LOMBARDIA – Il Tour delle Città Murate

Passeggiata autunnale tra storia e natura nelle Città Murate della Lombardia, Crema, Soncino e Pizzighettone, un percorso cultural-naturalistico che si può fare a piedi, a cavallo o in bicicletta. Una pista ciclabile taglia il territorio provinciale, collegando i fiumi Adda e Oglio, confini naturali della Provincia di Cremona.

L’autunno è un periodo particolarmente favorevole per un percorso tra storia e natura dei dolci paesaggi del Cremonese, stemperati dalla nebbiolina autunnale. In questa stagione dai colori caldi, la tradizione fa da contorno con manifestazioni di folclore e gastronomia. A Soncino la quarta domenica di ottobre si svolge la Sagra delle radici, verdura tipica dalle eccellenti qualità dietetiche;

Pizzighettone

a Pizzighettone si distribuiscono fagioli all’occhio con le cotiche nella ricorrenza dei defunti e nel periodo natalizio c’è la mostra dei presepi dentro le mura; a Crema si tengono a dicembre tre giorni per Mercato di Santa Lucia. Un percorso ciclo-pedonale di circa 40 chilometri tra le campagne tocca le tre città murate collegandole. Le tre città murate, Soncino, Crema e Pizzighettone, antichi borghi fortificati in Provincia di Cremona, sorgono sui fiumi Oglio, Serio e Adda al centro della pianura padana. Soncino, è circondato da una campagna ricca di risorgive, interamente circondata da massicce mura in cotto, con torrioni semicircolari, e da un fossato in parte ancora colmo d’acqua,

Soncino. Interni della Casa ebraica degli Stampatori

superabile con ponti levatoi. Le numerose chiese della cittadella custodiscono preziose opere d’arte. Soncino ha una tradizione tipografica testimoniata dalla Casa ebraica degli Stampatori, e dalla “ Galleria dei Soncino”, sede d’importanti mostre d’ Incisione e di Piccola Editoria. Crema sorge ove anticamente si estendeva il Lago Gerundo. Dopo che fu distrutta e ricostruita da Barbarossa la città divenne nel 1449, provincia di confine della Repubblica di Venezia e prosperò. Fu la Serenissima che volle che questo suo territorio, incuneato tra possedimenti nemici, fosse saldamente fortificato. Le mura di Pizzighettone abbracciano l’intero centro storico, sull’Adda.

Pizzighettone. La Torre del Guado

Le cinte che un tempo ospitavano le milizie sono abitabili ed oggi, negli ambienti comunicante con volta a botte, si svolgono manifestazioni e mostre. Accompagnati da guide volontarie si visitano il Rivellino, la Torre del Guado e l’area dell’ex Ergastolo, con le Celle di Segregazione. Il centro storico annovera chiese antiche e il Museo Civico archeologico, che testimonia le origini etrusche e le dominazioni viscontea, sforzesca, spagnola, francese ed austriaca, ed il Museo di Arti e Mestieri. Particolarmente originale e suggestiva la manifestazione gastronomica di novembre a Pizzighettone: Fasulin de l’òc cun le cudeghe, cioè fagiolini dell’occhio con cotenne.

Fasulin de l'oc cun le cudeghe

E’ il piatto locale dell’autunno che si consumava una volta tornando dai cimiteri dopo la visita del 2 novembre per riscaldarsi e nel contempo per ripetere un rito della superstizione: la credenza popolare voleva infatti che questi legumi conservassero le anime degli antenati. Tremila porzioni di questo piatto tipico viene servito dal Gruppo Volontari delle Mura tra le mura riscaldate dai grandi camini d’epoca. Si vuole salvaguardare la tradizione gastronomica seguendo le ricette delle nonne ripetuta con 24 quintali di pietanza preparati con verdure, salsa di pomodoro, carne di maiale, cotenne e fagiolini dell’occhio. Il dolce tipico della Festa è la tradizionale Torta Rustica dei Morti, una ricetta inedita, studiata in esclusiva per la manifestazione a base di farina bianca e gialla, mandorle, burro, strutto e zucchero. Non manca il vino novello, bianco e rosso, spillato direttamente dalle botti e altri piatti tipici della tradizione gastronomica locale invernale: salame nostrano, ciccioli di maiale e lardo, gorgonzola con polenta abbrustolita e la raspatura, (raspadura) soffici nuvole di formaggio ricavate raschiando con una lama affilata la superficie di una mezza forma di grana padano tenero.

 

Testo di Margherita Manara                 Foto archivio

Informazioni uitli

Percorso: Il percorso si sviluppa principalmente su strade comunali e strade vicinali ad uso agricolo, per la maggior parte sterrate. Da Pizzighettone arriva a Formigara per la vecchia strada desueta, passando per Ferie e Regona, e a fianco del Serio Morto per circa 7 chilometri, sino a San Bassano, dove si sovrappone a un tratto dell’Antica Strada Regina sino a Santa Maria dei Sabbioni. Di qui lungo la via Persicana, oggi solo agricola, raggiunge Soresina, proseguendo poi in direzione del Santuario di Ariadello ed il nodo idrografico delle Tombe Morte, in cui si incontrano il Canale Vacchelli, il Naviglio Pallavicino e il Naviglio di Cremona. L’itinerario prosegue, su strada non asfaltata, per Genivolta e, attraversata l’ex SS 498, nella golena del fiume Oglio per altri 8 chilometri, concludendosi sotto le mura di Soncino.

Come arrivare: Soncino si trova al centro di un triangolo costituito dalle autostrade A1, A4 e A21, a una ventina di km da Crema, una trentina da Cremona e una quarantina da Brescia.

Dove dormire: Albergo il Torchio, v. Luigi Mazza 8, Pizzighettone(CR)  t.0372 731525, 347 2410169. Nel centro storico: www.albergoiltorchio.com

Dove mangiare: Trattoria del Guado, v. Don Giovanni Bosco 1, Pizzighettone (CR) 0372 743408; Ristorante Antica Rocca,  v.Cesare Battisti, 1, Soncino CR 0374 85672

Eventi:  Gli appuntamenti della stagione: a Soncino il 24/10 la Sagra delle radici; a Pizzighettone occasione gastronomica nella ricorrenza dei defunti(30/10 – 2/11) e la mostra dei presepi nel periodo natalizio; a Crema, a dicembre i tre giorni del Mercato di Santa Lucia (12/12).

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