Plantation.

Oggetto di innumerevoli racconti che parlano di impronte di mani negli specchi, passi sulle scale scricchiolanti, oggetti che svaniscono, impiccagioni, omicidi e spari, la Myrtles Plantation detiene il dubbio record di aver ospitato più fenomeni spettrali rispetto a qualsiasi altra casa del Paese.

La storia vera è assai meno sanguinosa ma ciò non frena l’entusiasmo di migliaia di visitatori che ogni anno vengono a visitarla.

La città più felice d’America

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Lafayette, Louisiana, ©Lucio Luigi Rossi

Da qui a Lafayette è un’ora e mezza d’autostrada verso sud-ovest. Lafayette, capitale della Louisiana francese e della cultura Cajun, coniuga le caratteristiche di una moderna città con l’influenza delle culture, della musica e delle cucine cajun e creole della regione.

Si dice che qui ci siano più ristoranti pro capite che in qualsiasi altra città americana e molti siano specializzati nelle caratteristi che cucine regionali, ricche di frutti di mare.

La vita notturna è vivace con numerosi club musicali frequentati da artisti cajun e zydeco (un genere musicale tipico della Louisiana).

In canoa sul Lake Martin

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In canoa all’alba sul Lake Martin, Louisiana ©Lucio Luigi Rossi

Da non perdere a Lafayette: il lago Martin, ricco di fauna selvatica come piccoli aironi blu, garzette innevate, aquile pescatrici, cervi e alligatori. Parte della Cypress Island Preserve, il lago offre misteriosi ambienti paludosi, punteggiati dai famosi cipressi calvi e dalle macchie di Tupelo, l’albero della palude in lingua Creek.

È un mondo da scoprire in canoa, magari alle prime luci del mattino, quando tutto sembra ancor più magico. Ci si muove in un luogo onirico, pagaiando tra tronchi sommersi e accarezzati dalle barbe di Spanish Moss che pendono dai rami dei cipressi, sospesi fra sogno e realtà. Il silenzio rotto solo dal gocciolio della pagaia e dal richiamo degli uccelli. Un’esperienza indimenticabile.

Poco lontano dal lago, il paese di St. Martinville con le sue strade ombreggiate da querce secolari merita una visita soprattutto per la gente che vi abita.

Discendenti da Beausole il Broussard, un eroe acadiano del 1700, dalle famiglie reali francesi Duchamp, fuggite dalla rivoluzione e dagli schiavi senegalesi, sembrano condurre un’esistenza surreale dove tutto è divertimento fra festival, carnevali e feste danzanti.

L’universo Tabasco

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Avery Island, l’isola del Tabasco, Louisiana, ©Lucio Luigi Rossi

Ultima tappa del nostro viaggio in questa parte poco nota della Louisiana è Avery Island, dove si trova l’incredibile fabbrica del Tabasco, per imparare tutto quel che riguarda la salsa più venduta al mondo: dalla storia, alla produzione, alle ricette che ne fanno uso.

Creata nel 1968 da Edmund McIlhenny, la salsa Tabasco è venduta in 185 Paesi e la sua etichetta è tradotta in 22 lingue.

Si ottiene dalla fermentazione del Capsyicum frutescens, un peperoncino originario del centro America che ha trovato su Avery Island il suo territorio ideale.

Si visita il museo di storia e assiste all’intero processo, dalle piante all’imbottigliamento passando per le cantine dove il prodotto matura in botti di legno.

Da non perdere il pranzo nel ristorante 1868 per provare sorprendenti abbinamenti della salsa e lo shop dove trovare il marchio Tabasco in ogni forma di souvenir.

Testo di Marco Santini e Lucio Luigi Rossi, foto di Lucio Luigi Rossi, video di Vittorio Sciosia

Infoutili

Nel sito ufficiale di Travel South USA, nella sezione dedicata alla Louisiana troverete tutte le informazioni necessarie per organizzare un viaggio in questo Stato del sud degli Stati Uniti.

Come arrivare

Per un viaggio nella parte meridionale degli Stati Uniti il punto di arrivo più comodo e servito da trasporti internazionali è l’aeroporto di Atlanta. Dall’Italia ci sono voli giornalieri in partenza da Milano e Roma. Potete scegliere un volo Air France con scalo a Parigi (oppure con Delta), e da lì proseguire con un volo in coincidenza verso Lafayette – Louisiana. Tra l’altro avrete l’indiscutibile vantaggio di arrivare in un piccolo aeroporto regionale, meno caotico e più a misura d’uomo.

Noleggio auto

All’aeroporto di Lafayette si può noleggiare l’auto e iniziare il viaggio on the road alla scoperta della Louisiana: le compagnie tra cui scegliere sono molte, da Alamo a Dollar, da Hertz e Thrifty a Budget.

Dove dormire

Greenwood Plantation b&b

Pace, tranquillità e privacy fra le piantagioni della Louisiana. Lungo la storica River Road, tra New Orleans e Natchez, si dorme in otto romantici cottage ricchi di fascino. A partire da euro 150 per un cottage da due persone.

The Juliet Beautique Hotel

Servizio personalizzato, ambiente familiare e accogliente. Nel cuore di Lafayette, una delle città culturalmente più uniche del sud, in posizione strategica. Indirizzo: 800 Jefferson St, Lafayette.

Indirizzo: 8345 US Highway 61, St. Francisville. Da euro 100 a notte per una king suite.

Dove mangiare

Restaurant 1796

Qui si cucina col fuoco, sul serio. Si sceglie la carne che si vuole e tutto il resto è contorno. Da provare. Myrtles Plantation, 7747 U.S. Highway 61, St. Francisville. Prezzo: sui 50€

Social Southern Table & Bar

Mangia social, dal brunch alla cena. Ingredienti sempre freschi sono alla base di questo approccio dalla fattoria alla tavola. Uno di quei posti dove si parla di cena mentre stai pranzando. 3901 Johnson Street, Lafayette. Prezzo: intorno ai 50€ per la cena

Spoonbill Restaurant

Dai burger ai piatti di ispirazione Tex-Mex, in un’atmosfera informale dove contano le persone e il servizio. 900 Jefferson Street, Lafayette, LA 70501. Prezzi: dai 15€

1868 Restaurant

Ristorante informale che serve specialità Cajun speziate e autentiche e altri piatti classici conditi con la salsa Tabasco. Aperto solo a pranzo, fino alle 14.30. Hwy 329, Avery Island, LA 70513. Prezzo: economicissimo, il piatto più caro è 16 dollari per una porzione di pesce fritto.

Cosa vedere

Delta Music Museum, www.deltamusicmuseum.com  +1 318 7579999; 218 Louisiana Avenue

Ferriday, Louisiana 71334. Ingresso gratuito e accesso disabili.

Frogmore plantation www.frogmoreplantation.com  +1 3187572453; 11656 U.S. Highway 84 Frogmore. Aperta tutto l’anno, visite su prenotazione, 20 dollari il biglietto.

Tabasco Factory, Avery Island https://www.tabasco.com Hwy. 329, Avery Island +1 337-373-6139. Prezzi a partire da 12€

Mcgee’s Swamp Tours https://www.mcgeesswamptours.com/

1337 Henderson Levee Road, Handerson, +1 337 2282384. Escursioni con le air-boat con guide native fra foreste incantate e alligatori. Prezzi: 50€ per persona

Viaggio organizzato

Alidays, uno dei Tour Operator italiani più qualificati per gli Stati Uniti d’America, organizza viaggi in Louisiana seguendo vari filoni tematici: la musica, la storia, la cucina e la natura, molto più varia di quanto si pensi, di cui godere in tutti i periodi dell’anno.

Documenti

Passaporto valido e autorizzazione ESTA https://esta.cbp.dhs.gov/  da richiedere via internet. L’autorizzazione costa 21 dollari e dura due anni, va ottenuta prima di partire e portata con se al momento del check-in in aeroporto. L’autorizzazione può essere richiesta fino a 72 ore dal viaggio (tempo massimo entro cui avrete la risposta definitiva) ma consigliamo di compilare l’ESTA prima possibile.

Non riceverete nulla via mail: dovrete entrare nel sito ufficiale per vedere a che punto sia la vostra domanda. In caso di successivo viaggio negli USA potrete recuperare la vostra domanda ed aggiornarla. Nella sezione FAQ del sito ufficiale troverete risposta a tutte le vostre domande. Per i viaggi che non rientrano nel Visa Vaiwer Program e nei casi di rifiuto dell’autorizzazione ESTA, sarà necessario richiedere un visto per entrare negli Stati.

Vaccini

Nessuna vaccinazione obbligatoria ma, considerati i costi della sanità negli Stati Uniti, è sempre consigliabile stipulare un’assicurazione sanitaria prima di partire: una spesa alla portata di chiunque che garantisce totale sicurezza. Di solito i Tour Operator inseriscono nel pacchetto anche la copertura assicurativa, ma se state partendo per un viaggio fai da te dovrete pensarci da soli.

Lingua: inglese

Valuta: Dollaro USA pari a 0,92€.

Elettricità: 110V con presa a due lamette. Meglio portarsi un paio di adattatori

Fuso orario: 7 ore indietro rispetto all’Italia con l’ora solare in vigore

Abbigliamento: casual, decisamente casual, con un antivento impermeabile in caso di pioggia e un maglioncino per le serate più fresche

Linkutili: https://travelsouth.visittheusa.com/