E’ turismo, ma anche molto di più. Una bicicletta, una strada: questo è quanto basta per fare del cicloturismo. Fenomeno in forte crescita pensato per il ciclista che ama visitare il territorio apprezzare gli aspetti più caratteristici, scoprire le bellezze naturali.
Un ciclista che non teme di rovinare ritmi e tabelle scendendo dal proprio destriereo a due ruote per visitare un castello, riposarsi sotto un albero parlare con la gente del posto mentre gusta prodotti della terra e del lavoro dell’uomo..
La bicicletta può rivelare il naturalista che è in noi, l’esploratore scoprendo colori sapori e profumi con il ritmo lento della pedalata.
Certo gli itinerari possono variare: si passa dalla pianura su piste ciclabili adatte a tutti consigliate anche a famiglie con bambini; a percorsi combinati bici e battello, per arrivare ad itinerari studiati per appassionati su strade sterrate o dove la salita richiede un impegno fisico notevole.
Non si tratta, come molta gente crede, un viaggio per giovani squattrinati, ma il turista moedio è composto da liberi professionisti o colletti bianchi che scelgono il proprio itinerario su internet e sempre più si rivolgono a tour operator specializzati.
L’offerta è molto ampia orientata in particolar modo all’estero. Paesi come l’Olanda, la Germania, l’Austria e la Danimarca fanno la parte del leone per le piste ciclabili, la cultura verso la bicicletta e l’offerta di servizi accessori molto accurati.
Il vostro tour operator penserà a tutto: trasporto o noleggio della bici, il trasporto dei bagagli, l’assistenza tecnica e l’alloggio.
A questo punto non rimane che pedalare e godersi il paesaggio. Le tappe sono studiate per essere accessibile a tutti, non ci sono imprese sportive da compiere ma solo avere il piacere di viaggiare a ritmo lento.
Grazie ad internet sono cresciute le agenzie specializzate e le associazioni che promuovono il cicloturismo anche in zone del nostro paese.
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