Cervia e lo sposalizio del mare

“Benedici o Signore il Mare Adriatico, in cui i cervesi e quelli che fanno affari con essi sono soliti navigare….”

E’ l’Arcivescovo della Diocesi di Cervia che celebra lo “Sposalizio del Mare” una delle più antiche rievocazioni storiche d’Italia. Si racconta che nel 1145 il Vescovo di Cervia, Pietro Barbo divenuto poi Papa Paolo II,  sorpreso da una tempesta nel viaggio di ritorno da Venezia riuscì a salvare nave e equipaggio offrendo alle onde il suo anello. Il rito, che unisce simbolicamente Cervia al mare che la bagna, si è rafforzato nei secoli e oggi, alle tradizionali parole di benedizione per i pescatori e per chi del mare vive, si aggiungono quelle dedicate agli operatori turistici e alle migliaia di turisti che vi si bagneranno nel corso dell’estate. I buoni auspici, soprattutto da quando Papa Giovanni Paolo II aggiunse la sua benedizione agli uomini amanti della pace, coinvolgono tutte le popolazioni e per estensione tutti i viaggiatori dell’Adriatico in un sentimento di fratellanza tra i popoli. Dopo la benedizione il vescovo prende l’anello, legato a un nastro e su cui sono incise le parole “Cervia sposalizio del mare anno ….. “  e lo lancia in acqua. I ragazzi si tuffano e il più fortunato si terrà l’anello come fede nuziale per quando si sposerà. Dal 14 al 16 maggio non perdetevi gli eventi che precedono la cerimonia in mare di domenica pomeriggio: la Cursa di Batell,  regata storica di barche il sabato pomeriggio, mostre fotografiche, spettacoli e mercatini dedicati alla città partner dell’evento che quest’anno è la città belga di Hasselt. Cene degustazioni con le specialità belghe e cervesi.

 

Testo: Daniela Bozzani     Foto: Archivio

 

Info: www.comunecervia.it

 

 

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