Viaggio in Bretagna: Dinan, il fascino del medioevo


Viaggio in Bretagna, tra piccoli e pittoreschi villaggi di pescatori, natura selvaggia, foreste silenziose che sembrano custodire arcani segreti, imponenti castelli e coste frastagliate scolpite dalla potenza delle onde e del vento.

Una terra dalla grande storia e dalla cultura che affonda le proprie radici nelle tradizioni celtiche, abitata da una popolazione che solo all’apparenza può apparire rude e chiusa, ma che in realtà è sinceramente amichevole e ospitale. Caratteristiche, queste, che da sempre hanno affascinato ed estasiato tutti coloro che hanno avuto l’ardire e la fortuna di spingersi in questo angolo d’Europa, alla ricerca di avventura, solitudine e romanticismo nel solco di antiche leggende, come quelle legate al mito arturiano, e di un misterioso passato rappresentato da siti megalitici come dolmen, menhir e tumuli. I luoghi da visitare sono numerosi, tutti avvolti da un sottile quanto incantevole velo di magia: un primo assaggio di questa realtà si può gustare a Dinan, borgo situato non lontano da Rennes, il capoluogo di questa regione di Francia. E’ una delle cittadine più idilliache della Bretagna, con uno splendido centro storico arroccato su un altopiano sul fiume Rance. Lo si può considerare come un grande museo a cielo aperto, perfettamente conservato, nel quale il tempo sembra essersi fermato a secoli fa, con le sue stradine acciottolate, gli imponenti bastioni e le piccole piazzette circondate da eleganti case a graticcio che rimandano ad antiche atmosfere medievali.

La vita scorre via tranquilla e non risente di contraccolpi neanche quando, ogni due anni, una marea di turisti giunge qui per partecipare alla Fête des Remparts, un festival che richiama il periodo dell’età di mezzo, condito da balli, canti, sfilate, tornei, e che vede la partecipazione anche degli abitanti del posto che vestono abiti d’epoca. A piedi, e lentamente, ci si inoltra nel centro abitato, perché così si assaporano le emozioni che si avvertono passo dopo passo. Nei pressi delle mura ci sono i resti del Castello del XIII secolo che oggi ospita il museo che illustra lo sviluppo della città e dell’industria tessile. Poco lontano inizia un labirinto di vicoletti, colorato dalle tante rivendite con i loro souvenir, nel quale ci si inebria degli invitanti profumi che fuoriescono dai caffè, dai ristoranti e dalle crêperies. Simpatici e vivaci luoghi di ritrovo, perfettamente integrati in quel particolare palcoscenico storico, tanto da non stonare con l’ambiente circostante: una delle viuzze più amate è la rue de Jerzual con i suoi negozi d’antiquariato, le gallerie d’arte e le tante casette decorate, che termina con la Porta Jerzual, un passaggio che conduce oltre le mura.

I rilassati ritmi quotidiani sono scanditi dalla quattrocentesca Tour de l’Horloge, che suona ogni quarto d’ora, ed è posta a pochi passi dalla Basilica di St. Sauveur, una costruzione realizzata in diversi stili architettonici: i momenti di preghiera e riflessione sono aiutati dal trovarsi in un ambiente raccolto e semplice, con atmosfere suggestive create da un buio solo leggermente attenuato dai raggi del sole che attraversano le vetrate e dalle fioche luci delle candele votive. Non solo religione, ma anche storia, in quanto qui si conserva il cuore di Bertran du Guesclin, l’eroe che impedì la caduta della città nelle mani degli inglesi. Alle sue spalle ci sono il piacevole parco del Jardin Anglais, perfetto per trascorrere qualche ora all’aperto, e la Tour Sainte Catherine, dalla quale si ammira una splendida vista sul Vieux Pont, il Vecchio Ponte, e sul porticciolo, posizionati poco oltre i bastioni. Proprio da qui partono, nei mesi caldi, battelli che permettono di navigare sul fiume Rance, e che raggiungono le fiabesche Saint Malo e Dinard, altri capolavori della magnifica Bretagna assolutamente da non perdere.

Testo e foto di Gabriele Laganà e web

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